Sabato 23 marzo, al Teatro Civico 14 di Caserta, doppio appuntamento tra teatro e letteratura. Alle ore 18:30, sarà presentato il volume Dopo Eduardo – Trent’anni di Nuova Drammaturgia a Napoli a cura di Luciana Libero, un racconto dello spaccato rappresentativo della storia teatrale napoletana degli ultimi quaranta anni. Modera l’incontro Marilena Lucente, con il contributo del critico Alessandro Toppi e le letture di Roberto Solofria e Sergio Del Prete estratte dallo spettacolo CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI (ingresso libero). Alle ore 20:00, Antonio Pascale condurrà il pubblico in un viaggio attraverso le opere di Proust e Kafka. In 80 minuti, un ritratto di due grandi scrittori del Novecento e contemporaneamente un’indagine sulle ragioni che rendono la vita degna di essere vissuta.
Quali sono i motivi che rendono la vita degna di essere vissuta? Che cosa possono insegnarci due grandi scrittori del passato ora che siamo nel XI secolo? Con queste domande Antonio Pascale conduce il pubblico in un viaggio attraverso le opere di Proust e Kafka al Teatro Civico 14, sabato 23 marzo alle ore 20. In 80 minuti, un ritratto di due grandi scrittori del Novecento e contemporaneamente un’indagine sulle ragioni che rendono la vita degna di essere vissuta. Leggere uno scrittore – sottolinea Antonio Pascale – non è solo esercizio tecnico e non serve a fare sfoggio di cultura, a volte uno scrittore è una scuola di vita, insegna, ci fa vedere e sentire il mondo grazie a strumenti che illuminano gli angoli bui. Un incontro per due diversi strumenti che possiamo maneggiare facilmente e orientarci nella vita quotidiana. Due strumenti per affrontare la complessità e non cedere alla semplificazione che come un virus sta trasformando le menti migliori in peggiori. Che poi, infatti, si sa, la semplificazione è la strada maestra per la dannazione. Antonio Pascale, nato a Napoli nel 1966, ha pubblicato La città distratta (Edizioni l’Ancora, 1999 ed Einaudi, 2001), ripubblicato, con l’aggiunta di nuovi capitoli, nel 2009 da Einaudi Stile libero con il titolo Ritorno alla città distratta; La manutenzione degli affetti («L’Arcipelago Einaudi», 2003 e, accresciuto di tre racconti, «ET Scrittori», 2006); Passa la bellezza (Einaudi, 2005); Scienza e sentimento (Vele 2008); Tre terzi, con Diego De Silva e Valeria Parrella (Einaudi, 2009); Le attenuanti sentimentali (Einaudi, 2013) e Le aggravanti sentimentali (Einaudi, 2016). È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013) e Figuracce (Einaudi Stile Libero 2014). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in «Lo Straniero» e «Nuovi Argomenti». Un suo racconto compare nell’antologia Disertori («Stile Libero»). Collabora con «Il Mattino», «Il Messaggero», il «Corriere della Sera» e «il Post». È stato l’«intellettuale di servizio» delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi.
Sabato 23 marzo 2019, ore 18.30, sarà presentato al Teatro Civico 14 il volume Dopo Eduardo – Trent’anni di Nuova Drammaturgia a Napoli a cura di Luciana Libero, un racconto dello spaccato rappresentativo della storia teatrale napoletana degli ultimi quaranta anni. Modera l’incontro Marilena Lucente, con il contributo del critico Alessandro Toppi e le letture di Roberto Solofria e Sergio Del Prete estratte dallo spettacolo CHIROMANTICA ODE TELEFONICA AGLI ABBANDONATI AMORI (in scena alla Sala Assoli di Napoli, il 26 e 27 marzo 2019). Il libro descrive la vicenda della drammaturgia contemporanea napoletana degli ultimi trenta anni, dagli esordi dei primi anni Ottanta di Santanelli, Ruccello, Moscato, Silvestri, alle più recenti sperimentazioni di Fortunato Calvino, Massimo Andrei, Mario Gelardi, Davide Iodice. Il nuovo corso che si avviò con Uscita di emergenza, con la ricerca sulla lingua e sul dialetto, le relazioni di contiguità e negazione con l’opera di Viviani, Eduardo, De Simone e che raggiunse il suo culmine con Ferdinando di Ruccello, trova nuova linfa negli affreschi malavitosi di Calvino, nelle suggestioni favolistiche di Andrei, nell’incanto squarciato dall’orrore di Gelardi; nei movimenti rap di Davide Iodice. Il tutto sullo sfondo delle vicende politiche e culturali della città, dagli anni di Maurizio Valenzi, al dopo terremoto, alla rinascita con Antonio Bassolino, agli anni di Gomorra. L’antologia riunisce sette titoli rappresentativi della produzione drammaturgica degli ultimi decenni, dagli esordi di Santanelli e Moscato, come Uscita di emergenza e Scannasurice, a Saro e la Rosa di Francesco Silvestri, Donne di potere di Fortunato Calvino, L’abito della sposa di Mario Gelardi, Favole del mare di Massimo Andrei, Mal’essere di Davide Iodice; è inoltre arricchita di materiali inediti, una intervista ad Annibale Ruccello, testi su Franco Autiero e di Antonio Neiwiller. Una linea di continuità con quella prima analisi “sotto il Vesuvio” nella quale ritorna la straordinaria capacità di una scrittura di restituire il fascino sontuoso della tradizione e le acute contraddizioni del presente e che continua a portare il teatro napoletano al centro del mondo. Luciana Libero, giornalista, studiosa e critico teatrale, direttore artistico di iniziative e festival sul teatro contemporaneo in diverse città italiane. Ha promosso gruppi e aree di ricerca, come quella sugli autori del Dopo Eduardo, ha curato saggi e monografie sulla drammaturgia contemporanea e si è occupata di politiche e legislazione dello spettacolo. Tra i suoi ultimi saggi, Il teatro e il suo Sud. Politiche, economia e linguaggi della scena italiana (Bulzoni, 2008).
INFO E PRENOTAZIONI
Teatro Civico 14
Via F. Petrarca (Parco dei Pini) c/o Spazio X
81100, Caserta
t. (+39)0823.441399
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