A poco meno di un mese dal varo della terza giunta, il sindaco Antonio Tartaglione si appresta ad azzerare di nuovo l’esecutivo per nominarne un altro. E’ il risultato di una lunga e laboriosa trattativa che il primo cittadino ha intavolato con gli ex consiglieri comunali dell’Api che si sono raggruppati sotto la sigla di “Marcianise Futura” (nomen omen, quasi a voler dire che nel passato e nel futuro di questa città saranno sempre protagonisti i voltagabbana). Tre voti giudicati, evidentemente, dalla fascia tricolore come essenziali per blindare la nuova maggioranza e garantire il prosieguo della consiliatura, ma anche per evitare che a qualcuno possa venire la bizzarra idea di raccogliere firme di dimissioni di massa in grado di determinare lo scioglimento del Consiglio Comunale. Ma su questa ipotesi ci sentiamo, con cognizione di causa, di tranquillizzare il primo cittadino perchè ci sarà sempre qualcuno, fra i consiglieri di “opposizione” (in qualche modo dobbiamo pure chamarli) pronto a “sacrificarsi per il bene della città” e contro “la sciagurata ipotesi del commissarimanento dell’ente comunale”. La città è immobile, stagnante, anzi i guai aumentano e i disagi dei cittadini si moltiplicano, la guida politica è praticamente annullata, ma questa situazione è sempre meglio del commissario (ma chi è sto commissario? Attila?).
Il nuovo azzeramento della giunta metterà fuori anche assessori considerati vicinissimi alla fascia tricolore come Pezzella, De Angelis e Trombetta. Per i primi due la cosa sarà indolore perchè il gruppo consiliare del Pdl, loro partito di riferimento, li difende ma fino ad un certo punto. Niente sconti invece da parte dei trombettiani che hanno già fatto sapere che senza il loro assessore di riferimento sosterranno dall’esterno l’amministrazione comunale.
Intanto si delinea sempre più la strategia del sindaco Tartaglione. Arrivare presto a quota 16 e creare una coalizione nuova, senza le tradizionali sigle di partito. Il sogno nel cassetto è quello di realizzare la cosiddetta “Terza Via“, che non significa assolutamente “Terzo Polo“, ma una proposta politica che tenga fuori tutti coloro che hanno amministrato per il passato la città. Quindi fuori zinziani, squegliani, demartiniani e anche i fecondiani. Fuori tutti quelli che hanno avuto una minima responsabilità di governo. Per fare ciò il sindaco nei prossimi mesi farà terra bruciata attorno a sè dividendo le persone tra chi sta con lui e chi contro di lui. Inaugurerà strutture e lavori pubblici e se ne prenderà il merito (a prescindere da chi ha effettivamente seguito le opere, che siano suoi ex assessori o la passata amministrazione) e massacrerà i zinziani utilizzandoli come capro espiatorio per tutto ciò che non funziona in città. Ne è un esempio la recente posa della prima pietra per i nuovi lavori del cimitero. Una deriva populista che servirà a determinare le condizioni per una sua ricandidatura alle prossime elezioni comunali dove è certo che si presenterà probabilmente in alternativa a tutti, destra e sinistra che siano, non importa se queste si terranno nel 2012 o a scadenza naturale di mandato.
La conseguenza dell’attuale quadro politico è che la temperatura fa segnare rosso sul termometro della tensione. Il clima velenoso che si respira si taglia a fette e in città ritornano i manifesti anonimi (questa mattina ne è stato affisso uno riguardante la mancata assegnazione della gara di appalto riguardante la gestione della piscina comunale). Un film già visto che non lascia intravedere un finale a lieto fine. Le conseguenze potrebbero essere davvero nefaste per Marcianise e questo non se lo augura nessuna persona di buon senso che ha “davvero” a cuore le sorti della città.
Sindaco si prepara ad azzerare di nuovo la giunta e delinea la strategia per le prossime elezioni
20 Nov 2011
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“Inaugurerà strutture e lavori pubblici e se ne prenderà il merito (a prescindere da chi ha effettivamente seguito le opere, che siano suoi ex assessori o la passata amministrazione) e massacrerà i zinziani utilizzandoli come capro espiatorio per tutto ciò che non funziona in città.”
MA LA GENTE NON E’ STUPIDA CARO SINDACO!!!!!
COSI SE DEVE FARE FUORI TUTTI,PERCHE’,LAURENZA,TOPO,TARTAGLIONE SENIOR,G.TARTAGLIONE, D’ANNA,RONDELLO, IODICE ECC ECC, TUTTI VECCHI DELLA POLTICA LO STANNO ANCORA APPOGGIANDO??
gli amici di procope non fanno nulla per sembrare amici di tatonno o è solo impressione? intanto potreste proporre una buona giunta!solo cosi, con molta imparzialità, potremmo capire la vostra posizione! cordialmente,un vostro lettore.
viva il sindaco antonio tartaglione!
viva il suo operato!
l’unico sindaco senza paura e senza scheletri nell’armadio!
ottimo medico di marcianiSE!
