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Pua Interporto, Bucci (Pd) chiede lumi al Sindaco: ci dica se è stato minacciato da lobby di potere

Interrogazione consiliare a firma del consigliere comunale Giuseppe Bucci (Partito Democratico): “Signor Sindaco, con il suo intervento fatto nel Consiglio Comunale del 24 ottobre 2011 tra le sue tante affermazioni una in particolare mi ha colpito per l’enfasi con la quale l’ha recitata e per le inesattezze in essa contenute. Lei affermava: “…se esistono opere che non si sono realizzate, come il gassificatore o l’Interporto, è perché sarebbero stati la fortuna di pochi e la disgrazia di una città …”. e per questo motivo Lei “…ha combattuto dall’interno…”, in quanto quelle opere erano, sempre a Suo dire, “…contrarie ai principi di trasparenza ed equità sociale…” .
Sul gassificatore avrò modo di intervenire in seguito. Voglio, invece, soffermarmi sul tema Interporto, così come avevo annunciato nella seduta del 24 ottobre, per dimostrare che lei ha mentito, sapendo di mentire. Con delibera n.363 del 17.09.2010, la Giunta Comunale di Marcianise, presieduta da Lei, adottava il PUA (Piano Urbanistico Attuativo) dell’Interporto. Lei era presente e, in calce alla Delibera, c’è anche la Sua firma, che autorizzava la pubblicazione dell’atto. Con successiva delibera n.389 del 5.10.2010 la Giunta, sempre da Lei presieduta, approvava all’unanimità il trasferimento di risorse finanziare al dirigente, per la pubblicazione ufficiale del Piano dell’Interporto. Anche in calce a questa delibera vi è la Sua firma che autorizza la pubblicazione dell’atto. Le prime quattro firme, quindi, se in quel momento non era interdetto, sono state apposte da Lei affinché l’Interporto potesse costruire le torri per residenze, che sarebbero state, sempre a Suo dire, “la fortuna di pochi e la disgrazia per la città”. Questo Lei aveva deciso insieme alla Sua Giunta dal settembre all’ottobre del 2010, se non era interdetto.
Ricordo ancora una dichiarazione dell’ex Sindaco di Marcianise Fecondo, che all’indomani dell’adozione del PUA, aveva parlato di “atto spregiudicato compiuto da amministratori incompetenti o in malafede”. Gli atti di progetto furono comunque pubblicati e il PD presentò delle osservazioni. Osservazioni che non poterono essere complete in quanto si negò ai rappresentanti del Partito Democratico la visione di tutti gli atti. Ricordo che il Partito Democratico, oltre ad inviare le proprie osservazioni al settore Urbanistica della Provincia, inviò anche una nota alla Procura della Repubblica per la mancanza di trasparenza usata nella pubblicazione di atti ufficiali. In risposta alle osservazioni ed alla denuncia del PD, il dirigente del Settore Urbanistica Servizi Piani Esecutivi della Provincia di Caserta, Angelomichele Fracassi, notificava la determina dirigenziale avente ad oggetto il Piano Urbanistico Attuativo dell’Interporto Sud Europa con la quale muoveva avverso la delibera comunale n. 363 del 17/09/2010 tutta una serie di rilievi ed omissioni che ne determinava, per la quantità e la gravità delle osservazioni, un vera e propria bocciatura.
Ad oggi quella delibera non è stata ancora revocata e se non ha dispiegato la sua efficacia, è solo grazie ai rilievi formulati dal PD e dal Dirigente Provinciale all’Urbanistica.
Signor Sindaco, ma quale battaglia Lei ha combattuto a favore dei principi di trasparenza ed uguaglianza sociale in questa vicenda? Ad oltre un anno dalla sonora bocciatura dell’Architetto Fracassi, Lei non ha ancora adottato il provvedimento di revoca della Delibera per il PUA dell’Interporto.
Signor Sindaco, Lei aveva proposto e votato quella delibera, in quanto Presidente della Giunta, e ne aveva condiviso i contenuti e, nonostante la bocciatura provocata dal PD, Lei non ha ancora rimediato a quella che ha definito essere la “…disgrazia di una città …” Le domando, e pretendo risposte secche e precise: quando ha adottato il PUA dell’Interporto e proseguito con i successivi atti, era stato minacciato, come da Lei riferito, da una “lobby di potere”, facente capo alla Società Interporto Sud Europa? E ora che, ormai da un anno, grazie all’intervento del PD, quella Sua delibera non ha avuto concreta efficacia, ha intenzione di revocarla, o è ancora minacciato da detta “lobby”? E se fino ad oggi è stato minacciato da una lobby, perché non ha denunciato il tutto alle Autorità competenti? Su questo argomento è necessario che lei chiarisca tutto, perché è in gioco la credibilità, la trasparenza e il sistema di legalità di questa Amministrazione che, nonostante tutto quello che è successo, la precedente Amministrazione aveva, soprattutto su questo argomento, assicurato con grande fermezza”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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