Colpo di scena nella vicenda politica di Marcianise. Venerdì 1 luglio, verso le 14.00, è stato depositato presso il protocollo del Comune di Marcianise un documento che di fatto sfiducerebbe il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Zarrillo Maietta. A firmare il documento sono stati i 4 consiglieri comunali del Pdl (Omarto, G. Tartaglione, Grillo e P. Tartaglione), i due consiglieri di Vento di Centro (Scialla e Zibideo), i due Popolari Liberali (T. Acconcia e G. Tartaglione), i 5 consiglieri Udc (A. Tartaglione Senior, P. Salzillo, Laurenza, Topo e R. Salzillo), il consigliere indipendente Delle Curti e lo stesso sindaco Antonio Tartaglione. In totale 15 firme, una in meno rispetto a quelle che serviranno in aula per “dimissionare” Zarrillo Maietta. Nella maggioranza di centrodestra non hanno firmato i tre consiglieri del gruppo misto (Valentino, Sagliano e Gionti) e i 4 consiglieri dell’Udc (N. Tartaglione, Foglia, Siciliano e lo stesso Zarrillo Maietta).
La materia è regolamentata dall’articolo 12 bis dello Statuto Comunale che parla nello specifico di revoca e non di “sfiducia” come si era erroneamente detto nelle scorse settimane. In particolare il comma 2 recita “Il Presidente del Consiglio, per gravi e comprovati motivi, può essere revocato. La proposta di revoca deve essere motivata e sottoscritta da almeno 1/3 dei consiglieri assegnati. La proposta viene messa in discussione non prima di venti giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Nella trattazione dei vari argomenti posti all’ordine del giorno del Consiglio, la proposta di revoca ha prevalenza su tutti gli altri“. Al comma 3 invece si dice che “La proposta di revoca deve essere approvata con voto palese della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Si procede con voto segreto qualora lo richiedano almeno 1/3 dei consiglieri assegnati“. Infine al comma 4 si dispone che “La seduta in cui si discute e si vota la proposta di revoca è presieduta dal vice Presidente“.
Prima di parlare delle conseguenze politiche dell’atto è importante fare alcune considerazioni tecniche. Il meccanismo messo in moto dai consiglieri firmatari prevede che, inevitabilmente, entro la fine del mese di luglio il documento di revoca dovrà essere votato. Stante ai numeri attuali la “nuova” maggioranza, perchè di questo si tratta e lo spiegheremo più avanti, da sola non riesce a far passare il documento ed abbisogna dei voti della minoranza. Sulla vicenda l’unico partito che ha già pubblicamente dichiarato che voterà a favore è stato il Partito Democratico. Gli altri partiti della minoranza non si sono ancora espressi, ma sono in atto tentativi di portare avanti una sola linea. Non si sa, inoltre, se i consiglieri comunali voteranno con voto palese o segreto. La seconda ipotesi è molto più pobabile e le eventuali defezioni potrebbero essere camuffate e creare scompiglio sia tra la maggioranza che tra le fila della minoranza. Si può agevolmente capire, quindi, che la situazione è a dir poco esplosiva con conseguenze che potrebbero anche portare nel breve o medio periodo alla chiusura dell’attuale consiliatura.
La prima conseguenza politica, già in atto, si può pacificamente leggere dalle dichiarazioni rese proprio ieri sera dal coordinatore provinciale dell’Udc Angelo Consoli, attraverso una puntuale e chiarissima nota stampa, mettendo in mora i consiglieri comunali dell’Udc, diffidandoli dal firmare il documento di sfiducia a Zarrillo Maietta. E’ naturale ora aspettarsi che i firmatari con tessera Udc vengano messi fuori dal partito. Altra conseguenza potrebbe essere che ai tre assessori (P. Salzillo, F. Zinzi e G. Salzillo) possa essere chiesto di congelare la loro posizione nell’esecutivo o addirittura rimettere le deleghe nelle mani del partito, a meno di improbabili, ma pur sempre possibili, cambi di casacca. Insomma il meccanismo attivato assomiglia sotto certi aspetti ad un reattore nucleare, una volta acceso non sarà facile spegnerlo e lascerà sul campo conseguenze, che come le “scorie” sono molto difficili da smaltire.
