Il presidente di Trenitalia Marco Zanichelli risulta indagato nell’ambito di una nuova inchiesta in cui è coinvolto l’ex deputato del Pdl Alfonso Papa, attualmente sotto processo a Napoli per corruzione e altri reati. Zanichelli è tra i destinatari di un decreto di perquisizione eseguito dalla Guardia di Finanza su mandato dei pm di Napoli Celeste Carrano e Giusy Loreto. Il reato ipotizzato è di concorso in concussione insieme con lo stesso Alfonso Papa e il padre dell’ex parlamentare, Giovanni. I fatti risalirebbero al 2010: la Procura di Napoli contesta a Papa di aver costretto due imprenditori marcianisani, Angelo e Roberto Grillo, che versavano in difficoltà economiche a causa di un provvedimento di interdittiva antimafia, a pagargli tangenti per un totale di circa 20 mila euro in cambio dell’aiuto per ottenere appalti riguardanti servizi di pulizia in Trenitalia e altre amministrazioni pubbliche. I pubblici ministeri hanno interrogato Angelo e Roberto Grillo, attualmente coinvolti nell’indagine su appalti nella sanità casertana e collusioni con il clan camorristico Belforte di Marcianise. Angelo Grillo ha affermato di aver ripetutamente consegnato denaro in contanti a Papa “presso l’ufficio” dell’allora deputato e magistrato in aspettativa, oggi imputato di concussione nel processo ripreso ieri mattina a Napoli.
“Rivendicando di aver sempre agito nella massima trasparenza e legalità, il dott. Zanichelli – si legge in una nota – manifesta piena fiducia nella Magistratura, cui ha già dato e continuerà a dare pronta ed immediata collaborazione, ed agirà nei confronti di tutti coloro, primo fra tutti l’On.le Alfonso Papa che, con i propri comportamenti e le proprie dichiarazioni, hanno ritenuto di tirarlo in ballo in questa vicenda ledendone così onore e dignità”.