Da circa un mese sono in corso lavori di consolidamento e restauro della chiesa di S. Maria della Sanità di Marcianise nel rione Carzani. I lavori, commissionati dal committente, il sacerdote Raffaele D’Agosto, parroco della storica chiesa mentre i progettisti e direttori dei lavori sono l’arch. Vincenzo Rossetti e l’ing. Massimo Sapio; direttore di Cantiere: geom. Tommaso Crispino; coord. sic. in fase di progett. geom. Fabrizio Daniele; coord. sic. in fase di esecuzione: geom. Fabrizio Daniele; responsabile del procedimento: mons. Filippo Melone; impresa esecutrice Crispino Immobiliare Srl con sede a Castel Volturno (Caserta).
Scheda storica sull’edificio religioso
La Parrocchia S. Maria della Sanità si trova a Marcianise in Via Giulio Foglia, nel cosiddetto rione “Carzano”. Il suo nucleo trae origine da una Cappella Gentilizia sorta nel 1631 appartenete alla famiglia Di Caprio, come evidenziano due epigrafi scolpite nel marmo e poste all’interno della chiesa, alla destra dell’atrio. La Cappella fu dedicata alla Madonna della Sanità in devozione a Fra ‘ Marco Maffei (1542 – 1616) che ne introdusse il culto da Napoli. Costituita da un’unica aula a se stante avente funzione di vera e propria chiesetta, occupava lo spazio che oggi ospita l’atrio della Chiesa e che in parte si sviluppa ai fianchi. Bisognerà attendere la fine dell’800 per giungere all’ampliamento di questo primo nucleo che la vedrà assurgere a Parrocchia ad opera dei coniugi Angelo Raffaele Scarpiello e Maria Teresa Iorio.
Nel volume scritto dall’architetto Salvatore Costanzo pubblicato nel 1988 e dedicato allo studio degli aspetti della chiesa di S. Maria della Sanità, si parla molto di ampliamenti e restauri in riferimento al desiderio dei suddetti coniugi di dare alla popolazione del rione Carzano, che contava con sufficiente approssimazione, più di un migliaio di abitanti, una Parrocchia indipendente tale da alleggerire il lavoro alla Parrocchia di San Michele Arcangelo da cui la Cappella, l’unica “Capuana”, dipendeva per la giurisdizione spirituale. Così i coniugi Scarpiello, venuti in possesso della Cappella, da lungo tempo aperta al culto dei fedeli del rione, esplicitarono questa loro volontà in una lettera datata 24 febbraio 1881 all’arcivescovo di Capua Alfonso Capecelatro. Dopo alterne vicissitudini, il 16 luglio del 1883 venne stipulato l’atto di fondazione della nuova Parrocchia e il 21 novembre 1886 la Cappella fu elevata a Parrocchia.
Nel 1964 a seguito dei mutamenti liturgici introdotti nella chiesa Cattolica dal Concilio Vaticano II, l’altare maggiore addossato alla parete di fondo all’abside fu smantellato, anche nell’intento di rispondere alla necessità di creare uno spazio diverso necessario all’espletamento dell’attività ministeriale della Parrocchia. In origine questo altare era preceduto da una balaustra dai tratti discontinui con elementi marmorei variamente sagomati che furono poi, in larga parte, recuperati ed utilizzati quali supporti dell’attuale altare. Nello stesso anno anche la pavimentazione in cotto fu completamente sostituita da quadrotti di cemento battuto sovrapposti ad un massiccio vespaio in grado di contenere l’umidità della muratura; inoltre furono sostituiti con materiale metallici i telai in legno dei finestroni della navata centrale ormai in condizioni di estrema fatiscenza nonché smantellate le tettoie delle cappelle dedicate alla Madonna di Pompei e a S. Antonio le cui coperture furono lasciate a terrazzo praticabile e ristrutturata la copertura in corrispondenza sia della navata centrale che delle due cappelle laterali (Cappella di S. Clemente Papa e del Sacro Cuore di Gesù).
In seguito agli eventi sismici del 23 novembre del 1980 e del 7 maggio del 1984 ci furono altri interventi di ristrutturazione importanti. Detti lavori, che riguardarono sia il risanamento dei guasti causati dal terremoto sia il rifacimento di tutto il complesso delle coperture della chiesa (fatta eccezione per le parti interessanti la cupola), si conclusero nel 1986 in coincidenza con il primo centenario dell’elevazione a Parrocchia della chiesa. In questa occasione con il parroco don Aniello Calcara e il Vescovo Luigi Diligenza venne effettuata la consacrazione della Chiesa in modo solenne in quanto fino ad allora non ne era stata ritrovata alcuna traccia. A memoria degli interventi effettuati venne affissa una lapide in marmo sulla parete sinistra dell’atrio che negli ultimi interventi di restauro è stata rimossa. Su tale lapide si può leggere:
D.O.M
“Ricorrendo il primo centenario della creazione a parrocchia di questo tempio dedicato a Santa Maria della Sanità, il Parroco Sac. Aniello Calcara volle che unitamente alla riforma spirituale e morale del suo popolo fosse decorosamente restaurato in ogni sua parte. Marcianise, 21 novembre 1986”