C’è grande attesa all’ISISS Novelli di Marcianise per il 24 settembre, giorno in cui l’Istituto ospiterà la kermesse iniziale della Festa dei Lettori. La manifestazione, giunta alla sua settima edizione, riveste un’ importanza notevole sul territorio nazionale, in quanto coinvolge ben 120 presidi, con gruppi di lettori sparsi in tutt’Italia. Tale popolarità non ha lasciato indifferente la Dirigente del Novelli, la professoressa Emma Marchitto – molto sensibile alle belle iniziative al servizio della cultura – che ha accolto con grande entusiasmo l’invito dell’Associazione Amici del Libro, presidio marcianisano dell’evento, ad iniziare i lavori proprio con gli alunni dell’ISISS. L’avvenimento previsto in mattinata, si preannuncia particolarmente interessante, in quanto vedrà i discenti impegnati in un dibattito con il noto Sociologo Vincenzo Moretti, docente di Sociologia dell’Organizzazione presso l’Università di Salerno, nonché Presidente della Fondazione Nazionale Giuseppe Di Vittorio. Al centro del discorso ci sarà il libro “Bella Napoli”, edito da Ediesse, in cui l’autore Moretti, racconta, dando voce ai protagonisti, dodici storie di napoletane e napoletani, di diversi quartieri ed età, che hanno trovato identità nel lavoro e conquistato, e grazie a questo, il rispetto di se stessi, degli altri, della città cui rendono amore ed onore. Essi hanno scelto di percorrere la strada più dura, dando valore al lavoro, con la responsabilità di fare le cose per bene, con amore, passione e interesse. Partendo quindi dalla sua storia personale – ricca di simpatici aneddoti, ma anche di molti nostalgici spunti di recupero di un passato che è servito a delineare un’epoca di transizione tra il post bellico e il ’68 -, l’autore pone come filo conduttore del testo, il lavoro, ma non quello che sostiene bensì quello che “conferisce dignità”, senza rinnegare l’interazione che deve necessariamente accompagnare le persone lungo il cammino della vita. Per il sociologo Moretti, quindi, riconoscere quanto gli altri siano fondamentali per la crescita individuale e collettiva, non è solo una prerogativa sociologica. Un genitore, anche analfabeta, infatti, talvolta può insegnare ad un figlio più di quanto possano fare gli studi più all’avanguardia.
La Napoli che viene fuori dall’insieme delle storie raccontate da Moretti, non è esente dai cambiamenti nel tempo e si può leggere sia in una chiave orizzontale – quella dei problemi comuni – sia in verticale, considerando la stratificazione sociale e i problemi ad essa legati. D’altro canto, il napoletano che affiora dalle tante descrizioni è colui che si erge con onestà, distinguendosi per creatività e capacità di adattare se stesso e gli altri alle situazioni, colui che ha in comune con gli altri la volontà di approdare ad una condizione di miglioramento collettivo, non coi luoghi comuni ma con la dignità che solo il lavoro può dare.
Attesa all’Isiss Novelli per la presentazione del libro “La bella Napoli” di Vincenzo Moretti
19 Set 2011
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