Politica in fermento a Marcianise. Come si poteva prevedere, a seguito delle elezioni politiche gli schieramenti locali cominciano a delineare quelle che saranno le convergenze programmatiche in vista delle elezioni comunali del 26 e 27 maggio 2013. Dopo uno stallo che aveva visto diviso il centrosinistra in due tronconi, ieri c’è stata una svolta destinata ad influire sul futuro delle alleanze nello schieramento di sinistra. Il partito vendoliano di Sel ed i Verdi abbandonano il tavolo del centrosinistra e convergono fortemente verso le posizioni del Partito Democratico. Un cambio di rotta probabilmente determinato anche dalla constatazione, visti gli esiti delle elezioni parlamentari, che i cittadini non gradiscono più i siparietti della vecchia politica e sono molto più sensibili ai progetti concreti che si andranno a delineare nell’immediato futuro sul territorio cittadino.
Di seguito la nota stampa di Sel: “Nella riunione tenutasi ieri Venerdi 8 Marzo tra i partiti del centrosinistra marcianisano (Popolari democratici, Partito Socialista, Verdi e Centro Democratico), nella sede di Centro Democratico, il circolo di Sinistra Ecologia Libertà ha ritenuto opportuno chiarire la propria posizione in merito alla situazione politico-programmatica per le future elezioni amministrative del 27 Maggio. Dopo svariati inviti a dare uno slancio all’attività programmatica per costruire un’alleanza tra le forze politiche che si sono, di fatto, opposte alla fallimentare amministrazione Tartaglione (2009-2012) e dare quindi una prospettiva di futuro alla città, il circolo cittadino prende atto di una parziale mancanza di attitudine, forse voluta, alla ricerca di una visione comune che mirasse a stilare una piattaforma politico-programmatica realmente alternativa per la città. Sinistra Ecologia Libertà ritiene opportuno non partecipare a questo tavolo interlocutorio tra forze politiche, rigettando contestualmente ogni ipotesi di governo di responsabilità avanzato in primis dall’Unione di Centro, che in qualità di gruppo responsabile del fallimento dell’amministrazione Tartaglione, si traveste di una improbabile verginità e lancia una alleanza a tutto campo per il bene della città.
Il circolo cittadino, con l’intenzione di non mischiarsi in queste tattiche della vecchia politica, rilancerà dalla prossima settimana, punto per punto, una programmazione autonoma per il prossimo quinquennio. La proposta per la città verterà su pochi punti, ma emblematici, con il sostegno indispensabile della società civile. Da una proposta per la strategia “Rifiuti Zero” alla costruzione di una pista ciclabile, da un servizio trasporto Navetta che dia la possibilità di spostarsi non incidendo sul traffico e sull’inquinamento, all’organizzazione di un punto per la città deputato allo svago, soprattutto per i più piccoli.
Si auspica quindi una presa di coscienza da parte delle altre forze politiche alternative al centrodestra cittadino, dettata soprattutto dal vento di cambiamento che i cittadini hanno nettamente cavalcato nelle ultime elezioni politiche. Di conseguenza, dalla prossima settimana SEL si farà promotrice di incontri che mirino a una nuova idea di centrosinistra allargato, auspicando una convergenza anche da parte del Partito Democratico“.
Sulla stessa lunghezza d’onda i Verdi di Marcianise che attraverso ua nota stampa fanno sapere di “aver deciso di non partecipare più al tavolo del centrosinistra a cui fino a ieri hanno aderito”. A comunicarlo è la segretaria cittadina del partito Maria Teresa Belardo. “ Siamo giunti alla consapevolezza che nessun centrosinistra può nascere senza una forza come il Partito Democratico”. “Nei prossimi giorni – continua Belardo – chiederemo un incontro con il Pd, Sel e le altre forze in campo al fine di mettere a punto una strategia che ci porti alla riconquista del governo cittadino nelle prossime elezioni comunali di maggio. Dopo 5 anni di vuoto amministrativo abbiamo il dovere di ridare un sindaco ed un governo alla città che metta al centro del programma i temi della salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Siamo convinti che solo mettendo in campo donne e uomini di competenza sarà possibile ridare una speranza ai cittadini”.