Il sindaco Antonio Tartaglione e la sua nuova maggioranza, appaiono oggi più come degli avventurieri che come una vera e propria squadra di governo. Come già detto in un precedente articolo, ammesso che l’obiettivo venga raggiunto, la nuova compagine di governo appare un quadro molto sbiadito della maggioranza di centrodestra uscita vincitrice dalle elezioni di appena due anni fa. Senza il partito architrave della coalizione, l’Udc; con un Pdl spurio sia perchè manca della parte strutturale e storica rappresentata dall’ex vicesindaco Paride Amoroso, sia perchè è stata arricchita da elementi eletti nelle fila del centrosinistra; senza una configurazione politica che possa essere inquadrata all’interno di una qualche fattispecie esistente nell’arco degli schemi tipici della politica italiana. Probabilmente il nuovo corso che Tartaglione si appresta ad inaugurare, qualora dovesse riuscire nel suo intento, è una “terza via” che prenderebbe le distanze dalla dicotomia proposta e riproposta, con varie sfaccettature, negli ultimi 30 anni all’ombra dei lecci di Piazza Umberto I. Quest’ultimo aspetto è indubbiamente interessante, ma se fosse realmente questa l’intenzione del sindaco, allora avrebbe il dovere di sottoporre la “nuova” proposta direttamente alla città, perchè questa si è espressa in maniera assolutamente difforme a ciò che sembra configurarsi al vertice del governo comunale. In poche parole il sindaco, se davvero si fosse reso conto che alcuni elementi, non secondari della scena politica locale suoi alleati, siano stati, o tuttora siano, da intralcio alla piena estrinsecazione della sua azione amministrativa, questi ostacoli non si possono sorvolare attraverso epurazioni e in seguito plasmando a proprio piacimento una nuova compagine di maggioranza senza chiedere il permesso agli elettori. Si rischia, in definitiva, di creare un “Frankenstein“, ma in tal caso la storia, come tutti sanno, finisce tragicamente.
Protocollate 15 firme per “sfiduciare” Zarrillo Maietta. L’Udc si prepara ad espellere i consiglieri firmatari
3 Lug 2011
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Ma chesta e na lotta tra zarrill e zinz??????
che c’ azzecc o sinnaco…..
Il Frankenstein nostrano:
“La sua figura appare un’ultima volta,protocollando la mozione e, lanciando abominevoli grida di agonia, dichiara di volersi dare alla morte, provando ancora una volta un senso di colpa per tutti gli assessori e segretari politici che ha ucciso politicamente e per il dolore arrecato a suo padre Zinzi”.
Le firme sono state raccolte prima che il Presidente si cospargesse il capo di cenere e pubblicamente chiedesse scusa al Sindaco della città.
Evidentemente le scuse sono arrivate al Sindaco che tacendo le ha accettato mentre il cittadino Antonio Tartaglione non era ancora presente in aula.
Il presente volantino sarà distribuito domenica in Piazza!
“Voce dal sen fuggita,
poi richiamar non vale;
non si trattien lo strale,
quando dall’arco uscì!” (Pietro Metastasio)
Se il medico Antonio Tartaglione, nell’ambito della famiglia o degli amici, avesse preso due impegni, che non avrebbe poi mantenuto, probabilmente non l’avrei mai saputo ed anche se l’avessi saputo non sarebbe stato un problema!
Io stesso ho collezionato centinaia di brutte figure con gli amici, quando dichiaravo che non avrei più giocato a carte e fumato!
Il problema diviene grosso, perché il dott. Antonio Tartaglione i due impegni li ha presi come sindaco e, quindi, coinvolgono la Città.
Quasi due mesi fa, pubblicamente e solennemente annunciò alla Città che non avrebbe mai fatto installare un impianto di gassificazione sul nostro territorio.
A più di due mesi dalla pomposamente solenne dichiarazione, il Sindaco non deve ancora provvedere a revocare la delibera 437, istitutiva dell’impianto di gassificazione !
