Sembra proprio che si tratti di un nuovo caso di malasanità. E’ accaduto presso l’Ospedale di Caserta giovedì scorso ad una 35enne residente a Marcianise a seguito di una amniocentesi. Si tratta di una pratica molto comune che consente il prelievo transaddominale di liquido amniotico dalla cavità uterina; è la metodica più diffusa per ottenere campioni biologici utili al fine di effettuare una diagnosi prenatale. La più frequente e sicuramente una delle più importanti anomalie diagnosticabili mediante l’amniocentesi è la sindrome di Down e per questa ragione molte coppie in caso di positività dei risultati scelgono di effettuare l’aborto. Ma nel caso specifico di M.A. a seguito del prelievo, si è avuto un aborto spontaneo e poi la morte della giovane donna per circostanze ancora da chiarire. Insomma una tragedia nella tragedia che ha spezzato in poche ore due vite. Ora sarà necessario attendere l’esito degli esami autoptici al fine di effettuare una disamina precisa di ciò che è accaduto. La notizia ha fatto subito il giro della città creando rabbia ed incredulità. Su facebook, dove sul proprio profilo la 35enne mostra con fierezza le foto del suo pancione, si è aperto un dibattito sulla pericolosità di un esame, quello dell’amniocentesi, effettuato con troppa facilità e non tenendo conto dei rischi legati ad esso. Inoltre la comunità religiosa chiede una maggiore diffusione delle informazioni al fine di maggiormente responsalizzare le donne che decidono di sottoporsi a tale prelievo anche per sensibilizzare le coppie ad una maggiore propensione ad accettare bimbi con handicap.
Tragedia nella tragedia: 35enne muore poche ore dopo l’amniocentesi che aveva provocato un aborto spontaneo
30 Giu 2012
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Penso che questi esami siano la routine.Diciamo pure che sugli ospedali troviamo medici arroganti e negligenti senza rispetto per il prossimo messi lì chissà da chi.Ovviamente la chiesa in tutto questo ci sguazza imponendo le proprie convinzioni in materia di aborto etc.
Come al solito si è sempre pronti ad attaccare la Chiesa…
Caro (o cara) “and” l’aborto è un vero e proprio omicidio…indipendentemente di ciò che la Chiesa insegna…
Perché quando il bambino nasce e lo si uccide si commette omicidio? e invece quando lo si uccide nel grembo materno non è omicidio…? Mi pare una cosa illogica che rasenta la stupidità di questa legge…
Riguardo a ciò che la Chiesa insegna in materia di aborto non sono “convinzioni SOLO della Chiesa” ma la pura VERITA’… La Chiesa come Madre CONSIGLIA di comportarsi e vivere in un certo modo, per il bene… non OBBLIGA, poi ognuno è libero di fare ciò che vuole…
I Comandamenti di Dio sono un po’ come l’acqua che scorre in un canale… se l’acqua scorre tranquilla allora porta fertilità e vita, ma quando l’acqua straripa porta morte e distruzione… e purtroppo il tristissimo episodio che è accaduto a quella ragazza ne è l’esempio concreto…
La Vita è un dono e bisogna accettarla SEMPRE nonostante tutto…
Consiglio di cuore di guardare questi due video che allego sotto:
Il miracolo della vita – No all’aborto, si alla vita!:
http://www.youtube.com/watch?v=QEIwVi9_kpQ
IL MERAVIGLIOSO MIRACOLO DELLA VITA…:
http://www.youtube.com/watch?v=QEIwVi9_kpQ
Attualmente, nel mondo, si commettono più di 50 milioni di aborti l’anno, equivalenti a circa 275.000 al giorno, 11.500 all’ora, 200 al minuto, più di 3 ogni secondo… COMBATTIAMO QUESTO TERRIBILE E DISUMANO PECCATO…!!!
Gia’ fin dai primi istanti del concepimento cio’ che la donna ha in grembo E’ UNA VITA UMANA…! PERCHE’ INTERROMPERLA??? PERCHE’ TAGLIARLA???
