Nella seduta del 2 settembre, la giunta Tartaglione ha revocato la delibera n. 437 con la quale, lo scorso 26 novembre, rendeva il territorio disponibile all’allocazione di un gassificatore. In proposito, il sindaco Antonio Tartaglione: “Questo atto rappresenta l’approdo naturale della nostra precisa volontà politica, già espressa negli scorsi mesi. Era un provvedimento atteso da molti. Abbiamo deciso di adottarlo per dare alla città la necessaria garanzia che la nostra precedente delibera non potrà essere utilizzata da nessun amministratore in futuro, per disporre la localizzazione di un impianto, che noi abbiamo rifiutato per non imporre una decisione non unanimemente condivisa da tutti i cittadini”
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IL CANTO DEL CIGNO
L’ex sindaco Tartaglione riceverà elogi e ringraziamenti per il ritiro della delibera. Non dovrebbe. Si tratta esclusivamente del rimedio posto ad un grave errore ai danni della pubblica salute. In ogni caso, tanto era dovuto. Non aspetteremo progetti validi o soluzioni risolutive sul problema dei rifiuti: l’ex sindaco non possiede conoscenze e volontà per affrontare l’emergenza. Ha fatto 30, faccia 31: rassegni le dimissioni, liberi la città dal giogo della casta, si batta affinchè il suo partito si mondi del vecchiume democristiano rappresentato da quanti non schiodano il sedere dal consiglio comunale da secoli e lanci giovani non corrotti dalle logiche del potere e dai giochi di palazzo.
“UNANIMEMENTE CONDIVISA DA TUTTI I CITTADINI” cosa si vuole dire? In questo momento non capisco questa delibera, cosa si vuol dire. Sindaco, a questo punto, è auspicabile un chiarimento in quanto non è chiaro quali siano le sue intenzioni. Era realmente un problema personale tra Lei e l’ex Presidente del Consiglio? Quale pensiero si intende far passare, revocando la delibera “n. 437” con il voto degli assessori “NON presentati” in Consiglio Comunale durante l’approvazione del bilancio di previsione? Mi ero illuso, con gli ultimi avvenimento, che questo Sindaco potesse realmente lavorare solo per l’interesse della città, a quanto pare, ci sono cose che a noi comuni mortali non è dato sapere!
e bravo a Tatonno,adesso con sei mesi di ritardo vuoi dimostrare che hai autonomia dal non piu’ vero Presidente,adesso stai sulla strada di essere un Tatonno vero,ma comunque nel fantasia popolare resti sempre quel Tatonno che la città conosce.
Giusta conclusione di una brutta faccenda. Il sindaco e’ stato di parola, bisogna rendergliene pubblicamente conto ed io lo faccio con piacere.
Antonio Tartaglione, Angelo Pezzella e Gerardo Trombetta chi è Caio Giulio Cesare? chi è Marco Licinio Crasso? chi è Gneo Pompeo Magno?
Veni, Brute, et libertatem dona nobis!
Gli atti di questo signore sono sempre meno degni di attenzione: ormai, in crescendo rossiniano , sempre più irrazionali ed incomprensibili.
Solo le dimissioni potrebbero recuperargli dignità e ridargli la stima di chi l’ha votato.
E adesso il gassificatore lo faranno a Maddaloni a due passi da Marcianise!!!!!!!!!!!!
Sempre e solo a criticare.
Fino ad ieri il popolo di caffè procope si domandava come mai il sindaco non ritirava la delibera, adesso che lo fa, si domandano perchè la ritirata.
Ma fate un favore a tutti, invece di utilizzare il tempo a criticare sempre e comunque, andate a lavorare
Da firmatario della petizione del comitato no gassificatore, apprendo con piacere la decisione del Sindaco, al di là di qualsiasi altro commento.