Ho sempre pensato e continuo a pensare che i numerosi contrasti che vi sono all’interno della maggioranza condizionano la volontà del Sindaco e che, perciò, egli sta ancora aspettando il momento favorevole, per tener fede al suo impegno.
I contrasti nella maggioranza ci sono stati fin dalla sua nascita: sostituzione di alcuni assessori e vari cambi di casacca.
Considerando i personaggi che si sono infilati in politica e le concrete difficoltà che si incontrano nell’amministrare la nostra Città, nei riguardi del Sindaco mi sono sempre espresso con benevolenza, definendolo “un vaso di terracotta, costretto a viaggiare con altri di metallo!”.
La diatriba più forte è scoppiata alcuni giorni fa tra il Sindaco ed il presidente del Consiglio Angelo Zarrillo Maietta.
Non mi interessa sapere i motivi del contrasto, do invece importanza alla dichiarazione del Sindaco Tartaglione: “ Zarrillo-Maietta non può essere più il presidente del Consiglio: o si dimette spontaneamente o lo sfiduciate in Consiglio comunale oppure mi dimetto io” .
Non lo so se per gli altri è lo stesso, ma, per me , il mio sindaco, anche se avversario politico, dev’essere dignitoso e tener fede alle dichiarazioni “dal sen fuggite”.
Aspetterò tutto il tempo necessario, perché egli possa mantenere le due solenni dichiarazioni; se non lo farà, con gran dispiacere, forse, penserò di inserirlo nell’elenco di quelli che non mantengono le parole e che a Napoli chiamano “chiachielli”.
Alberto Marino
Marcianise, 28 giugno 2011
è cos e nient.
tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire. era nell’aria e la mossa di Zarrillo-Maietta all’ultimo consiglio (“chiedo scusa per quello che ho scritto sul mio profilo facebbok…”) sembrava una scelta disperata.
da un punto di vista civico è una situazione deprimente: per i prossimi venti giorni ci saranno le trattative e quindi un vuoto di governo di cui non si sentiva il bisogno.
auguri
A questo punto basta con i capricci da prime donne , così perdiamo 5 anni e Marcianise non se lo può permettere. Bisogna ritornare alle urne.
Sembrerebbe che uno dei capi fronda, l’antropomorfo topo, avesse avuto velleità di sindacatura capodrisana, disattese queste abbia dato inizio alla lotta fratricida. Fuori i medici dal governo cittadino, ne abbiamo abbastanza !!!!
Vedo la situazione al quanto semplice.
L’UDC nostrano non espellerà proprio nessuno dei firmatari, al massimo andava espulso il Maietta per le dichiarazioni gravissime scritte rese su facebook già da un pò di tempo, e vi spiego come la veco:
se accadesse, sicuramente 2 tra i 3 Assessori in carica UDC ZINZI,SALZILLO G.,Salzillo P.,lascerebbero il posto a 2 degli UDC firmatari (dentro 2 Salzillo per i 2 Salzillo???).
Questo non può accadere, il Presidente, quello Vero, indi Consoli, lo sanno bene.
Mi sà che la soluzione era che il rospo lo ingerisse il Maietta con le dimissioni. Ma il Maietta ha peccato di superpresunzione come suo solito forte della parentela. Ora però potrebbero fargli trovare la forza, e non è mai troppo tardi.
Elementare watson
La cosa che più sconcerta in questa vicenda è l’atteggiamento dell’opposizione.
Essa si dimostra più connivente di qualsiasi compartecipe della maggioranza stessa. Certamente dimostra di avere da difendere interessi legati alla sopravvivenza di questa maggioranza.
Saranno interessi economici di indennità di presenza, quasi stipendi, interessi di ingerenza nella cosa pubblica per fini personali, interessi per la gestione di cose personali e di famiglia per la via pubblica, con ricatti vari e dichiarate disponibilità in momenti cruciali.
Non manca certamente, chi, in maniera bipartisan, come da decenni, difende interessi importanti.
Abbiate tutti un sussulto di dignità, attivatevi per dare la giusta svolta a questa misera avventura amministrativa.
