La Squadra Mobile di Caserta ha eseguito venti ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di elementi di spicco e affiliati al clan Belforte di Marcianise. Nell’operazione «Officina del crimine» è impegnata anche la Guardia di Finanza del Comando provinciale ha eseguito un decreto di sequestro di beni mobili e immobili. Si tratta di 5 terreni, 4 fabbricati, 8 attività commerciali e oltre 100 rapporti bancari riconducibili agli indagati ed ai loro nuclei familiari, per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Caserta e coordinati dalla Dda di Napoli, hanno accertato che imprenditori e commmercianti di molti comuni del Casertano erano costretti a pagare il pizzo a referenti del clan Belforte, i quali, a loro volta, dovevano versare una somma di 50 mila euro mensili, derivante dai ricavi dello spaccio di droga. Nella lista dei clienti del clan che doveva pagare la tangente, c’era perfino un’impresa appaltatrice per la realizzazione del Comando dei Vigili Urbani di S. Nicola la Strada, piccolo comune del Casertano. Da qui, proprio da un’officina, trasformata in base operativa del clan, ( da cui prende l’operazione arresti denominata “officina del crimine ” ) partivano i vari ordini e la gestione del traffico di stupefacenti da parte del gruppo Belforte, che aveva “assunto” come reggente una donna. Nell’ ‘operazione, le fiamme gialle hanno anche sequestrato 4 fabbricati, 8 esercizi commerciali, 5 terreni e 100 conti correnti intestati a vari personaggi del clan casertano. Gli investigatori riuscirono a individuare uno degli emissari del clan, Massimo Belgiorno, titolare di un’officina meccanica di San Nicola la Strada, nel Casertano, e dalle successive intercettazioni ambientali fu scoperto che proprio in quel locale si svolgevano summit di camorra durante i quali venivano pianificate le attività criminali dei Belforte tra il 2007 e il 2008, tra cui raid estorsivi e anche tutte le attività legate alla fiorente attività di traffico di stupefacenti tra cui cocaina, crack e hashish. Uno degli arrestati, Vincenzo Mataluna, è stato arrestato dagli agenti della Mobile in flagranza: i poliziotti, infatti, hanno trovato hasish nascosto nella federa di un cuscino durante la perquisizione della sua abitazione a Maddaloni.
Per l’elenco degli arrestati vai a: http://www.casertanews.it/public/articoli/2012/05/18/072903_cronaca-marcianise-operazione-gdf-polizia-clan-belforte-20-arresti-sequestro-immobili-1-milione-euro-tutti-nomi.htm
Complimenti alle Forze dell’Ordine.
Complimenti
Queste notizie dimostrano che lo Stato c’è, specialmente quando ad essere arrestati sono i politici. Ma ci arriveremo. Sono sicuro che dopo la camorra toccherà anche a loro, ai politici ladri, che sono peggio della camorra e sono il vero cancro della nostra Nazione.
CARO GIUSEPPE……HAI DETTO PAROLE SANTE……….