Se fai una semplice ricerca su internet su come avviene un aborto ti verrà certamente il voltastomaco…vedrai che il bimbo, già quasi tutto formato, viene tirato fuori dal grembo materno letteralmente A PEZZI… Più che una conquista della società moderna emancipata, l’aborto mi sembra proprio che sia un regresso dell’uomo alla brutalità preistorica dell’uomo…
Intanto puoi comiciare a meditare queste immagini (clicca sui link):
Come avviene un aborto:
http://img341.imageshack.us/img341/5569/aborto.jpg
Questo è un bimbo estratto dal grembo materno:
http://www.chiesamoncalieri.org/contenuti/sito/aborto.png
Non mi sembra tanto una conquista, né un diritto…
Recentemente è morta una ragazza, CHIARA CORBELLA (che certamente LA CHIESA la riconoscerà come SANTA), che malata di tumore ha rinviato le cure per far nascere prima il suo bimbo… Quindi ha dato la vita per la vita………. Questi sono gli esempi luminosi di cui ha bisogno la nostra malata società che (come dice la Madonna a Medjugorje) vuole creare un mondo senza Dio… ma senza Dio non ci sarà né futuro in questa vita, né Vita Eterna…
Chiara Corbella – storia di una donna luminosa anche nel dolore:
http://mondodonna.blogosfere.it/2012/06/chiara-corbella-storia-di-una-donna-luminosa-che-interroga.html
E’ vero che l’amniocentesi è divenuta routine. Però bisognerebbe informare i futuri genitori che essa evidenzia SOLO le sindromi da alterazione cromosomica, in particolare la sindrome di Down, la sindrome di Turner e la sindrome di Klineferter. Non serve invece per evidenziare problematiche molto più gravi come tutte le sindromi “demielinizzanti”, le malattie lisosomiali, le mucopolisaccaridosi, le glicogenosi, e tutte le più gravi patologie genetiche. Ebbene rispetto a queste ultime le sindromi cromosomiche danno sicuramente problematiche meno importanti!.
In conclusione penso che sia giusto e doveroso offrire alla coppia la possibilità di effettuare l’amniocentesi ma spiegandone i limiti; in presenza di una coppia con principi cattolici (e che quindi rifiuterebbero l’aborto terapeutico per la sindrome di Down) l’esame è perfettamente inutile.
Alla famiglia della giovane donna va tutto il mio cordoglio.
Alessandro Argenziano
Mi risulta da ulteriori info, che la giovane donna sia stata sballottata tra due nosocomi, prima Caserta e poi Marcianise prima del decesso.Forse poteva essere salvata se si fosse capito come intervenire invece di mandarla a casa con i dolori lancinanti, facendole solo un antidolorifico.
Due concause irrisolvibili.
Io metterei al primo posto la malasanità mista a superficialità di molti medici.
Mi risulta inoltre che la donna abbia fatto l’amniocentasi in una struttura privata.
“Medici incoscienti”.Mi associo al dolore dei familiari
forse le parla di chiesa di roma che supera oggi abbondantemente il 90% dei suoi adepti.
certamente non daremo la colpa allo statuto albertino, anche se il divario tra religioni tra nord e sud del paese prima dell’intera europa poi sono palesemente differenti.
oltre oceano questo dato è capovolto.
questa brutta storia costata la vita a due persone, va fatto subito chiarezza.
chi ha sbagliato chieda scusa e paghi il suo conto con la giustizia terrena, quella divina, può attendere.
La verità verrà a galla, e i responsabili la pagheranno, non se ne può più di perdere persone per la negligenza e il menefreghismo di alcuni tizi che pensano di poter giocare con la vita delle persone. La devono pagare non per la persona che hanno ammazzato ne per i suoi familiari ma per le altre persone che possono in futuro incappare in questa gentaglia.
E’ASSURDO MORIRE PER AMNIOCENTESI NEL TERZO MILLENNIO.Non ho parole
tranne che dire alla famiglia e ai cari della giovane donna condoglianze.
x luca
l’aborto è semplicemente un modo x evitare una gravidanza indesiderata che potrebbe portare conseguenze nefaste quali l’abbandono del piccolo o peggio farlo vivere in un ambiente senza amore, oppure evitare la nascita di bambini gravemente malformati.
tutto il resto è fuffa. non credo che nessuno lo faccia a cuor leggero e penso che si sia una grossa conquista della società civile che vada difesa coi denti contro coloro che appellandosi a religioni (una vale l’altra) cercano di imporre loro volontà.
lascia stare i facili sensazionalismi di immagini forti.
Caro vincenzo.jolly, non si sta facendo facili sensazionalismi con immagini forti… SONO IMMAGINI REALI che documentano un ABORTO REALE… L’aborto è un crimine… Se non si vuole il bambino lo si può sempre affidare… Solo perché la madre non lo vuole non è detto che possa ucciderlo ancor prima che nasca (altro che conquista)… Il feto non è un oggetto… E’ così difficile comprendere questo…? La VITA va sempre difesa e rispettata (indipendentemente da ciò che insegna la Chiesa, è anche il buon senso della coscienza che suggerisce questo)…
Nel caso specifico la chiesa conta poco. Una giovane donna, un’amica, a è morta assieme alla gioia più grande della propria vita, il suo bambino solo a causa di persone inadatte al ruolo che ricoprono. Spero si faccia luce sulla vicenda e che i responsabili la paghino.
L’amniocentesi al di sopra dei 35 anni è consigliata dalle linee guida della società italiana e purtroppo ha un rischio calcolato di aborto tra lo 0,5 e l’1%. La signora pare avesse 36 anni. Per il resto la storia sarebbe da approfondire perchè tutto è avvenuto a distanza di più di 15 giorni dall’amniocentesi e quindi OLTRE AD ESSERE UN TITOLO TENDENZIOSO QUELLO DELL’ARTICOLO sarebbe improbabile una correlazione.