La parte più interessante citata nell’articolo e’ la possibilita che questo Sindaco voglia far uscire Marcianise dal dominio feudatario Zinzi-Squeglia. Una prospettiva che, costi quel che costi, mi piace più di tutto. Vai avanti Sindaco, abbiamo subito tutti troppo da questa gente!!!
L’elezione diretta del Sindaco sembrava la soluzione, ma non è proprio così. La politica artefice della elezione, nella fase iniziale soccombe per il troppo potere concentrato nelle mani di una sola persona, nella seconda invece, nel ricercare il ruolo primario anche se solo per mera visibilità in molti casi si interrompe la legislatura appena avviata.
Tranne alcuni fortunosi esempi, sono tanti i Sindaci che non riescono a completare il loro mandato o che sentono come primo dovere imprescindibile del mandato cittadino, quello di opporre resistenza attraverso basse operazioni di INGEGNERIA politica sostituendo quel politico, quel partito o intere coalizioni.
Queste attività purtroppo non solo consumano tempo prezioso, molte volte quasi il tempo di una intera legislatura, ma anche quelle energie che da anni la collettività chiede che gli si vengono dedicate.
… vai avanti Sindaco, noi abbiamo votato te, non lasciar che questa città viva in una agonia perenne legata da anni al solito Squeglia e all’onnipresente Zinzi.
Restituiscici la nostra dignità!
Appena sarà resa pubblica la mozione,leggete chi è il primo firmatario e capirete le vere motivazioni(ed aspirazioni future).Povero TATONNO a chi ti sei affidato???
Non ci credo, nemmeno se lo vedo.
Previsione:
con il voto segreto,
PDL e Pl si sfileranno(per motivi provinciali);
API, IDV e PSI voteranno la sfiducia ed entreranno in Giunta;
PD voterà la sfiducia e non entrerà in Giunta;
Zarrillo Maietta farà vera opposizione.
Ma ci rendiamo conto che con questi Politici, Amministratori ecc..ecc.. la Citta’ di Marcianise la stanno umiliando, e mortificanto, ma guardiamoci intorno e guardiamo i paesi limitrofi che hanno fatto tutti un balzo avanti molto consistente, mentre Marcianise e rimasta come negli anni ottanta (anzi e peggiorata), la verita’ e che al nostro paese manca la politica da un ventennio, e tutti coloro che sono andati al governo locale hanno pensato solo hai propri interessi ma mai si sono occupati dei cittadini, loro i cittadini li conoscono solo nel periodo elettorale poi subuto ti girano la faccia, e camminano con tanta di testa alzata che mi sembrano che camminano tutti con il collare, e noi poveri cittadini siamo costretti ha vedere e sentire tutte queste pagliacciate, che mi sembrano tutti i bambini che se non gli dai la caramella si arrabbiano, e non si rendono conto che c’e’ gente che non riesce neanche a mettere il piatto sulla tavola e i nostri politici che fanno? si sono venduti ha Caserta hanno fatto come Giuda che per 33 soldi si vendette ha Gesu’, ma magari Giuda poi ebbe il senso di colpa che si impicco’, ma questi quando la fanno? ci vogliamo bene solo alle prossime elezioni ci conosciamo tutti si promettono mare e monti, ma Sigg. cari queste barzellette sono finite.
Articolo 12 comma 2 “Il Presidente del Consiglio, per gravi e comprovati motivi, può essere revocato etc etc” Uno dei 15 firmatari se conosce questi gravi e comprovati motivi, perchè non li rende pubblici,visto che siete amministratori di una Città di 40.000 abitanti e non di un condominio privato!!! La Città è stanca di questa maggioranza cosi rissosa,questa città ha necessità di essere amministrata, basta con queste beghe interne se non avete più voglia e siete stanchi passate la mano che è meglio per tutti.
