- Caffe' Procope - https://www.marcianise.info -

Pasticciaccio 9: anche il Consiglio di Stato dà ragione a Zarrillo Maietta, respinto il ricorso del Sindaco

[1]Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso proposto dal Comune di Marcianise contro la decisione del Tar Campania relativamente alla revoca del Presidente del Consiglio Comunale Angelo Zarrillo Maietta. La decisione del massimo organo di giustizia amministrativa italiana pone così la parola fine ad una lunga diatriba giudiziaria che ha avuto pesanti ripercussioni politiche sull’amministrazione comunale di Marcianise. La sentenza del tribunale amministrativo rende nulla, definitivamente, la revoca che fu votata lo scorso 27 luglio e che provocò una spaccatura politica sia nella maggioranza che nella minoranza. Nell’attesa di conoscere le motivazioni giuridiche della sentenza possiamo già dire che il Tribunale ha probabilmente confermato le tesi del Tar che a sua volta non aveva ritenuto gravi e fondati i motivi legati alla gestione del mandato di Presidente del Consiglio Comunale del ricorrente. A difendere Zarrillo Maietta, l’avvocato amministrativista casertano Chicco Ceceri, mentre a predisporre il ricorso per conto del Comune l’avvocato Ciro Centore di Caserta.Una situazione che avrà sicure ripercussioni politiche visto che il Sindaco Antonio Tartaglione aveva defenestrato i tre assessori Udc proprio perchè si erano rifiutati di firmare il suddetto ricorso al Consiglio di Stato. A conti fatti, almeno secondo la giustizia amministrtiva italiana, avevano ragione loro.
Ora è polemica, però, per lo sperpero di denaro pubblico relativamente ad una vicenda che a conti fatti ha prodotto un danno per le casse comunali di oltre 30mila euro di spese legali (il Comune dovrà rimborsare anche le spese giudiziarie e quelle relative al legale della parte avversa). Uno spreco subito denunciato dallo stesso Zarrillo Maietta che a caldo dichiara: “Il Sindaco dovrebbe riflettere su una vicenda che oltre a determinare uno stallo amministrativo ed una crsi politica senza precedenti, ha provocato un danno finanziario al nostro Comune. Risorse che, in periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, avrebbero potuto avere una diversa e più proficua destinazione sociale”.