Si sono moltiplicati, negli ultimi mesi, i casi di truffe e raggiri spesso perpetrati ai danni di donne e anziani. La crisi ha fatto schizzare alle stelle la statistica di eventi truffaldini che prendono di mira ignari cittadini vittime di raggiri volti ad estorcere o rubare loro denaro e preziosi. Caffè Procope ha raccolto numerose testimonianze di truffe avvenute in città e spesso non denunciate alle forze dell’ordine perchè solitamente si tratta di piccole somme oppure perchè le stesse vittime, che sono di solito persone anziane, si “vergognano” a denunciare e persino a confidare ai propri parenti.
Una delle più diffuse è sicuramente la cosiddetta “truffa dello specchietto”. Si tratta di una truffa ai danni di automobilisti messa in atto da professionisti che creano ad arte situazioni in cui si approfitta della distrazione di chi guida per farsi rimborsare sul posto falsi danni di piccola entità. La tecnica è semplice: quando passa un’auto, il truffatore, a sua volta fermo in sosta, batte la mano sulla carrozzeria del proprio veicolo (o sullo specchietto retrovisore della vittima, ma anche lanciando un sasso sulla portiera) per simulare uno scontro. Poi, fermato l’ignaro automobilista e mostrato il proprio specchietto rotto (già evidentemente in quelle condizioni), lo invita a trovare un accordo e a “sistemare” la faccenda senza coinvolgere le rispettive compagnie assicurative fecendosi consegnare, a seconda della tipologia dello specchietto, contanti per 100– 200 euro o addirittura di più. Il tutto per un danno mai procurato. La scena costruita è ben congeniata e ampiamente sperimentata. Si svolge quasi sempre all’esterno di luoghi pubblici affollati tipo bar o tabaccherie (affinchè la botta sia sentita anche da testimoni anch’essi ignari). All’interno dell’auto del truffatore ci saranno sempre dei complici (di solito bimbi e/o consorte che recitano la loro parte al fine di provocare distrazione nella vittima e mettergli ansia). Il truffatore cercherà sempre di chiudere amichevolmente la stuazione in contanti e senza scomodare le assicurazioni.
Come comportarsi in questa circostanza? Se avete il minimo dubbio sul fatto che lo specchietto non lo avete rotto voi allora dovete mettere in essere una serie di precauzioni. Innanzitutto potete chiamare i vigili urbani e fare constatare la circostanza (il truffatore insisterà per risolvere subito senza far intervenire la polizia urbana). In ogni caso, anche se l’incidente è lieve ed i danni sono di piccola entità, è sempre bene lasciare che siano le compagnie di assicurazione ad occuparsi della determinazione del danno e della sua liquidazione, denunciando il sinistro alla propria compagnia e fornendo i dati della controparte (la compilazione del “modulo blu” è sempre consigliabile a questo scopo). Infatti, nel caso in cui la responsabilità del sinistro sia nostra, c’è sempre la possibilità di “riscattare” quanto la compagnia ha risarcito alla controparte, evitando l’aumento delle classi di merito e, di conseguenza, del premio di polizza. Per cifre così piccole, anche se il nostro interlocutore dovesse insistere per risolvere tutto immediatamente e senza l’intervento delle rispettive compagnie, vale davvero la pena aprire una pratica di sinistro non soltanto per evitare delle truffe ma anche, e soprattutto, per lasciare a chi lo fa di mestiere il disturbo di dirimere eventuali controversie. Infine si può segnalare il caso sospetto alla polizia o i carabinieri premunendosi di prendere le generalità dell’eventuale truffatore.
Ma la casistica delle truffe non si ferma, purtroppo, a quella dello specchietto che rimane, però, la più diffusa. Altri raggiri sono stati segnalati tanto che le forze dell’ordine, attraverso i propri siti istituzionali, ma anche la popolare trasmissione televisiva “Striscia la notizia“, stanno cercando di diffondere quelli più noti al fine di prevenire questo dilagante e criminale fenomeno. Sempre più spesso, ad esempio, per strada persone cercano con una scusa, lampeggiando con gli abbaglianti e facendo cenno di accostare, segnalano una anomalia alla vostra auto come ad esempio una ruota bucata. E’ solo una scusa per derubarvi o addirittura rapinarvi. Spesso si cerca di suggestionare la vittima magari nominando un parente stretto o congiunto al fine di indurre le persone a consegnare loro somme di denaro. Alcune persone, infatti, hanno segnalato anche le tecnica di chiamare al telefono un figlio, un fratello, un coniuge (che poi non è altro che un complice all’altro capo del telefono) per indurre a restituire somme per un falso prestito, un inesistente lavoro effettuato, una improbabile polizza assicurativa scaduta e via dicendo. Ovviamente i truffatori si saranno preventivamente informati sui nominativi dei parenti delle vittime per essere più convincenti ed indurre le stesse in errore. Le vittime più bersagliate sembrano, tuttavia, essere gli anziani e le casalinghe specie nelle ore mattutine quando per varie ragioni si ritrovano a rimanere da soli.
Quì troverete la descrizione delle truffe più in voga: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/24433/ mentre di seguito vi indichiamo i numeri di telefono delle forze dell’ordine presenti sul territorio comunale a cui far riferimento in caso di necessità e soprattutto per le eventuali denunce:
– Comando dei Carabinieri di Marcianise: 0823.826010;
– Commissariato di Polizia di Stato: 0823.514211;
– Compagnia Guardia di Finanza di Marcianise 0823.823781;
– Comando Polizia Municipale di Marcianise: 0823.635201
L’articolo sulle truffe è interessante.
Sono più utili queste informazioni che come viene amministrata questa città! La speranza è che ne venga a conoscenza quanta più gente possibile, onde per cui adoperiamoci come passaparola, specie per chi non accede o ha accesso a queste fonti informative. Bravi comunque a voi per averci pensato!