DILETTANTI !!!
avete voglia ad aspettare, caro albertone. sia silvio, che il grande( un pò meno, in verità, per aver ceduto ai fautori dei no a tutto, eredi dei Comunisti contro pure la televisione a colori, considerato un privilegio per pochi, argomentando il loro no con “chi l’ha detto che gli italiani sono tanto ansiosi di vedere un telegiornale a colori quando le bugie saranno le stesse di quello in bianco e nero?”) antonio, non ve la daranno mai questa soddisfazione.
e siamo pur consapevoli che a questi tipi che aspettano va di traverso il prosecchino ogni qualvolta sentono parlare dei nostri due grandi leader: strabuzzano gli occhi, gli si gonfiano le vene del collo e, per tutto ciò che potrebbe annunciare una loro crisi, è giusto tripudiare.
p.s. caro albertone, lasciate stare i chiachielli e pensate piuttosto ai peracottari di casa vostra e, soprattutto, ad un altro erede dei Comunisti, Vendola che, dopo il referendum, alla domanda : ” perchè nel corso della campagna elettorale ha taciuto che non avrebbbe ridotto il 7 per cento nella bolletta dell’acqua- che in Puglia è privata- in conseguenza della vittoria del sì?” rispose: ” perchè nessuno me lo ha chiesto”.
Caro sindaco sei caduto nella da solo rete, ma come fai a fidarti di queste persone che hai accanto……………BOOOOOOO
Gia si dice in giro che Tatonno faccia parte della PDL essendo capace di spodestare Paridone e prendere il suo posto nel partito da lui creato.
Qualcuno sa se questa notizia è vera ??????????
A proposito ma li non detta legge un altro politico modello zinzi-squeglia? Siamo quindi tornati al giro di boa????
Antò ma che stai a combinà ???????????
Non ci stai capendo più nulla ????????
Ragiona, vai avanti ma non uscire dal Partito…..
Avevamo tanta stima e fiducia in te.
Sindaco una domanda mi viene spontanea fartela: Ma se l’UDC cittadina non it garbava allora perche non ti sei candidato in un altro partito?
E’ stata solo convenienza allora per te prendere i voti del partito e non dire che son stati pochi o che saresti riuscito da solo a farti eleggere.
Sindaco tanto per ricordarti, nella mozione di sfiducia che anche Tu hai firmato (fatto molto grave)si citano tre episodi gravi commessi dal presidente del Consiglio e quindi sarebbe venuto meno la fiducia verso il Consiglio stesso , ma come puoi Tu amministrare avendo nominato Tuo vice un uomo che la Tua SFIDUCIA l’ha scritta e sottoscritta lui stesso nel suo studio e letta in C.C.dall’allora capogruppo G.B.Valentino.
Sabato 02 luglio 2011 : Dalle colonne del quotidiano provinciale “Il Corriere di Caserta” precisamente alla pagina dedicata a Marcianise, si leggeva che del PDL avevano votato la sfiducia i consiglieri OMARTO, G. Tartaglione, Grillo e P. Tartaglione nonostante l’invito a non farlo da parte del coordinatore Mariano Omarto.
Abbiamo capito bene? Con una sola firma hanno sfiduciato sia il Presidente del Consiglio Comunale che il loro coordinatore?
Oppure l’invito è stato solo melina oppure il solito giochino delle tre carte?
Vorremmo avere chiarimenti, sennò non comprendiamo bene grazie.
Salvatore Liberal
Antò facci sognare, mandali tutti all’opposizione Zinzi, Squeglia e compagnia.
Marcianise libera
E’ UN DERAGLIAMENTO!
E’ FUORI DISCUSSIONE L’ESISTENZA DI UN GRANDE VUOTO AMMINISTRATIVO PIU’ CHE POLITICO INTERNO ALL’UDC,DOVE GLI STESSI PARTITI DELLA COALIZIONE E ANCORA PIU’ DELL’OPPOSIZIONE,APPROFITTANO DEL MOMENTO PER SFIDUCIARE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ANGELO MAIETTA ZARRILLO.IL NODO CRUCIALE PERO’ NON E’ SICURAMENTE LA BAGARRE,QUANTO IL MANCATO RICAMBIO DA PARTE DEL SINDACO, DI UN GESTO DI STILE E DI ALTO SENSO CIVICO AVUTO DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO,CHE HA EMOZIONATO NON POCO ,L’INTERA COMUNITA’ MARCIANISANA.
CHIEDERE SCUSA E NON ESSERE PER UN ATTIMO CONSIDERATO, VA OLTRE L’UMILIAZIONE GIA’ SUBITA.
