A pochi giorni dal inizio dei saldi per le vie del centro marcianisane è calma piatta. E’uno scontro ad armi impari quello tra i negozi cittadini ed i grandi centri commerciali. Da qualche anno a questa parte, infatti, sono questi ultimi a primeggiare nella distribuzione e nelle vendite monopolizzando il commercio e mettendo i commercianti cittadini ai ferri corti. E cosi, mentre i negozi dei centri commerciali sono presi d’assalto da una ressa di persone che mette sottosopra i negozi alla ricerca dell affare, il quadrilatero dello shopping marcianisano dei bei tempi che furono resta pressappoco deserto. Parlare di crisi armai è all’ordine del giorno ma sono davvero pochi a rinunciare in periodi di sconti ad arricchire il proprio guardaroba anche di un pezzo solo. I commercianti del centro cittadino speravano di risalire la china dopo il flop delle vendite di natale ha fermato cosi Tonino Zinzi responsabile dell Ascom-Confcommercio. I pochi esercenti superstiti e coraggiosi si ritrovano ad arrampicarsi sugli specchi per fronteggiare una situazione difficile e molti disagi che le istituzioni dovrebbero risolvere, tra le quali: la mancanza dei parcheggi, la scarso illuminazione, la rimozione dei paletti di via Santoro,le strade colabrodo ecc.D altra parte anche l indagine del centro studi della CONFCOMMERCIO ha evidenziato che durante i primi giorni di vendita la
maggioranza dei negozi ha registro una flessione di vendita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Zinzi in fine è molto soddisfatto per la notizia apparsa recentemente sulla stampa divulgata dall’assessore al ramo della Regione Campania “ C’è la crisi, stop ai nuovi megastore basta licenze ai centri commerciali” di seguito vi diamo copia integrale dell’ articolo.
Zinzi (Assocommercio): “Stop ai nuovi megastore, basta licenze ai centri commerciali”
15 Gen 2013
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Ecco perchè come potenziale “compratore” preferisco recarmi in un centro commerciale (chiaramente nella fattispecie il Centro Campania o l’outlet la Reggia) e non acquistare presso un negozio del centro di Marcianise:
1) Possibilità di disporre di un maggior ventaglio di “scelta” sia per disponibilità di articoli che per numero di esercizi commerciali (condizioni di “no monopolio”);
2) Possibilità di usufruire di migliori servizi (vedi posto macchina comunque praticamente sempre assicurato, possibilità di usufruire di servizi qualitativamente e quantitativamente superiori (vedi Bar, ristoranti, disponibilità servizi igienici, ecc…);
3) Prezzi praticati migliori (sicuramente nella maggior parte dei casi);
4) Possibilità di “socializzazione “ maggiore;
5) Condizioni “fisico-ambientali” ottimali (vale a dire caldo di inverno, fresco d’estate, mai pioggia, ecc…)
Cercare di bloccare tout court l’apertura dei centri commerciali è anti “storico” (inteso come avanzamento “progressivo” delle cose) ed in ottica di antieconomità per l’acquirente finale e mi sa solamente di essere produzione di uno sterile ed inutile campanilismo di facciata…..
In tale ottica evidentemente il passo successivo per il sig. Zinzi dovrebbe essere quello di voler bloccare anche l’ e- commerce…….
bah… e…no comment….
Piuttosto il sig. Zinzi si domandasse perchè a Marcianise non sono stati creati i presupposti per la creazione di infrastrutture (leggi ad esempio parcheggi, mezzi di trasporto urbani , piano traffico e servizi adeguati)….. e del perchè nè lui nè i suoi (ex) colleghi commercianti non abbiano mai proferito parola, a tal riguardo……fin quando le loro cose andavano nel verso giusto…
Ecco perchè come potenziale “compratore” preferisco recarmi ai negozi di Marcianise:
1)Possibilità di salvare le nostre campagne dallo scempio della cementificazione selvaggia (e brutta);
2)Possibilità di evitare nuova disoccupazione nella mia città;
3)Possibilità di dire e guardare quello che voglio e quando voglio, senza stare agli ordini e alla volontà di altri, nè ascoltare messaggi contro la mia volontà;
4)Possibilità di far circolare i soldi tra i miei concittadini per un proficuo scambio di servizi;
5)Evitare la sgradevole sensazione di sentirmi estranea a casa mia;
6)Evitare di sentirmi addosso il nervosismo di folle tormentate;
7)Possibilità di camminare per la mia città e guardarla finalmente in faccia, dato che di essa non conosco nulla;
8)Sentirmi addosso la pioggia in inverno, i profumi in primavera, i colori in autunno e il caldo splendore in estate, a piedi, in una strada libera della mia antica città;
9)Andarmene per le campagne il sabato e la domenica o nei luoghi d’arte e di cultura che offre la mia terra.
Per questi motivi, io spendo nella mia città.
per marcianisana (quella vera)
Con tutto il rispetto per il pensiero altrui, più che un decalogo (meno uno) delle ragioni per cui dovrei essere “tentato” di comprare in marcianise, mi sembra che le argomentazioni adottate siano quelle di una persona …..con dei leggeri….problemi di personalità deviata e di disadattamento sociale….bah …auguri comunque….forse a tal punto si capisce perche tante persone ( a tal punto normali?) vanno a far compere presso i centri commerciali……
In qualsiasi caso non vedo nessuna risposta al perchè mai nulla è stato richiesto da parte di commercianti circa i potenziamenti infrastrutturali ai “politici” (per modo di dire) indigeni marcianisani per il “centro di Marcianise”….
Inoltre sempre a loro, al fine di diminuire il numero dei nostri disoccupati, io avrei chiesto come contropartita all’insediamento dei centri commerciali sia una riduzione dei costi per i negozianti che avessero scelto di spostare/duplicare i loro esercizi commerciali nei Centri, sia un numero di posti di lavoro da associare ai nostri giovani….
Comunque Saluti finali alla marcianisana (spero non vera…) afferente alla categoria dei commercianti marcianisani saluti
arturo e marcianisana: chi ha ragione? a mio parere, ognuno ha scelto e ha visto quello che è e che vuole vedere e quindi, visto che la diversità è sempre una componente di successo, credo ci siano i presupposti per poter intercettare sia le esigenze dell’uno che dell’altro. mi spiego meglio: la nostra città ha bisogno di amministratori di cultura, di larghe vedute per creare le condizioni ottimali per competere con le mega strutture e creare attrazione e lavoro. quello che ritroviamo nei centri commerciali non è nientaltro che organizzazione per “accogliere i clienti”. le stesse condizioni possiamo averle in città? secondo me si, con il vantaggio del contatto umano e di tutto quello che ne consegue. un esempio: ho comprato un televisore in un negozio di marcianise. quando me lo hanno portato a casa e montato, ho notato che un puntino sullo schermo (pixel) non funzionava.allora se lo sono ripreso riportandomene un altro. sarebbe stato così con il mega negozio?