Il candidato del centrosinistra Filippo Fecondo alza il tiro politico e inevitabilmente risveglia una campagna elettorale che sembra destinata al torpore. L’occasione è quella dello stato in cui versa l’ospedale di Marcianise e Fecondo attacca i suoi avversari attraverso un post sul proprio profilo facebook: “Sembra quasi che tutti caschino dalle nuvole in questa campagna elettorale, dove schieramenti che vedono tra le loro fila uomini che hanno governato questa città negli ultimi anni vorrebbero far dimenticare le loro gravissime responsabilità, rispetto ad alcune problematiche che in questi anni si sono ingigantite.
Dimentichiamo forse che l’Ospedale di Marcianise è stato negli ultimi anni nella “completa disponibilità” politica di Domenico Zinzi, che addirittura qualche anno fa ha messo ai vertici della nostra struttura ospedaliera un uomo dell’Udc? Oggi Zinzi è armi e bagagli in quella strana coalizione che lo vede insieme a Squeglia, altro dominus nel recente passato della sanità locale, sostenere il candidato Ciro Foglia. Nel programma amministrativo dei centristi leggiamo l’affermazione che “l’Ospedale non offre un servizio efficace” dimenticandosi chi di fatto lo ha gestito negli anni scorsi echi ancora lo sta gestendo. Sento dire in giro, da personaggi che pensano di fare una campagna elettorale contro la mia amministrazione, bugie che naturalmente hanno le gambe corte, confutabili in qualsiasi momento e attraverso qualsiasi confronto pubblico. Vorrei ricordare a questi personaggi che non sono più sindaco da oltre 5 anni e che se lo fossi stato, nessun ridimensionamento avrei consentito per l’ospedale di Marcianise. E’ scandaloso che il nostro nosocomio,allocato in una struttura avveniristica, venga man mano svuotato di funzioni essenziali che tendono alla finale soppressione di una struttura sanitaria essenziale per la nostra città e per il territori di cui Marcianise è baricentro. Un Ospedale che diventa una trappola per quelli che hanno la sventura di esservi ricoverati d’urgenza. Qualcuno ha puntigliosamente pianificato il depauperamento della nostra città. Qualcuno ha pensato che non era necessario trattenere sul nostro territorio l’Università . Qualcuno, oggi, pensa che non è necessario avere l’Ospedale nella nostra città”.
