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Commissario dice no alla “biciclettata”: è rivolta in città da parte del movimento dei ciclisti urbani

[1]Il Commissario prefettizio del Comune di Marcianise Umberto Cimmino ha espresso parere negativo circa l’autorizzazione alla nuova biciclettata organizzata dal movimento “Marcianise in Bici” (http://marcianiseinbici.wordpress.com/ [2]). Ecco cosa scrivono sul proprio blog gli organizzatori: “Carissimi, con grande rammarico dobbiamo comunicarvi che abbiamo appena avuto notizie del rifiuto apposto dal Comune di Marcianise alla nostra richiesta di autorizzazione per le biciclettate previste nei giorni 03 e 17 luglio 2012. Non conosciamo le motivazioni ufficiali che hanno spinto l’Ente Comune a bocciare tale richiesta perché, per adesso, tale decisione ci è stata comunicata verbalmente. Attendiamo le motivazioni scritte. Intanto vogliamo ringraziare tutti quanti voi che con grande entusiasmo e grande civiltà avete contribuito all’ottima riuscita della prima e unica biciclettata tenutasi il 19 giugno scorso. Purtroppo, questo movimento della “bellezza” che stava nascendo nella nostra città si è dovuto scontrare contro il muro dell’indifferenza, bloccare in pastoie burocratiche. Anche senza le biciclettate, continueremo a batterci per incentivare la cultura e la pratica di un uso abituale della bicicletta, quale mezzo di trasporto semplice, economico ed ecologico e per la realizzazione di strutture idonee per un ambiente più pulito, più vivibile e che favorisca le relazioni sociali”.
Ma sul diniego è in corso una vera e propria rivolta che, come il movimento, trae forza proprio dal web ed in particolare dai social network facebook e twitter. Sono in tanti, infatti, che non hanno preso bene il rifiuto del Comune e vogliono comunque tenere la passeggiata in bici. Il tam tam ha ormai preso piede e molti si stanno dando appuntamento il prossimo 4 luglio in Piazza Umberto I per sfidare la mancata autorizzazione e sfilare lo stesso per le vie della città. Si punta a fare massa critica per sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche le istituzioni, a modificare le abitudini ed i percorsi urbani per favorire l’utilizzo del salutare mezzo di mobilità cittadina.