Abbiamo letto con attenzione la mozione con la quale si vuole revocare il Presidente del Consigio, Angelo Maietta.
La mozione non contiene alcuna motivazione politica di giudizio sull’operato del Presidente del Consiglio comunale nell’esercizio delle sue funzioni.
L’unico richiamo concreto è la mancata affissione dei manifesti in occasione del Consiglio comunale sul gassificatore. Questo richiamo, in verità , appare del tutto strumentale. Infatti, quando l’API insieme all’opposizione sollevò il problema fu letteralmente aggredita. Nessuno della maggioranza , né tanto meno il Sindaco, si posero il problema che una norma regolamentare fosse calpestata. Si inveì contro l’opposizione. Richiamare , oggi, il Regolamento tradito, mi sembra abbastanza inopportuno. Né d’altra parte il Sindaco ha provveduto a predisporre l’annullamento degli atti che quella sera illegittimamente furono approvati.
La verità è che quanto sta avvenendo non ha nulla a che vedere con la politica e l’interesse della città. Non è uno scontro tra idee diverse ; è una faida interna di una maggioranza immatura ed incapace. Immatura perché non riesce nemmeno a definire i ruoli e le competenze dei diversi livelli istituzionali; incapace perché è tutta bloccata sull’ordinaria e quotidiana amministrazione senza avere un minimo di progetto per lo sviluppo e la crescita della città.
E’ un’amministrazione che sconta il peccato d’origine. Purtroppo chi ne paga le spese è la Città.
Il dramma è che ancora una volta la classe politica si crea da solo confusione e discredito. Anche Noi dell’opposizione votammo all’unanimità l’attuale Presidente del Consiglio. Lo facemmo perché intendevamo mandare alla Città, frastornata da due ripetuti scioglimenti del Consiglio comunale , un segnale di autorevolezza di uno dei più importanti livelli istituzionali del Comune. L’attuale maggioranza , oggi, per contrasti di potere interni, lo sta ridicolizzando.
Di chi sia la responsabilità di tutto ciò deve venire fuori con chiarezza. La Città deve sapere di chi è la colpa. In quali mani sono state messe le sorti della Città. E’ per questo che riteniamo non prendere parte a questa tragica sceneggiata. Non vogliamo concorrere a creare confusione nella lettura dei fatti. Né , d’altra parte, abbiamo interessi che la partecipazione all’una o all’altra schiera, può soddisfare o appagare.
Revoca Presidente del Consiglio, Api: Non partecipiamo
27 Lug 2011
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Penso che l’opposizione non debba chiedere solo le dimissioni del presidente del consiglio, ma con un atto congiunto anche quelle del sindaco. La sceneggiata riguarda l’intera maggioranza al governo.
La posizione dell’API,
“svelata all’ultimo momento”
era una storia già scritta e nota da tutta la provincia di Caserta.
D’altronde, come potevano votare contro chi, alla fine della fiera, sta costruendo un partito insieme a loro?
Se ne lavano le mani, aspettando tempi migliori …
Coraggiosi !!!
E’ un atto di responsabilità e rispetto politico dei ruoli assegnati ad un’animità dall’intero consiglio comunale al momento dell’insediamento dell’attuale Sindaco. Il rispetto per le persone e per i ruoli è un atto imprescidibile di democrazia, l’opposizione dave, almeno per distinguersi, mantenere alte le distanze dalla rissa e dagli ultimatum. Se si è stanchi di amministrare una Città così difficile, bastano delle semplici dimissioni su carta semplice e saranno certamente più condivisibili anche dall’opposizione.
Ho visto come avete votato stasera in consiglio,complimenti per la coerenza…
Con questa dichiarazione l’API conquista il posto di primo attore nella sceneggiata in atto, assumendosi la grave responsabilità,come opposizione, di non fare nulla per mandare a casa due soggetti nefasti per la città.
Anche questo,come già nella DC,fa parte dei giochi ed ha scopo e prezzo.
Mi auguro che i tre consiglieri Api che erano presenti in consiglio ieri sera hanno finito di fare politica.
Ma se se ne va il mediocre tartaglione a chi vutamm?
x carte conosciute: anche io ho il tuo stesso presentimento.
Due sono le cose: o ieri sera, sono stati messi in minoranza i 2 potenti di marcianise (zinzi – sgueglia) dai loro stessi seguaci, oppure il sindaco ha già trovato casa e quindi la regia di tutto questo è firmata sgueglia!!!
CHE GRANDE BLUFF QUEST’API
Si commette sempre lo stesso errore,
sopravvalutiamo che pensiamo sia il “potente”.
Squeglia ha domostrato di non riuscire più a gestire le persone pensanti, come i tre consiglieri che sono stati presenti, facendo il loro dovere ed esprimendo il loro pensiero, cose per cui sono stati eletti.
Zinzi è in difficoltà,
anche se a differenza del primo può spendere …