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Da Marcianise quattro pullman di lavoratori Jabil diretti a Roma per fermare i licenziamenti

Saranno circa duecento con quattro pullman i lavoratori dello stabilimento di Marcianise (CASERTA) della multinazionale Jabil che si recheranno oggi a Roma per l’incontro tra le parti che si terrà al Ministero dello Sviluppo Economico (ore 15.30), e che potrebbe essere decisivo per la questione dei 190 licenziamenti decisi dall’azienda; il 31 gennaio infatti scade la cassa integrazione e la Jabil, a meno che domani non emergano soluzioni alternative che siano praticabili, potrebbe iniziare a inviare le lettere di licenziamento. L’auspicio di sindacati e lavoratori è che l’azienda si prenda ancora un po’ di tempo magari per individuare eventuali piani di ricollocamento dei lavoratori da licenziare. Anche domani comunque i sindacati chiederanno come precondizione per trattare, il ritiro o la sospensione del piano di licenziamenti.

Si è svolta ieri, sotto una pioggia incessante, l’assemblea pubblica con le lavoratrici e i lavoratori, in un presidio unitario, alla presenza delle organizzazioni sindacali, di categoria territoriale e regionale e confederali provinciali, a cui è stata invitata la deputazione eletta sul territorio e tutte le sensibilità di questa provincia: FERMARE I LICENZIAMENTI e chiedere a gran voce un piano industriale serio e con una regia pubblica su questo territorio. La “Vertenza Caserta” ha la necessità di essere ascoltata, le vicende di Jabil, dei fallimenti delle reindustrializzazioni, come per SOFTLAB E OREFICE, devono vedere un impegno fattivo delle istituzioni, locali, regionali e nazionali. Senza una visione industriale seria, senza un intervento straordinario del governo, risulta irricevibile qualsiasi proposta che non sia realmente risolutiva. Su questo territorio, un tempo TERRA DI LAVORO, viviamo oggi forti criticità, crescente disoccupazione nel settore industriale proprio per i fallimenti di un modo di fare Impresa che reputiamo non abbia dato la giusta dignità al lavoro. Domani ci sarà un incontro al Ministero delle Imprese e del made in Italy, in gioco vi è il futuro di 190 lavoratrici e lavoratori e dell’intero settore industriale della Provincia di Caserta. Ognuno deve fare la sua parte, per riportare Caserta in un ruolo strategico all’interno di questa regione, per salvare i livelli occupazionali e per un piano industriale serio, nel solco del PNRR e della transizione ambientale ed ecologica in Terra di Lavoro. Lo dichiara il segretario generale della Cgil Sonia Oliviero al termine dell’assemblea.

“Stiamo assistendo a un depauperamento continuo del territorio casertano”. Così Alessandro Tartaglione, segretario regionale di Articolo Uno in Campania, che oggi pomeriggio ha partecipato all’assemblea pubblica dei lavoratori fuori ai cancelli della Jabil di Marcianise (Caserta) dopo che l’azienda ha confermato la volontà di procedere unilateralmente con i licenziamenti previsti per il 31 gennaio 2023. “Il governo batta un colpo e si adoperi per impedire i 190 licenziamenti previsti dalla Jabil – continua Tartaglione -. Dopo il fallimento delle politiche di reindustrializzazione di Jabil, vedi Orefice e Softlab, è necessario un piano per rilanciare la produzione nel nostro territorio. Ormai ogni settore imprenditoriale è in affanno e lo dimostra anche il recente annuncio di chiusura di una multisala storica come il Big Maxicinema. Lo sviluppo del territorio casertano torni al centro del dibattito pubblico sia regionale che nazionale”. Domani, martedì 24 gennaio, alle 15:30, al Mimit, in via Molise a Roma, è previsto un tavolo ministeriale con le rappresentanze sindacali.

“Ieri sono stato a Marcianise e ho partecipato al presidio delle lavoratrici e i lavoratori della Jabil. L’azienda ha minacciato ben 190 licenziamenti per il prossimo 30 gennaio. Domani una folta delegazione di operaie e di operai raggiungerà il Ministero dello Sviluppo Economico e io sarò con loro. Questi lavoratori chiedono nient’altro che un tavolo serio, ad ogni livello istituzionale, per evitare una nuova crisi che costerebbe tanto a numerose famiglie”. Lo scrive, in una nota, il deputato del Pd, Stefano Graziano. “La cassa integrazione serve a ben poco se ha come funzione l’accompagnamento retribuito di queste persone al licenziamento. Sarebbe invece auspicabile che tale strumento abbia anche e soprattutto la funzione di reintegro degli operai in fabbrica. Il mio primo obiettivo è scongiurare i licenziamenti da parte della Jabil. Sono disponibile a fare queste battaglia con chiunque voglia sostenerla, indipendentemente dal colore politico, perché in primis conta la dignità delle famiglie del casertano. In secondo luogo, mi batterò perché CASERTA sia protagonista di una nuova stagione di sviluppo industriale e di occupazione. In qualità di parlamentare del territorio mi farò portavoce di queste istanze, affinché il Governo intervenga in maniera tangibile e concreta”, conclude Graziano.

L’on. Marco Cerreto ha partecipato all’assemblea pubblica indetta questa mattina dalla CGIL CISL UIL sulla questione Jabil. Nel suo intervento ha ribadito che Fratelli d’Italia si è subito attivato, raccogliendo le istanze pervenute dalle parti sociali e dai sindacati, chiedendo al Governo di istituire un tavolo di trattativa. Domani 24 gennaio ci sarà questo tavolo e si chiederà alla Jabil di scongiurare i licenziamenti previsti il 31 gennaio. “In questo territorio – ha dichiarato l’on. Cerreto – già emergenziale a livello sociale, non si può consentire un licenziamento di 193 persone soprattutto effettuati da un’azienda che non risulta essere in crisi nel settore della componentistica elettronica  a maggior ragione oggi che viviamo nell’era della transizione digitale. Appare davvero incomprensibile, agli occhi della politica, il perché della scelta. Ancora non si comprendono le motivazioni di questa multinazionale che vuole liberarsi di maestranze qualificate e di grande esperienza. Nel caso ci dovesse essere da parte della Jabil l’irremovibilità nella decisione, chiediamo che il Governo blocchi i licenziamenti e  instauri una trattativa che permetta l’evidenza di un piano di assorbimento con garanzie chiare e non si consenta alla Jabil di scappare, con la cassa, altrove lasciando il futuro delle maestranze e delle relative famiglie  al diremo e faremo.”  Con l’on. Marta Schifone, l’on.  Cerreto ha redatto una risoluzione per chiedere anche  al Ministro del Lavoro Calderone di tutelare i lavoratori e  di fare tutto quanto possibile nella sua competenza per scongiurare il licenziamento di massa.
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Alfonso Alberico - Marcianise

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