Una vera e propria fumata bianca nelle trattative con la propria maggioranza non c’è stata, ma ieri, 25 marzo, il sindaco Antonio De Angelis ha nominato i primi tre assessori: Enrico Accinni, Vincenzo Mataluna e Laura Tramontano. La novità non sta solo nel fatto che in pratica è stata nominata solo mezza giunta in attesa che arrivino gli altri nomi, ma anche che due dei neo assessori (Mataluna e Tramontano) sono cittadini maddalonesi. In sostanza i partiti di centrodestra e lo stesso sindaco non sono stati in grado di trovare dei tecnici marcianisani in grado di sostenere quelle deleghe. Enrico Accinni, avvocato penalista, l’unico uomo a sopravvivere a tutte le giunte finora nominate dal sindaco, ricoprirà anche la carica di vicesindaco, si interesserà di: Tributi, Attività Produttive e Servizi Cimiteriali. Vincenzo Mataluna, che proviene dalle fila dei comunisti già assessore a Maddaloni ed ex consigliere provinciale con Gerardo Trombetta nella scorsa consiliatura, è stato anche coordinatore del vecchio Ambito Sociale C01, del quale faceva parte anche il Comune di Marcianise, sarà assessore alle Politiche Sociali ed alla Pubblica Istruzione. Laura Tramontano, avvocato civilista con lunga esperienza in diritto Amministrativo, diritto dell’Ambiente e diritto del Lavoro, è stata delegata all’Ambiente. Quest’ultima pare sia stata indicata dal consigliere Filomena Letizia (Ncd). Le deleghe non assegnate restano di competenza del sindaco, nelle more che si proceda ad ulteriori verifiche per ottemperare alle disposizioni della legge sulle quote rosa in una giunta a sei membri, quale sarà in questa fase l’esecutivo marcianisano.
Intanto ieri si è tenuta una conferenza stampa del Partito Democratico al Palazzo Ex Monte dei Pegni. Il Pd ha chiesto le immediate dimissioni di De Angelis ed ha fatto un appello ai consiglieri di maggioranza a firmare una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco “affinché non si rendano complici dei danni irreversibili che si stanno arrecando ai cittadini ed alla evidente perdita di credibilità della nostra città” . Dopo l’introduzione del segretario locale, Angelo Raucci, ed alla presenza di un folto gruppo di iscritti e delle delegazioni degli altri partiti di centrosinistra, tra i quali il coordinatore provinciale di Centro Democratico Pino Riccio, hanno preso la parola i quattro rappresentanti in consiglio comunale, Telia Frattolillo, Pasquale Pero, Alberto Abbate e Filippo Fecondo. I consiglieri hanno enumerato una lunga lista di inefficienze amministrative e di inadempienze procedurali di cui l’amministrazione guidata da De Angelis si è resa protagonista in meno di due anni. Frattolillo ha parlato dei tanti progetti naufragati in campo urbanistico, dalla ristrutturazione del Teatro Mugnone, al Ring Verde, dalla mancata adozione del Puc, del piano traffico e del piano parcheggi, ed all’assenza totale di una pianificazione della città. Pero ha descritto, come più volte denunciato, l’inattività del settore dei servizi sociali, che in due anni non è stato capace di erogare un euro in favore degli indigenti, mentre Abbate ha ricordato le tante iniziative avviate precedentemente e che ora versano nel dimenticatoio come la piscina comunale, le piazzette e ed altri progetti come il Pru della 167. Infine ha preso la parola il capogruppo Fecondo che ha sottolineato di aver dato appuntamento alla stampa in un luogo simbolo del degrado amministrativo (il Palazzo della Cultura, prima sede dell’università, è chiuso da tempo) come anche del depauperamento dell’ospedale (soprattutto dopo il decreto Caldoro che ha riportato in vita quello di Maddaloni che doveva essere inglobato in quello di Marcianise). “L’attuale situazione creata dal sindaco e dalla sua maggioranza – ha concluso Fecondo – sta determinando un degrado del tessuto sociale, culturale ed economico, per questo ne chiediamo le dimissioni. Ci appelliamo nella città, alle associazioni ed agli altri partiti, affinchè si uniscano a noi anche con iniziative forti nel chiedere le sue dimissioni. Nel consiglio comunale, poi, chiederemo ai consiglieri di opposizione e di maggioranza di avviare una discussione e sottoscrivere una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco. Chi non firmerà quel documento non avrà più alibi, offriamo così ai consiglieri di maggioranza di poter chiudere questa esperienza che sta facendo soffrire la città”.
Ancora in atto la crisi nel centrodestra: De Angelis nomina solo tre assessori di cui due di Maddaloni. Partito Democratico: “Chiediamo ai consiglieri di maggioranza di firmare mozione di sfiducia al sindaco”
26 Mar 2015
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