Per amici di procope si intendono i lettori o gli amici della redazione?
Sindaco fai come il prof MONTI una giunta tecnica
ANCHE MARCIANISE HA IL SUO FORREST GUMP,questo copia e incolla calza a pennello!
Forrest, Jenny e Forrest junior
È proprio per questo motivo che Forrest è seduto su quella panchina: aspetta l’autobus che lo porterà a casa di Jenny. La signora a cui sta raccontando la sua storia, che è l’unica che ne rimane veramente affascinata, gli consiglia di andare a piedi vista la breve distanza del domicilio. E Forrest ci va di corsa.
Lì lei lo aspetta e gli mostra la sua collezione di giornali in cui compariva il suo nome.
Forrest nota la presenza di un bambino, e si congratula con Jenny per essere diventata madre, al che Jenny gli rivela che il bambino si chiama Forrest, come suo padre. Forrest non capisce ed è qui che la donna gli rivela la sua paternità. Appare spaventato e capiamo che la sua maggior paura è che il figlio sia nato “stupido” come lui. Jenny lo rassicura dicendogli che è uno dei più intelligenti della classe. A questo punto, Jenny rivela a Forrest di essere affetta da un grave virus che i medici non conoscono (probabilmente AIDS, dal momento che la vicenda si svolge negli anni ottanta.). Fatta questa rivelazione, Jenny chiede a Forrest di sposarla. Forrest naturalmente accetta subito e organizza il matrimonio, al quale si presenterà anche il tenente Dan Taylor, che, grazie a Forrest, ha ricominciato a vivere, si è fatto fare delle protesi ed è in procinto di sposarsi con la sua fidanzata dopo anni in cui si era lasciato andare in conseguenza della perdita delle gambe.
Anche Jenny muore. Alla fine Forrest si rivolge all’amata, le racconta di quanto è orgoglioso del figlio e di quanto senta la sua mancanza. Qui si ha la conferma della malattia di Jenny (appunto l’AIDS), grazie ad una frase di Forrest («…una malattia con quattro lettere se l’è portata via.») Solo in quest’occasione vediamo Forrest piangere. Il film si chiude con il primo giorno di scuola del piccolo Forrest. Uscendo da un libro, una piuma bianca si alza per la brezza verso il cielo, immagine che richiama quell’unione di casualità e destino sentita dal protagonista, come lui stesso afferma precedentemente.
a proposito. Il manifesto anonimo ricorda l’epoca fecondo, quando imperversava la mano anonima.
era ovvio che mi riferissi alla redazione anche e soprattutto perchè l’ultima frase dell’articolo è una vera e propria presa di posizione e non semplicemente una sensazione come vorreste far sembrare! ma è comunque solo un’impressione…….
Procopini, ma di cosa vi lamentate? Non si capisce dal vostro articolo.
Prima dite che il Sindaco inaugurerà nuove strutture o altro e poi parlate di immobilismo. Siete in perenne contraddizione. Se questo è il meglio che sapete produrre contro il Sindaco, allora si che può stare tranquillo. Ad Maiora!
IL NOSTRO SINDACO E’ UN VOLTAGABBANA, NON SI FIDA DI NESSUNO, NEANCHE DI SE STESSO. NELLA GIORNATA DI IERI HA CERCATO L’APPROCCIO CON GLI INDIPENDENTI FACENDO LEVA CON CORONELLA AL SOLO SCOPO DI CALARE LE RICHIESTE DI MARCIANISE FUTURA. DIAMO LA VOCE AL POPOLO . SINDACO DIMETTITI E VAI A CASA CHE LA POLITICA NON FA PER TE.
STASERA HA AVUTO IL BENSERVITO DA MARCIANISE FUTURA. SI ERA RECATO PRESSO UN FAMOSO STUDIO LEGALE SITO IN VIA VERDI MA NONAPPENA HA APERTO LA BOCCA E’ STATO INVITATO AD ANDARE VIA. O SI AZZERA LA “NUOVA” GIUNTA O SI VA A CASA. TEMPO MASSIMO MERCOLEDI’.I
E’ paradossale che nella situazione attuale, nessuno propone la sfiducia a questo sindaco.
Non ha c’è più un interesse a niente se non rivendicare un principio secondo cui chi viene elettto può scegliere di fare quello che vuole e come vuole. Attraverso questo principio di autonomia, ha snaturato una coalizione politica che lo ha sostenuto CON VOTI e non con chiacchiere per dare vita a tante piccole formazioni indipendenti che lo sono per ragioni oggettive legate a chi le rappresenta e lo sono principalmente con lo stesso sindaco che le può gestirle solo con il potere nel rinnovo continuo delle giunte e celandoloe come una forma di rinnovamento o peggio come l’occasione di svecchiare il sistema politico locale.