ALLORA E’ DOVEROSO DA PARTE DI MARCIANISE,ATTRAVERSO IL SUO LEGALE RAPPRESENTANTE:IL SINDACO,RISPONDERE CON GRANDE DIGNITA’ AL GESTO DIGNITOSO E MORALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CON L’AUSPICIO CHE I PARTITI DELLA COALIZIONE E DELL’OPPOSIZIONE RIVEDANO LE PROPRIE INTERFERENZE NEGATIVE IN RIGUARDO AD UN GESTO MORALIZZANTE ED ESCLUSIVO TRA LE DUE PARTI POLITICHE INTERNE ALL’UDC.
AUSPICHIAMO UNA RIAPPACIFICAZIONE TRA SINDACO E LO STESSO MAIETTA,CON L’AUGURIO DI UN FUTURO DIVERSO.AUGURI ANTICIPATI!
penso che un politico di grande spessore debba chiedere scusa alla collettività quando commette,nell’atto delle sue funzioni pubbliche, degli errori operativi in maniera onesta,pulita e senza malafede e che dietro una profonda riflessione,accortosi di tale disfunzione del suo mandato,oltre a chiedere scusa si mette in moto por cercare di trovare delle soluzioni alternative maggiormente adatte al benessere della collettività e nel rispetto più alto della cosa pubblica.
mi sembra che non sia questo il caso semplicemente perchè non esiste errore operativo. il signor zarrillo maietta,come sottolineato in alcuni interventi postati, con il suo viscerale rapporto con la politica locale rappresenta,solo ed esclusivamente,il vizio di forma di un sistema ormai vecchio e obsoleto….quello per cui nella nostra cittadina non si muove uno spillo se non ci si richiama al valore assoluto dei pensieri di chi comanda o cerca di farlo da moltissimi anni a marcianise.nelle sue parole e nel suo atteggiamento sono prevalse le ragioni di un momento di riflessione arcaico e vetero..dove la cosa pubblica è affare solo ed esclusivo di chi detiene il potere.penso che il richiamo al dovere del politico pubblico riservatogli,non solo dal sindaco ma anche dai firmatari,lo debba fare riflettere prima su se stesso e poi,forse,sull’opprtunità di chiedere scusa ,non solo davanti al sindaco e al consiglio comunale, ma a tutta la cittadinanza.
grazie per l’attenzione ilpistolino!
Noi crediamo che a rendersi conto in prima persona dello stato dei fatti della questione amministrativa, di programmazione e di sviluppo del Paese Marcianise, è lo stesso Sindaco.
E se ci permettete, lo sta facendo con uno stile non consono a chi, come come noi lo immaginava la persona per bene, alla Gianfranco Foglia, se proprio ce la vogliamo dire tutta e ninet’altro.
Ebbene, dobbiamo ammettere, questa volta con molto piacere, che così non è :
1) a dispetto di quanto ne possano pensare i più grandi politolici del ns. paese, lui ha posto veramente una questione politica;
2) la Istituzione di un Paese è una cosa seria, ed è fatta da persone di fiducia, con trasparenza e lealtà;
3) gli stesi che hanno votato all’unanimità Zarrillo Maietta a Presdiente del Consiglio comunale, ora hanno votato per la revoca dello stesso dall’incarico enormemente rappresentativo del Paese;
4) se questo è l’ultimo ostacolo alla buona programmazione, gestione e coesione dell’azione amministrativa del Paese, così come hanno confermato quasi tutta la maggioranza ….. e vedrete gran parte della minoranza,per ragioni che conoscono sicuramente loro…. e non dimentichiamo che ognuno di loro rappresenta i cittadini che li hanno votati;
Allora ben venga questa revoca, anzi finalmente, perchè non vi sarà più alcuno ostacolo, ripetiamo al buon andamento dell’amministrazione TARTAGLIONE.
Noi simo sicuri, che se ciò accadrà, il SINDACO TARTAGLIONE sarà ricordato come il SINDACO VERO, ed osiamo dire con i veri ATTRIBUTI.
Lasciate stare, i pettegolezzi, non servono sono i fatti che contano.
