Quale sarà il primo atto una volta sindaco?
Come mi sono pubblicamente impegnato a fare, una volta eletto sindaco formerò in ventiquattro ore una giunta di altissimo profilo, scegliendo gli assessori in piena libertà ed esclusivamente sulla base della loro professionalità ed esperienza, poiché dalla venticinquesima ora inizierò a governare questa comunità con passione, competenza, affidabilità ed autonomia. Tutte qualità che sono mancate a Capodrise e che Noi di Capodrise nel Cuore siamo in grado nei fatti di assicurare. I problemi sono molti e strutturali, a partire da quelli occupazionali. Occorre promuovere le condizioni per uno sviluppo equo e di qualità in grado di creare per tutti e non solo per pochi buone opportunità di lavoro.
Capodrise è un comune strategico, come si può migliorare l’economia?
E’ vero. Capodrise ha una posizione privilegiata: si trova al centro di un triangolo i cui vertici sono la Reggia, l’Outlet ed il Centro Commerciale. L’obiettivo è integrare Capodrise all’interno di questo circuito. Oltre al Piano delle Opere Pubbliche e al Piano Urbanistico Comunale, sarà fondamentale approvare un Piano per gli Insediamenti Produttivi diviso in tre grandi aree: l’Area delle Energie Rinnovabili, la Cittadella dell’Artigianato con la Scuola di Formazione e soprattutto l’Area Commerciale Sociale Sportivo Ricreativa (Centro Sportivo Polivalente, Piscina) in grado di attrarre sul nostro territorio i flussi che si muovono in questo triangolo
L’apparato viario è vecchio, come va riqualificato?
Il problema è più esteso e complesso. La nostra comunità ha conosciuto uno straordinario incremento demografico. Il maggior gettito tributario che ne è derivato, tuttavia, è stato sperperato, cosicché oggi Capodrise ha accumulato un grave deficit infrastrutturale. Per superarlo occorre sia migliorare le infrastrutture esistenti (risistemazione rete idrica e fognaria) sia realizzarne di nuove; ma soprattutto credo fortemente nella possibilità di incentivare i comportamenti civici virtuosi. Una soluzione all’inadeguatezza dell’apparato viario cui Lei accennava, per esempio, può venire anche dal potenziamento, d’intesa con le altre istituzioni, del trasporto pubblico.
Che giudizio in sintesi dà dei 5 anni di Fattopace?
Il mio giudizio è noto, tuttavia, ad una settimana dalle elezioni, l’unico giudizio che veramente conta è quello dei cittadini. Come ho più volte detto e nei fatti dimostrato non mi interessa esprimere valutazioni sui miei competitori. Al centro c’è unicamente il programma. I cittadini saranno chiamati a scegliere tra conservazione ed innovazione, tra coloro per cui niente deve cambiare, gli altri, e coloro per cui tutto può cambiare, Noi.
Chi rispetta di più dei suoi avversari e cosa gli ruberesti?
Tengo ferma la premessa di prima. Capodrise nel Cuore non è un elenco di sigle e di nomi, messo insieme con il pallottoliere, magari all’ultimo momento. E’ un progetto che nasce dalla condivisione di un programma che è la sintesi di esperienze, competenze, valori diversi e non una mera sommatoria di voti. Quello che chiedo ai miei concittadini è di leggere il nostro programma con gli occhi dei loro figli, di confrontarlo e infine votarlo solo se saranno convinti che di tutte è la proposta migliore.
Come sarà Capodrise tra 10 anni?
L’impegno che ho preso con i miei concittadini è fare di Capodrise tra dieci anni una comunità dove vivere sia un’opportunità e non una condanna. Una comunità che abbia risolto, se non tutti, la gran parte dei propri problemi. Per fare questo non privilegerò per convenienze politiche o elettorali alcuni a scapito di altri, i più deboli ed indifesi, ma valorizzerò le straordinarie potenzialità di questa città con il contributo di tutti e a beneficio di tutti, in primis per creare posti di lavoro. Con Capodrise nel Cuore al governo lo sviluppo ed il lavoro non saranno più un affare per pochi, ma per tutti un diritto.