Svolta nel centrosinistra, Sel e Verdi: “Si a dialogo con il Partito Democratico”
10 Mar 2013
Stampa
Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
(parlo a titolo personale) Da quello che leggo,in questo articolo, vedo un centro-sinistra spaccato già prima di incominciare la campagna elettorale, figuriamoci dopo che avranno vinto le elezioni. Si avranno scontri per il potere, per le spartizioni delle poltrone e degli incarichi, con le dovute conseguenze, lo scioglimento del consiglio e un nuovo commissariamento per altri anni e quindi un continuo degrado della nostra città. La città di Marcianise non merita tutto ciò! Ha bisogno di una amministrazione forte e con proposte serie e concrete per una ripartenza del territorio. Penso, che solo il M5S sia il più coerente dei non-partiti. Non farà nessuna coalizione e nessun inciucio con nessun partito. Vince o non vince le elezioni, vigilerà con scrupolo l’operato di chi governerà la città. Chiunque proporrà le riforme o idee che condividiamo sarà appoggiato, ma sarà contrastato duramente sull’operato che và contro il benessere della comunità. Se invece, il M5S, dovesse amministrare la città, avendo una sola linea in comune può solo attuare il programma proposto, che sarà presentato alla popolazione a breve, e non avendo fatto nessun patto o spartizione di potere con nessun partito, non avrà problemi ad attuarlo integralmente.
Proponete qual’cosa di nuovo,no hai vecchi schemi,NO ai centri commerciali e polo orafi.Si a volti nuovi con esperienze.Questa parete di csx e già nato vecchio.
Siete partiti vecchi.
Il fallimento di questo schema a livello nazionale non insegna nulla agli amici locali…poveri noi!!
Allora Fecondo fa un passo indietro?
MA QUELLO CHE DICO E NON MI CONVINGO SEL HA DEGLI ESPONENTI CHE NELL’ ULTIMA AMMINISTRAZIONE DI FILIPPO FECONDO NON HANNO CONDIVISO PIU’ IL SUO OPERATO E’ LO HANNO MANDATO A CASA, ADESSO TORNANO A SCHIERARSI CON IL PD
LO STATO SONO I CITTADINI, E NO I PARTITI
il M5S è il solo soggetto politico fatto di cittadini
E’ una notizia che è già stata smentita…..!!!!!! Una BUFALA….come tante.
La notizia è di quelle che fanno sperare che, in fondo, la Politica esiste e va oltre le volontà “piccine”. Prima di questa notizia, di quale tavolo di centrosinistra si stava parlando? Tattiche e furberie si inseguivano vorticosamente nel tentativo, a questo punto non riuscito, di arrivare all’ultimo minuto utile per poi tirare fuori dal cappello il solito coniglio. Bene aveva fatto il PD a tirarsi fuori dalla trappola; bene hanno fatto SEL e Verdi a farlo oggi. Squeglia, Riccio e Moretta condividono un tavolo, adesso, assolutamente “impolitico”, che nel proseguire dei lavori e della “discussione” si ritroverà a prendere delle posizioni sicuramente dalle incerte ricadute:
1) alleanza allargata all’UDC;
2) una improbabile alleanza con il centrodestra;
3) tirare avanti da soli per “fare testimonianza”.
Una cosa è certa, non si vuole assolutamente riconoscere al PD il ruolo di forza centrale in una eventuale alleanza.
Sono assolutamente convinti che la candidatura di Fecondo possa essere mortale per la loro volontà di egemonizzare la prossima amministrazione. E di questo, conoscendo Fecondo, sono convintissimo anche io.
Quindi, questa voglia di egemonia, soprattutto di Squeglia, potrebbe avere una qualche possibilità di successo alleandosi con Zinzi?
In questo caso avremmo due contrapposte volontà, Zinzi e Squeglia, da sempre, entrambi, affetti dalla sindrome dell'”uomo solo al comanddo”, che produrrebbe una alleanza ibrida, sospettosa, con l’aggravante che i due perderebbero l’apporto di parte dei loro elettorati da sempre abituati a contrapporsi. Per esempio, molti amici di Squeglia potrebbero votare PD e Fecondo e molti di quelli di Zinzi potrebbero optare per il PDL ed il loro candidato (la Iodice?). L’alleanza con il centrodestra sembra una strada da “ultima spiaggia”, che potrebbe dare qualche personale risultato a Moretta e Riccio ma che archivierebbe l’intera vicenda di Squeglia come fallimentare. Squeglia è stato sempre, nonostante vistosissime sbandate, uomo di centrosinistra, nonostante il fatto, non secondario però, che oggi si ritrova senza una struttura politicamente credibile alle spalle. Rimane la testimonianza che, per quanto detto prima, potrebbe anche essere percorsa da Squeglia ma certamente non da Riccio e Moretta che, non si sa bene perchè, hanno deciso che assolutamente devono vincere queste elezioni. Per fare cosa non ci è ancora chiaro, considerato l’assoluto silenzio dei due su una qualsiasi proposta programmatica. I prossimi giorni saranno interessanti e ci aiuteranno a capire quali scenari si concretizzeranno e se, naturalmente, tutti insieme (Squeglia, Zinzi, Moretta e Riccio) riusciranno a scardinare il PD e la candidatura di Fecondo che, naturalmente, è l’unica proposta politica e amministrativa che si riesce a leggere oltre le schermaglie quotidiane.
ottima analisi, bravo ratataplan, condivido in pieno!