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“Sei di Marcianise se…”, scoppia il tormentone fra gli utenti su faceboook

seseidimarcianise_ftUn vero e proprio tormentone quello che è scoppiato tra gli utenti di facebook marcianisani. Da una semplice idea, già sperimentata in altre cittadine d’Italia, è nato un gruppo di discussione che in poche ore ha attirato migliaia di utenti del popolare social network. Si chiama “Sei di Marcianise se...”, un incipit contagioso che ha scatenato i marcianisani frequentatori di facebook, ognuno dei quali ha voluto testimoniare una frase, un ricordo, un detto, un fatto, un personaggio od altro legato alla comunità e quindi facilmente riconoscibile o memorabile. Un tuffo nel passato, quello recente e anche quello più antico. “Sei di Marcianise se…. dovrebbe essere un contenitore dove vengono a galla i nostri ricordi d’infanzia e adolescenza su luoghi e personaggi del nostro paesello…Faccio un esempio Sei di Marcianise se hai mangiato a limonata e Zì Limone ngopp a Nunziat…e così via……Sei di Marcianise se……continuate Voi….”, così spiega il perché del gruppo la fondatrice Maria Mirella Delli Paoli che ammette: “Quando ho creato questo gruppo non avrei mai immaginato che avrebbe avuto tutto questo successo. Conferma il nostro forte senso di appartenenza alla città”. In meno di 24 ore il gioco dei ricordi ha entusiasmato oltre 3000 utenti (al momento in cui scriviamo), un “effetto domino” che in poche ore si è propagato su internet. Una sorta di operazione nostalgia in stile “Anima Mia“, il popolarissimo programma televisivo ideato e condotto da Fabio Fazio alla fine degli anni ’90. Solo che l’immaginario collettivo percepito viene estrapolato e propagato attraverso il mezzo di interazione per eccellenza, facebook, un diffusore mediatico molto più potente, partecipato e quindi anche molto più suggestivo.
Ne è venuto fuori un mondo sommerso ma mai cancellato di frasi del gergo tipicamente marcianisano come “maitant”, oppure luoghi come “e’ venelle” ma anche personaggi come “Pinguin“, “Ndonio o’ motore“, “Zi Limon“, e tantissimi altri. Suggestivo è anche il ricordo dei luoghi dello shopping cittadini negli anni ’80 come “Contemporanei”, “Shop 2001”, “Perrino” e “Maria e’ fuoco”. Vengono fuori i rituali collettivi come quelli legati alla “Fest’ o Riggifisso”, “O’ Perduon'”, la Pasquetta al “Buschetto” (Il parco della Reggia di Caserta) o a Santa Vennera, lo struscio che si faceva “dinto o’ quadrato e miezz’ o mercato”. I bar più frequentati come il centralissimo De Matteis (ex Buonpane) a via Roma, il circolo di Zi Ciccio in Piazza Umberto I o quello “Sociale” della Piazza Principe di Napoli dove si giocava a biliardo; i cinema che non ci sono più come “O’ Mugnone” e il “Cinema Rosa” (al Corso Matteotti dove ora c’è l’ufficio postale). Ci si ricorda anche di una Marcianise che non c’è più quando il negozio si identificava con i gestori. Allora il tabaccaio per antonomasia era “Gregorio”, il gelataio era “Gigliofiorito” o “Vittorio”, il fotografo era “Tresa” o “Cangiano”, la pizzeria era “O’ Vitarano”; il ristorante era “Micaluccio” e il pollo allo spiedo era quello di “Natuccio O’ Piscatore”. C’è spazio anche per le attività legate al mondo contadino: “O’ cannul” (la canapa) ma anche le più recenti “nzert’ ‘e tabbacco”. Come pure fatti negativi della storia recente cittadina: “Il coprifuoco” e “la scomparsa del piccolo Pasqualino Porfidia“. Insomma un incredibile ed inarrestabile momento di partecipazione collettiva.

Per chi volesse partecipare e non lo ha ancora fatto ecco il link: https://www.facebook.com/groups/523618237751595

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Alfonso Alberico - Marcianise

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