Criticare non serve a nulla….ma se vi far stare meglio fate…..comunque Zinzi non l’ha avuta vinta…..speriamo bene per il futuro. Saluti a tutti
QUESTO è QUELLO CHE DICHIARAVA IL 26/11/2010
Il primo cittadino, proponendo il Comune di Marcianise quale sede per l’impianto, ha spiegato: “Il gassificatore, che è ad impatto ambientale zero, è stato già realizzato ed è funzionante nelle nazioni europee più virtuose da un punto di vista ecologico. Ospitarne uno sul nostro territorio, significherebbe produrre per quest’ultimo notevoli vantaggi di vario tipo. E’ chiaro che, nell’ipotesi che ciò dovesse essere confermato, l’impianto sarà realizzato nel pieno rispetto delle disposizioni normative ambientali.
Porterò la mia proposta all’attenzione della giunta, dei partiti, dell’intero consiglio comunale, e delle associazioni cittadine, assicurando così la democratica partecipazione di tutti ad una decisione importante per il futuro del territorio”.
Ci sarà un futuro con questi dilettanti allo sbaraglio!
X Franco delle 10.02
“Ma fate un favore a tutti, invece di utilizzare il tempo a criticare sempre e comunque, andate a lavorare” Magari Franco, se il tuo Sindaco invece di litigare solo incominciasse a lavorare per il futuro di noi giovani,e programmare il lavoro , forse Tu avresti anche ragione,sei molto tifoso e poco obiettivo,capisco che sei stato appagato,ma rispetta pure gli altri.
l’assessore Salzillo Giulio revoca se stesso,provo solo pietà.Dilettanti!!!
GRANDE SINDACO SEI TUTTI NOI.
COSI SI FA FATTI RISPETTARE.
ORA AVANTI CON I LAVORI PER IL NUOVO CIMITERO, L’INAUGURAZIONE DELLA PISCINA,IL COMPLETAMENTO DELLE STRADE SOPRATTUTTO CREARE CONDIZIONI DI OCCUPAZIONE PER I GIOVANI DI MARCIANISE.
UNO DI DESTRA
grazie all’uomo Antonio Tartaglione che ha finalmente chiuso questa faccenda del gassificatore: in tanti gli chiedevano la revoca e lui dopo aver profferito delle parole prima di questa ‘afosa’ estate, è passato ai fatti rendendo inutilizzabile quel numeretto – 437/10 – diventato così fastidioso: eh si…. a tal proposito giova evidenziare che d’ora in poi nessuna parte politica può utilizzare tale delibera!!! Grazie ….
Con un po’ di ritardo ilo sindaco Tartaglione perfeziona anche burocraticamente la sua volontà. Era quello che aspettavamo!
C’é un solo sacrilegio: ha rifiutato un dono alla Città, che il nostro Presidente della Provincia voleva farci!
La saggezza dei classici vale ancora oggi:” Timeo Danaos et dona ferentes”.
Finalmente una buona notizia! Ringrazio la giunta comunale per aver compreso la pericolosità della delibera 437. Inoltre, ringrazio tutti i cittadini che si sono “mobilitati” per raggiungere questo obiettivo.
“Porterò la mia proposta all’attenzione della giunta, dei partiti, dell’intero consiglio comunale, e delle associazioni cittadine, assicurando così la democratica partecipazione di tutti ad una decisione importante per il futuro del territorio”.
Grazie Sindaco, sei stato di parola.
Abbiamo deciso tutti insieme, abbiamo deciso noi cittadini.
Una alta, altissima forma di democrazia partecipata!
Ben fatto!
La revoca della delibera n. 437 dona a tutti i marcianisani più serenità.
Ora, però, al posto del Termovalorizzatore (più o meno nella stessa area), dei privati spagnoli stanno realizzando un campo fotovoltaico da 5 MW (il cantiere è stato aperto il 17/08 e chiuderà il 30/10/2011)… sicuramente meglio, ma avrei preferito delle serre fotovoltaiche.
Non c’è che dire, in ritardo ma alla fine ha prevalso la coscienza ecologista del nostro primo cittadino, ma l’opera dovrebbe proseguire per coerenza ecologica, e coiè, interdire ai signori della Mcarthurglen qualsiasi forma di ampliamento o meglio di aumento del carico commerciale a causa del forte inquinamento veicolare da stazionamento dovuto alla precaria condizione stradale. Ma si può? Il Sindaco sarà sensibile anche alle polveri sottili? O questa è un’altra storia?
