I presidenti di Confcommercio Napoli e Caserta, Pietro Russo e Mario D’Anna, hanno inviato una lettera ai Prefetti di Napoli e Caserta per denunciare la condotta del Sidnaco di Marcianise Antonio Tartaglione. Seconso i due rappresentanti degli esercenti napoletani e casertani, la locale fascia tricolre “da tempo e con una cadenza ormai costante è solito concedere ai centri commerciali siti nel territorio di pertinenza deroghe all’obbligo della chiusura domenicale e festiva previsto per le attività commerciali in palese dispregio di quanto previsto in materia dalla vigente normativa nazionale e regionale. Questi provvedimenti alimentano un fenomeno di vera e propria concorrenza sleale ai danni del cosiddetto commercio tradizionale”.”Le deroghe – si legge ancora nella lettera – danneggiano le piccole realtà aziendali, spesso a carattere familiare, operanti nella fascia dei comuni limitrofi appartenenti sia alla provincia di Caserta che a quella di Napoli che, invece, osservano la chiusura a norma di legge e vedono così sottratte intere fette di mercato con inevitabili conseguenze negative sui propri bilanci”.
Le Confcommercio territoriali fanno anche notare che le aperture domenicali o festive sono regolate e che sono consentite nel mese di dicembre e per otto giornate di deroga “che il Comune può individuare sentite le organizzazioni di categoria ai sensi del successivo comma. La circolare 28.5.1999 n.3467 e con successivo parere 2.11.1999 n.530859 del Ministero delle Attività Produttive precisa che il numero di otto domeniche o festività non è riducibile nè ampliabile con provvedimenti comunali o regionali, per quanto di carattere legislativo”.
Deroghe aperture domenicali ai centri commerciali, i presidenti Confcommercio di Caserta e Napoli denunciano il sindaco Tartaglione ai Prefetti dei rispettivi capoluoghi
4 Nov 2011
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“vedono così sottratte intere fette di mercato con inevitabili conseguenze negative sui propri bilanci”…
Quanta ipocrisia.
E’la solita vecchia storia.
Vedo che quanto a creatività gli oppositori del Sindaco in carica
sono poco forniti.
Prima di tutto il titolo è tendenzioso e scorretto.
La denuncia si fa solo alla Procura della Repubblica e alle Forze dell’ordine. Non al Prefetto.
Poi.Questi signori dicono che i piccoli commercianti non potranno mai aprire di domenica perché mentre nei grandi centri si possono fare più turni di lavoro comprendendo anche i giorni festivi, gli esercizi a conduzione familiare hanno bisogno di interrompere l’attività almeno per un giorno.
1) Il D. Lgs Bersani aveva come principio guida la liberalizzazione del commercio.
2) Se la totale liberalizzazione qualcuno non la condivide, non è condivisibile neppure la limitazione di chi ha più risorse.
3) Si parla sempre dei piccoli commercianti(anche se solo per strumentalizzarli e non perchè si ha veramente a cuore le loro vicende)ma qualcuno difende i consumatori che vanno a risparmiare acquistando nei centri commerciali anzichè presso i commercianti più piccoli che prima facevano il buono ed il cattivo tempo?
Intelligenti pauca.
Pauca intelligentibus…caro Pasquale! Visto che vuoi sembrare così preciso,in termini di denunce. Credo, però, che quelle a cui si riferisce l’articolo, vogliano più intendere un coinvolgimento prefettizio, visto che a tale istituzione spetta il compito di sovrintendenza e vigilanza annonaria oltre che per l’ordine pubblico, che non mere denunce giudiziarie. Per il resto ti do’ pienamente ragione, in quanto ad ipocrisia e strumentalizzaione. Anche per me il sindaco è in buona fede nella sua operatività ed impegno!
caro Pasquale ma tu sei veramente convinto del risparmio che trovi nei centri commerciali? sono solo degli specchietti per le allodole se vuoi fare affari ma no affari fittizi vai nei negozi di fiducia che almeno fai un affare ” trovi cortesia disponibilita’e qualita'”.
sono daccordissimo con “Psquale”,inoltre vorrei aggiungere che non è vero che i piccoli chiudono i giorni festivi, perchè noto sempre più attività conduzione familiare aperte. Non vorrei che tanta preoccupazione da parte dei Sig. Presidenti sia dettata da un………………………………
Bellissima questa. Non sapete più come attaccare il sindaco.
