A conclusione di un’articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – Sezione criminalità economica e finanziaria – la Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise ha eseguito decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP sede in data 24 aprile 2012, avente ad oggetto beni immobili nella disponibilità della Laura Immobiliare s.r.l. per un importo pari ad € 2.870.867,86 in virtù del combinato disposto dell’articolo 1 comma 143 legge 244/07 (finanziaria per il 2008) e dell’articolo 322 ter c.p., somma corrispondente all’ammontare delle imposte evase da parte dei soggetti di seguito indicati e precisamente: L. V. 47enne di Capodrise; M. A., 45enne di Capodrise; L. A., 45enen di Marcianise; P. M., 39enne di Marcianise; L.G., 43enne di Capodrise; P.C., 40enne di Capodrise; M.L. 66enne residente a Capodrise.
In particolare, nel periodo compreso tra il 30 aprile 2010 ed il 22 dicembre 2010 i fratelli L.V., A e G. – rispettivamente titolare (il primo) e gestori di fatto (il secondo e terzo) della ditta individuale L.V., esercente l’attività di commercio al dettaglio di materiale da costruzione, procedevano ad un’operazione di cessione a terzi di beni immobili, acquistati prevalentemente a seguito di compensazioni di crediti della ditta con debiti di clienti per forniture di materiale edile, procedendo in una prima fase a mezzo di donazioni delle loro quote ai rispettivi coniugi M.A., P.C. e P.M..
Di poi, in un momento di poco successivo a detti atti di liberalità, le tre citate beneficiarie costituivano ditte individuali aventi ad oggetto l’attività di locazione a terzi di beni immobili – gli stessi oggetto delle predette donazioni – fatti confluire nel patrimonio della società Laura Immobiliare s.r.l., costituita in data 30 giugno 2010 contestualmente alla cessazione delle imprese individuali della M., della P. e della P.; della menzionata società le predette risultano socie, laddove il C.d.A. è presieduto da L.V.. Invero, le indicate alienazioni di immobili intervengono in epoca immediatamente successiva alla conoscenza da parte dei fratelli L. dell’inizio della procedura di riscossione coattiva della pretesa erariale, intervenuta con la notifica delle cartelle esattoriali da parte dell’Agenzia delle Entrate di Caserta per un importo complessivo pari ad euro 2.547.099,00.
Appariva di tutta evidenza che le donazioni erano state effettuate all’unico scopo di eludere l’assoggettamento dei beni alle azioni esecutive erariali, risultando, alla data del 30 giugno 2010, tutte le unità immobiliari (ditta individuale P.M., ditta individuale P.C., ditta individuale M-A-) confluite nella nuova società denominata LAURA IMMOBILIARE s.r.l. il cui Patrimonio Netto è risultato pari ad Euro 2.689.055,05.
Un rilievo si stagliava fra gli altri: gli elementi positivi di reddito rilevabili dalle operazioni innanzi indicate non risultavano sottoposti a tassazione ed, in quanto tali, qualificabili come illecito provento di evasione, mentre i beni immobili confluiti nella Laura Immobiliare s.r.l, rappresentavano il profitto del reato di evasione, risultando la richiamata società costituita al solo fine di far disperdere l’origine del patrimonio immobiliare.
Le richiamate operazioni societarie si sono palesate come simulate e fraudolente, non risultando sottese da altra causale se non da quella relativa alla sottrazione all’aggressione della procedura di riscossione coattiva: in sintesi, a fronte dell’uscita dal patrimonio di beni immobili, nessun corrispettivo od incremento patrimoniale risultava conferito, in sinallagma, alle società cedenti o a quelle di nuova costituzione, vuoi perché il corrispettivo contrattualmente pattuito per le alienazioni non era stato corrisposto (come dell’ipotesi di alienazione a titolo gratuito) vuoi perché era stato “compensato volontariamente” con crediti asseritamene vantati.
Riconosciuta la sussistenza del fumus del reato di cui all’articolo 11 D.Lgs 74/2000 – che sanziona la condotta di coloro che si sottraggono al pagamento delle imposte sui redditi o dell’I.V.A. compiendo atti di alienazione simulata espressione di un intento fraudolento nei confronti delle ragioni dell’Erario – in quanto idoneo a rendere inefficace (anche solo in parte) la procedura di riscossione coattiva dell’Erario – è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni da apprendersi nella disponibilità della società Laura Immobiliare s.r.l. (composta dai soci M.A., P.M., P.C. – fino al 22.12.2010 – e successivamente M.L.), del Presidente del Consiglio di Amministrazione L.V. nonché di L. A. e G., titolari del diritto di pegno sulle azioni della predetta società, per un importo complessivo pari ad € 2.870.867,86, valore risultante dal totale dell’imposta evasa sottratta alla riscossione coattiva nell’anno 2010 dalla ditta L.V. pari ad € 2.547.099,00, importo cui è stata aggiunta l’ulteriore somma pari ad € 323.768,86, corrispondente al totale delle imposte evase relative all’anno 2008.
Donazioni fittizie di immobili per sfuggire al fisco. Gdf sequestra beni per 3 milioni di euro [tutti i dettagli e il video dell’operazione]
5 Mag 2012
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