Perciò aspettiamo le verifiche legali di turno e poi commentiamo.
Facile azzuppare su notizie approssimative e parlare subito di malasanità.
Ma il signor Luca ci è o ci fa? Ma ha letto l’articolo o è partito con tutte le nozioni fin qui apprese senza capire quello di cui si parla? Non solo questa povera ragazza è deceduta dopo che aveva perso il bimbo per un’analisi invasiva ma chi la conosceva si deve pure leggere questi sproloqui… Mi fermo và. Che è meglio. Ma non mi date agio di riprendere il discorso…
…mi chiedo… perchè dibattere sulla Chiesa quando ciò di cui si parla sono 2 vite spezzate? Ok se questa donna non avesse fatto l’amniocentesi oggi probabilmente sarebbero ancora vivi entrambi ma… la Chiesa in tutto questo che c’entra?
Ok sensibilizzare sui rischi degli esami invasivi… una campagna contro l’aborto, invece, c’entra davvero poco!
Accettare o non accettare un dono meraviglioso come la vita di un bambino a prescindere da possibili patologie è bene che resti una scelta della madre… il giudizio divino non è affar nostro.. se questa scelta andrà contro ad un credo o ad un altro sarà responsabilità dei “piani alti” agire di conseguenza… non dimentichiamoci che siamo tutti esseri umani e che esiste il libero arbitrio…
Una donna che pratica l’aborto… non lo fa con i nostri figli ma con il suo… quindi basta giudicare gli altri… siamo tutti così buoni vero?! E tutti pronti a sputare merda sul prossimo…
Servirebbe a tutti un bel corso di accettazione degli altri per quello che sono!
Sono daccordo con Luca, aggiungo questo video di una testimonianza shock di una donna sopravvissuta ad un aborto. Guardare e meditare !!
http://www.youtube.com/watch?v=MuRvsErkHFI&feature=related
Cari ragazzi, mi spiace che abbiate frainteso i miei interventi…
Milena, il tristissimo articolo l’ho letto molto molto bene…infatti se ci fa’ caso si parla ovviamente anche di aborto nell’articolo, inoltre ad Anna dico che non ho iniziato io a parlare di Chiesa… Se leggete il commento del primo utente che ha commentato noterete che ha parlato appunto di Chiesa e aborto e io mi sono sentito in dovere di rispondere (NEL RISPETTO DEL PROSSIMO) e far chiarezza sulla grande piaga dell’aborto (purtroppo molto spesso sottovalutato o considerato una cosa normale o addirittura una conquista). Io volevo solo far riflettere un po’ sull’aborto (E RIPETO) indipendentemente da cio’ che la Chiesa c’insegna e’ la stessa coscienza che ci dice (o almeno dovrebbe) che l’aborto non e’ tanto una conquista ma tutt’altro (vi prego di rileggere con molta umilta’ i commenti che ho postato)…
Mi spiace tantissimo per quella ragazza, per il suo bimbo, per suo marito e per le loro famiglie che certamente saranno nella mia preghiera…
ovvio ke non sia d’accordo su “un feto è vita”!
lo diventa legalmente dopo 3 mesi (le 12 settimane oltre le quali l’aborto non è consentito) e snervante ricominciare questo discorso ogni volta. anche non parlando di legge non credo sia giusto considerare un feto pari a un bambino.
per il resto ognuno fa ciò che vuole nei limiti di legge e poi ne risponde alla propria coscienza.
inoltre sul partorire per poi affidare il bambino è davvero uno strazio per una donna che viene sottoposta per mesi a tormente ormonali.
Educare alla pienezza della vita
Domenica 6 febbraio si è celebrata la 33^ Giornata per la vita.
Istituita nel 1978, in occasione dell’approvazione della legge 194, quella che ha introdotto l’interruzione volontaria di gravidanza nel nostro Paese, questa ricorrenza ha lo scopo di ricordare alla comunità cristiana il dramma dell’aborto: dramma che coinvolge in primis i bambini mai nati; ma che non lascia esenti da rimorsi e dolore anche le loro mamme e i loro papà.
«L’educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione. Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita, sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto.
Come osserva Papa Benedetto XVI, «alla radice della crisi dell’educazione c’è una crisi di fiducia nella vita» (Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, 21 gennaio 2008). Con preoccupante frequenza, la cronaca riferisce episodi di efferata violenza: creature a cui è impedito di nascere, esistenze brutalmente spezzate, anziani abbandonati, vittime di incidenti sulla strada e sul lavoro. Cogliamo in questo il segno di un’estenuazione della cultura della vita, l’unica capace di educare al rispetto e alla cura di essa in ogni stagione e particolarmente nelle sue espressioni più fragili. Il fattore più inquietante è l’assuefazione: tutto pare ormai normale e lascia intravedere un’umanità sorda al grido di chi non può difendersi. Smarrito il senso di Dio, l’uomo smarrisce se stesso: «l’oblio di Dio rende opaca la creatura stessa» (Gaudium et spes, n. 36).