Quello dei centri commerciali è un vero e proprio servizio.
Lo ha dimostrato il ministro alla sanità quando raccomandò agli anziani, durante il caldo torrido dell’estate, di rifugiarsi presso i centri commerciali.
E’ un servizio per chi resta in città durante il periodo di ferragosto!!!
Tutti i negozi chiusi! Non un amico con cui parlare!
Per la città di Marcianise, poi, i centri rappresentano una fonte di reddito (ICI e altro).
In questo periodo di crisi, non impiegheranno molto ad andarsene.
E poi, non creano fastidi a quei commercianti che praticano prezzi corretti e non esagerati.
Ricordo quando c’era il predominio dei negozzi della città.
Sempre chiusi il sabato pomeriggio, la domenica e dopo le 19:30!!!
Chi lavorava aveva dei margini strettissimi per fare la spesa. O doveva accontentarsi, la domenica, di passeggiare per il Corso di Caserta per guardare le belle vetrine e i loro prezzi impossibili!
E c’è da dire ancora di più:
Le deroghe valgono anche per i cosiddetti “piccoli commercianti”, i quali però, abituati come giustamente detto da Pasquale a fare il bello e cattivo tempo, non vogliono aprire i giorni festivi per non pagare i lavoratori.
Lavoratori assunti in nero in spregio a qualsiasi contratto di categoria, sottopagati, senza contributi, senza turni.
Però tutto questo passa in secondo piano, giustamente, perchè dobbiamo attaccare il sindaco.
Bravi
1) Chi ha più risorse investi solo con i propri soldi e non con quelli
della comunità;
2) al di là del commercio esistono anche valori che vanno tutelati più
di ogni altra cosa;
3) quando certe operazioni commerciali portano con sè stravolgimenti
inaccettabili per il buon vivere, non c’è risparmio che possa
tenere.
“intelligentibus pauca”
fino a ieri nessuno si è preoccupato dei piccoli commercianti.. ra che , guarda caso, parte dellamaggior è all’opposiz, frange vicia a qst ‘ultima hanno da dire sul cento campania… ma fino a ieri dove eravate????? ma………!
“intelligenti pauca sufficiunt” intellettuali B.R.A.
Carissimi commentatori,nulla ovviamente contro l’attuale Sindaco in quanto ha semplicemente ereditato, purtroppo i” centri commerciali “, ma non sono d’accordo con chi parla del beneficio che tali insediamenti hanno portato alla nostra comunità per i seguenti semplici motivi;
– i centri commerciali hanno occupato terreni seminativi di prima qualità,dando vita ad una cementificazione senza precedenti,senza essere per niente oggetto di controllo,mentre chi nell’area urbana realizzava una semplice copertura in cemento era oggetto di controlli asfissianti;
– le maestranze dei centri commerciali per il 90% sono dell’interland napoletano;
– nessuna ditta di Marcianise è utilizzata per le manutenzioni e per gli innumerevoli servizi;
– grazie ai centri commerciali i Marcianisani sono inibiti a prendere l’autostrada per l’enorme traffico specialmente nei giorni festivi,per non parlare poi ,quando bisogna uscire dall’autostrada,se sei fortunato dopo le file chilometriche devi fare un giro enorme per immetterti sul vialone;
-dopo tanti disagi arrecati alla popolazione i centri commerciali non si sono mai degnati di sponsorizzare qualsivoglia manifestazione, culturale o benefica a favore della nostra comunità,pensano solo a far soldi.
Meditiamo e aiutiamo i cosiddetti esercizi di vicinato,i quali sono la vera ricchezza della città,creiamo infrastutture ed iniziative, affinchè specialmente il centro diventi un immenso naturale centro commerciale.
Oggi purtroppo assistiamo alla lenta morte del commercio a Marcianise e a nulla valgono le estemporanee manifestazioni organizzate dai vari Zinzi o Laurenza i quali rimangono abbavagliati da vane promesse mai realizzate.
E’ vero. I centri commerciali non occupano i Marcianisani nè affidano loro servizi.
E’ vero. I vari Zinzi e Laurenza “rimangono abbavagliati da vane promesse mai relizzate.
Ma è vero anche che l’uno e l’altro caso sono la prova tangibile e inconfutabile delle incapacità di coloro che debbono promuovere e gestire la nostra città e il nostro territorio.