Prof. Marino sembra che il rifiuto di quel regalo sia stato l’inizio della rottura dei rapporti tra il Sindaco ed il Presidente vero(simile) e alcuni suoi consanguinei.
E questo dà ancora più valore a quanto fatto dal Sindaco.
——–GRAZIE!———-
Franca Abbate
Prendo atto che il sindaco ha, finalmente, promosso gli atti necessari per il ritiro della delibera 437/10. Tuttavia come giustamente qualche commentatore fa notare, non mi sento di dover ringraziare nessuno per questo: si è, semplicemente, rimediato ad un errore. Infine, avrei tanto volentieri sentito parlare di proposte di bonifica delle nostre campagne…!
Marco RUSSO
Sindaco, il valore aggiunto di un Uomo si vede sopprattutto nell’ammettere i propri errori e apportarvi i rimedi. Avevo creduto, oggi me ne dà ragione. Essere Primo Cittadino significa tutelare tutti gli “abitanti” della città, aldilà della linea politica del partito e degli interessi privatistici; si è sindaco o presidente di provincia o di regione dell’intera comunità(troppo spesso si dimentica).
Ora Sig.Sindaco dobbiamo passare al secondo step: il fotovoltaico
“ Il Movimento Stop al Consumo di Territorio aveva ritenuto indispensabile, nel Novembre 2009, avviare la campagna nazionale “Sì al fotovoltaico, ma non su terreni liberi” evidenziando il manifestarsi di gravi squilibri nell’indirizzo di una politica energetica nazionale che, se da un lato promuoveva ed incentivava i nuovi impianti di produzione di energia da fonti finalmente non fossili, allo stesso tempo non teneva conto dell’esigenza di dirigere gli investimenti e, macroscopicamente, favoriva l’esproprio di immense distese di terreni fertili (e di agricoltori …) per far spazio a grandi investimenti a terra.
Avevamo sollecitato la Conferenza Stato/Regioni a voler discutere ed approvare, finalmente, apposite linee guida di regolamentazione del fenomeno, ferme dal 2003.
Avevamo sollecitato la necessità di non incentivare economicamente i nuovi impianti a terra e, all’opposto, di stimolare la capillare realizzazione dei nuovi impianti sui tetti di capannoni, abitazioni, strutture edilizie già esistenti, piazzali ed ogni altra situazione già “compromessa” da cemento ed asfalto. Convinti che migliaia (milioni …) di piccoli interventi fossero anche una garanzia per un diffuso vantaggio della intera popolazione e non l’ennesimo atout per esclusive grandi speculazioni.
Ci eravamo detti delusi per il poco coraggio con cui la Conferenza Stato/Regioni ed il Governo avevano deliberato l’agognata regolamentazione nell’estate dello scorso anno, demandando alle singole Regioni i criteri attuativi di queste linee guida insufficienti nel tutelare – con forza – terreni e paesaggi.
Oggi, con grande amarezza, annotiamo questo ennesimo spiacevole atto da parte di un Governo che, in modo sempre più evidente, mostra di voler azzerare qualunque intelligente e pianificata strategia per traghettare il Paese verso l’energia alternativa alle fonti fossili, per un ritorno al nucleare domestico, evidentemente obiettivo primo degli intendimenti del Governo stesso (ma l’imminente voto referendario siamo certi saprà fermare questo insano desiderio …).
Non possiamo non leggere in questo modo la nuova ravvicinata scadenza del Conto energia in vigore, con due anni di anticipo e ridefinendo in forma retroattiva le sovvenzioni già promesse e praticamente assegnate; la decisione di ridurre drasticamente gli incentivi futuri; l’assenza di un’intesa con le Regioni.