Ricordate, la defenestrazione del Paride Amoroso : il suo partito non ebbe nemmeno il coraggio di difenderlo;
Lo stesso accadrà con ZARRILLO.
Non prendetevela con il SINDACO, STA FACENDO LA COSA GIUSTA.
“AL GESTO DIGNITOSO E MORALE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO” a quale dei tanti ti riferisci? a me sembravano lacrime di coccodrillo
E’un incanalamento!
Il vuoto amministrativo è prodotto dall’impasse istituzionale di piazza Umberto I. Che i partiti siano particolarmente presi dalla bagarre sulla sfiducia del presidente del consiglio è sintomatico di quanto siano inadeguati ad affrontare i reali problemi di Marcianise. Di emozionante nel gesto di stile e di alto senso civico, la comunità marcianisana ha trovato soltanto la delusione per la mancata caduta del sindaco. Sarebbe comunque stata una conclusione amministrativa senza alcuna valenza programmatica, semplicemente dovuta ad equilibri interni del partito egemone in città. Meglio aspettare che la giunta Tartaglione cada per vere ragioni politiche o, nella peggiore delle ipotesi, venga immancabilmente punita alle elezioni comunali del 2014. Il presidente del consiglio è una carica superpartes, il garante dell’operato del consiglio comunale. Non risulta che i suoi predecessori siano stati oggetto di una querelle simile.
Chi Berra la cicuta?
Che fine ha fatto Fecondo Filippo?
Perchè non interviene sullo scontro fra Maietta Zarrillo ed il Sindaco Tartaglione?
Dall’esterno si ha l’impressione che una parte dei firmatari siano gli stessi che determinarono la sfiducia al Sindaco Fecondo.
A quale logica costoro ubbidiscono?
Qualche remora di ordine morale prima ancora che politica il PD se la deve pur porre.
E’ in atto un gioco sottile: ammucchiare consiglieri comunali senza né bandiere né partito per poter successivamente operare ogni scelta amministrativa senza contraddittorio politico.
Scrivemmo che avevamo augurato uno scatto dignitoso dei consiglieri comunali nella difesa del proprio Presidente. Nelle prossime ore valuteremo le scelte dei partiti, per capire se essi possono ancora giocare un ruolo politico in questa città.
Molti firmatari della mozione di revoca costituiscono per estrazione politica una variegata compagnia, che nulla ha che fare con la politica.
Di per sé è già grave grave che un Sindaco mantenga nella propria maggioranza tale variegata compagnia.Se a tanto squallore dei cambi di casacca aggiungiamo anche la scarsa dignità dei partiti politici che per tattica potrebbero in qualche forma aggregarsi alla multicolore compagnia, allora per questa città è la fine.
A proposito chi muove le fila ?
Stiamo vivendo, in questi giorni, un delicato momento della politica cittadina. E’, a mio avviso, un’opportunità che, molto difficilmente, ci ritroveremo a vivere. E’ una sorta di liberazione, di conquista di un ruolo, d’una libertà, d’una identità che s’era persa nel tempo. A tirare le fila di questa piccola, ma significativa, rivoluzione c’è un uomo, un Sindaco che non è “nato” politico, non lo è di professione e che è Sindaco per le qualità umane che, da sempre, lo rendono PERSONA capace di lottare per il bene dei cittadini e del paese aldilà di tutto. Perdere questa bella opportunità significherà per noi tutti perdere noi stessi e le speranze per la crescita del nostro territorio.
Cordialmente
Franca
Signora Franca,
molto cordialmente si rende conto di quello che dice?
“Opportunità che molto difficilmente ci troveremo a vivere”. ” Persona capace di lottare per il bene dei cittadini”. “Perdere questa bella opportunità significa per tutti noi perdere noi stessi e le speranze per la crescita del nostro territorio”.
Mi faccia il piacere…………….
Le sue frasi mi hanno oscurato il cuore. Ma dove vive??
Ma un Presidente come Maietta, che ha chiesto scusa in pubblico, confermando quindi la sua malafede, che ha subito la richiesta di 15 consiglieri di dimissioni, di chi è più il Presidente?
Dei suoi 5 fedelissimi? Cosa rappresenta più, ormai?