Biblioteca piena a Capodrise ieri sera in occasione della presentazione del libro di Alessandro Tartaglione “Marcianisano Doc“. Un pubblico attento e numeroso ha partecipato con grande interessa al dibattito che è stato animato dalle domande delle volontarie e dei volontari dell’Associazione Aps Persona di Capodrise che gestisce la Biblioteca “Cimmino“, un luogo della cultura che sta diventando sempre più un punto di riferimento per giovani e meno giovani del territorio. Ad introdurre l’evento il presidente del connubio capodrisano, Alessandro Perreca, che ha incalzato l’autore sull’importanza della memoria storica per le nuove generazioni. È seguito, poi, il saluto del commissario straordinario del Comune di Capodrise, Giuseppe Canale, che ha voluto sottolineare la preziosità dello sforzo degli autori locali poiché con il loro lavoro di ricerca su fatti e personaggi delle loro comunità contribuiscono alla conservazione di una memoria che andrebbe altrimenti persa. Nel suo intervento introduttivo l’autore, Alessandro Tartaglione, dopo aver raccontato la sua infanzia e adolescenza, vissuta dagli zii di Capodrise e la frequentazione della cittadina anche in seguito, per via della militanza nelle giovanili della sinistra, ha posto l’accento sui punti di contatto e l’intreccio tra le realtà contigue di Marcianise e Capodrise. “Le due comunità – ha spiegato – anche se divise amministrativamente, hanno vissuto e vivono tutt’oggi una commistione evidente”. A tal proposito Tartaglione ha mostrato la copia del documento originale, datato 11 marzo 1928, (giusto 96 anni fa), con cui Vittorio Emanuele III, allora Re d’Italia, con Regio Decreto, su proposta dell’allora capo del Governo e Ministro degli Interni, Benito Mussolini, aggregò il Comune di Capodrise a quello di Marcianise. Capodrise riacquisterà la propria autonomia amministrativa nel dopoguerra, precisamente il 9 giugno 1946.
“In questa speciale sede – ha spiegato il giornalista – mi piace ricordare lo storiografo di Capodrise, Carmine Cimmino, a cui è intitolata questa Biblioteca. È grazie anche allo studio ed alle numerose pubblicazioni di Cimmino che noi abbiamo contezza della storia recente delle nostre comunità. A partire dagli anni ’80, il prof. Cimmino ha iniziato a dare alle stampe una serie di pubblicazioni di libri e riviste storiche, utilizzando un severo rigore scientifico nell’acquisizione e nella citazione delle fonti. A tal proposito voglio ricordare che, prima della sua dipartita, incontrai più volte la prof.ssa Virgina Rosano, vedova del prof. Cimmino, una donna colta e affabile, che oltre a regalarmi numerose pubblicazioni di suo marito, si raccomandò che ci fosse la giusta attenzione per il patrimonio librario e documentario che la sua famiglia aveva donato al Comune di Capodrise. Ecco, visto che la prof.ssa Rosano non è più tra noi, voglio pensare che da qualche parte le sia giunta la notizia che i libri sono al sicuro perché sono custoditi da un gruppo di persone appassionate di cultura, cioè l’Associazione Aps Persona di Capodrise, che gestisce questa Biblioteca e che questo luogo oggi è intitolato proprio a “Carmine Cimmino” e di questo ringrazio gli amministratori che hanno reso possibile tutto ciò”. Commozione da parte dell’autore al ricordo dell’amico capodrisano Nicola Russo, a cui è dedicato un racconto nel libro, prematuramente scomparso due anni fa. In sala era presente la moglie di Russo, Roberta Argenziano.
“Marcianisano Doc”, grande partecipazione alla Biblioteca “Cimmino” di Capodrise con l’autore Alessandro Tartaglione [guarda foto]
13 Mar 2024
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