Momenti di tensione ieri pomeriggio all’ingresso di via Roma a Marcianise. All’incirca alle ore 18.30, un gruppo di disoccupati facenti parte del Comitato costituitosi da qualche giorno, ha bloccato un tir davanti all’accesso di via Roma (incrocio via Raffaele Musone), principale strada di accesso che porta alla sede del Palazzo Comunale. La situazione ha generato la totale paralisi dei veicoli in circolazione per circa un quarto d’ora. Dopo un intervento della polizia, che ha sedato gli animi, il traffico è tornato di nuovo regolare. I disoccupati, che da giorni stazionano davanti agli uffici della Casa Comunale e che hanno già avuto un incontro con il sindaco di Marcianise Antonio Tartaglione, chiedono la convocazione urgente di un consiglio comunale che affronti il tema della dramamtica situazione occupazionale a Marcianise. Il comitato spontaneo, ritiene, in questo modo, di attirare l’attenzione su una questione spinosa quale è appunto la disoccupazione e nel contempo individuarsi come interlocutore privilegiato dell’amministrazione comunale perchè temono, ove si creino opportunità di lavoro, che queste vengano veicolate attraverso il sistema del clientelismo e non in base ad una disamina “reale” delle necessità dei disoccupati e delle condizioni in cui versano alcuni nuclei familiari cittadini. I disoccupati chiedono, inoltre, abbattimenti sulle imposte locali, a partire dalla Tarsu, la famigerata tassa sui rifiuti solidi urbani.
Esplode la rabbia dei disoccupati che bloccano un tir all’ingresso di via Roma: traffico in tilt
21 Mar 2012
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l’art. 35 del DLgs 165/01 è chiaro, la P. A. assume SOLO mediante procedure selettive o avviamento dalle liste di collocamento (per le qualifiche e profili per i quali è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo), quindi qualunque iniziativa del sindaco che vada in senso contrario È ILLEGITTIMO. Sono finiti i tempi della legge 285!!!
I disoccupati, i disperati e noi tutti futuri “fottuti” dobbiamo rassegnarci al fatto di essere arrivati al punto di non ritorno.Fino a che si mangiava nessuno ha aperto bocca, nessuno ha mai proposto nulla ne protestato per nulla.Aimè il popolo italiano è portato all’ubbidienza, questo lo si evince dalla nostalgia che si legge dalle labbra di chi rimembra gli anni del fascismo, è una realtà che va accettata.Non siamo capaci di reggerci in democrazia ed abbiamo bisogno di qualcuno,ANCORA DEVE NASCERE, che ci tolga le castagne dal fuoco.