Il Movimento Stop al Consumo di Territorio, nel ribadire il suo “Sì al fotovoltaico, ma non su terreni liberi”, ed in attesa dell’auspicata presa di posizione del Presidente della Repubblica, chiede al Governo di ripensare alle decisioni assunte e ritirare il “vergognoso” Decreto sulle rinnovabili, con cui si condanna a morte certa il futuro di un comparto economico ed occupazionale che, al contrario, andrebbe ampiamente valorizzato” 6 Marzo 2011
MARCIANISE HA LA FORTUNA DI AVERE ANCORA LE TERRE…
Sindaco noi lotteremo, Lei vuole essere dei nostri?
Bisogna sempre riconoscere e dare atto a chi ammette proprie colpe. Sono atti di coraggio e di umilta’, parecchi commentatori che scrivono sul sito sicuramente non ce l’hanno.
già.” Timeo Danaos et dona ferentes”. potrebbe divenire il motto degli ambientalisti o, peggio ancora, dei camorristi che ringraziano per la non soluzione al problema( non lo diciamo solo noi ma anche i saggi e gli umili, dalla notte dei tempi, in cui si parla di emergenza rifiuti a cui non si è mai dato risposta mentre crescevano e continuano a crescere a dismisura le discariche illegali).
riguardo gli ambientalisti, quelli del partito degli ecologisti e degli entusiasti della Natura Spa, fosse per loro l’umanità tornerebbe all’australopitecus afarensis. si oppongono a ogni progresso, a cominciare dalle risorse energetiche, tutto deve andare ad acqua, pedali e sole( basta però che pagano tutti l’obolo sulla bolletta per il fotovoltaico).
GRAZIE MILLE AL VS SINDACO, GRAZIE MILLE A TUTTI VOI CONTADINI DI MARCIANISE….GRAZIE ALLA VOSTRA ANCORA MISERA CULTURA LO PRENDEREMO NOI IL GASS.!!!!
ADESSO TOCCA A TE ANTROPOLI PRENDIAMOLO NOI NON CEDIAMOLO A DI MURO E AI SAMMARITANI….ALTRIMENTI PERDEREMO NOI E I POVERI CONTADINI DI MARCIANISE VISTO CHE DI MURO LO VUOLE A TUTTI I COSTI E LO VUOLE COSTRUIRE ALLA PERIFERIA DI MARCIANISE AI CONFINI CON SAN TAMMARO!!!!
W ANTROPOLI – M DI MURO – W TARTAGLIONE – W I CONTADINI DI MARCIANISE.
Per ANOI: IL GASSIFICATORE NON DEVE ESSRE COSTRUITO IN NESSUNA CITTà. E’ SOLO UNO SPRORCO GIOCO DELLE LOBBY AFFARISTICHE A DANNO DELL’INTERA POPOLAZIONE. TUTTI BOBBIAMO MOBILITARCI. Anche se come Marcianisani siamo stati lasciati soli in queata battaglia, perchè per gli altri, popoli limitrofi, è valso: va bene, purchè non nel mio giardino, NOI combatteremo affianco di chi vorrà chiamare a raccolta la popolazione. Avere il gassificatore a Capua, a Santa Maria, a Madddaloni o in altri paesi è come averlo a Marcianise!!!
Carissima sig. Maffini, a noi non interessa ciò che spinge voi a tale battaglie ma noi a Capua lo vogliamoe appoggeremo Antropoli!!!!
Se non credi vieni un giorno a manifestare a Capua e vedrai il popolo cosa ti risponderà!!!!
W Antropoli, W Capua, W Tartaglione viva i contadini di marcianise!!!
Carissima Sig. Maffini, noi a Capua appoggeremo Antropoli,perchè lo vogliamo,non importa,e non ci interessa sapere cosa ha spinto voi a protestare, ripeto non ci interessa “siamo molto avanti noi”
Ora dopo il vs NO, tocca sperare che non lo prende santa maria capua vetere.
Poi la invito a un dibattito in pubblica piazza, un giorno,per convincere i cittadini di capua a non volerlo, vedrà “se non mi crede” con i suoi occhi o sedere quante ve ne daranno di cal….!!!!
W ANTROPOLI – M DI MURO – W TARTAGLIONE – W I CONTADINI DI MARCIANISE