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Resa dei conti nell’Udc, il commissario Zarrillo difende gli assessori e se la prende con la stampa

Riunione urgente ieri sera presso la sede dell’Udc marcianisano dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il commissario Michele Zarrillo ha voluto subito un confronto tra le opposte fazioni della querelle all’interno del partito al fine di evitare una guerra intestina rischiosa per la tenuta della maggiroanza di centrodestra a Marcianise. Alla riunione hanno preso parte il sindaco Antonio Tartaglione, i tre assessori UDC ed i responsabili dei dipartimenti del partito scudocrociato. Sul piatto le divisioni in merito all’abbattimento della Casa del Mutilato, ma anche le difficoltà che l’amministrazione comunale sta incontrando negli ultimi mesi. In particolare il zoccolo duro Udc contesta al sindaco una serie di atti amministrativi non portati a termine (perdita di finanziamento Inail per un milione di euro relativo ad un progetto per la sicurezza nelle scuole) ed alcune gare d’appalto annullate (come ad esempio quella relativa alla manutenzione del cimitero) che hanno quasi paralizzato l’azione amministrativa. Sono in tanti, nell’Udc, a pensare che il Sindaco si sia creato una sorta di isolamento condividendo le scelte amministrative soltanto con alcuni pochi e fidatissimi uomini dell’apparato amministrativo sia nella parte burocratica (leggi dirigente Piccolo) che in quella politica (leggi assessore Pezzella). Risulta sempre più palese e fastidiosa, per alcuni fidatissimi della Presidente della Provincia Domenico Zinzi, l’eccessiva autonomia decisionale del Sindaco Antonio Tartaglione, considerato dai più, nel partito casiniano, soltanto come un  uomo messo lì da esigenze congiuturali della politica e nientaffatto considerato come leader di una coalizione. Ad inasprire la tensione tra i belligeranti anche il tentativo del sindaco-medico Antonio Tartaglione di crearsi un gruppo autonomo nel partito che lo sostenga e tra questi sono da annoverarsi sia il consigliere comunale Raffaele Salzillo che il consigliere provinciale Angelo Piccolo.
Intanto però il commissario Zarrillo tenta di smussare gli angoli e se la prende con i giornali rei di aver raccontato i fatti nonostante il muro di gomma dei protagonisti della vicenda: “Voglio sottolineare – spiega in una nota stampa – come è assolutamente strumentale la polemica che vede coinvolti gli assessori dell’Udc sulla stampa locale ed in particolar modo l’assessore Franco Zinzi. I tre assessori, Giulio Salzillo, Pasquale Salzillo e lo stesso Franco Zinzi, svolgono in maniera assolutamente encomiabile il loro lavoro, ponendo sempre al primo posto gli interessi dei cittadini di Marcianise. I motivi della mancata giunta di martedì non sono affatto adducibili alle opinioni personali di alcuni esponenti politici sul piano di recupero del centro storico. In particolare è del tutto falso che il partito e gli altri assessori dell’Udc abbiano lasciato solo l’assessore Zinzi (il quale ha la completa fiducia di tutti) sulla questione dell’apertura del varco tra Piazza Nassirya ed il parcheggio di via Musone. Probabilmente, in questo modo, si cerca di distrarre l’attenzione politica da un argomento, di primaria importanza, quale è la redazione del piano triennale dei lavori pubblici e il bilancio di previsione del 2011. I veri motivi di confronto all’interno della maggioranza, sono solo ed unicamente quelli relativi all’importante redazione del piano triennale dei lavori pubblici ed il bilancio di previsione del 2011. La stampa in questi giorni si è fatta forviare da falsi problemi, da fatti di minore importanza, facendo in questo modo il gioco delle minoranze”.
“L’assessore Zinzi – continua Zarrillo – non ha fatto altro che il suo dovere, ovvero evidenziare che un piano di recupero adottato nel 2006 dalla giunta Fecondo ed approvato dalla giunta Tartaglione nel 2010 non può essere cambiato improvvisamente e ciò per due motivi: uno di tipo tecnico-amministrativo e l’altro di opportunità politica. Modificare le norme di attuazione del PDR approvato, significherebbe, infatti: revocare la delibera di giunta, quella di approvazione; far modificare le norme di attuazione dai progettisti, che hanno già terminato da circa un anno il lavoro loro commissionatogli; approvare una nuova delibera ed infine ripubblicare il tutto sul BURC Campania. Il secondo motivo è di tipo politico, perché significherebbe sconfessare il lavoro dei progettisti condiviso dalla amministrazione Fecondo e dalla prima giunta Tartaglione (Amoroso Paride, Angelo Elia, Ciro Costagliola, Giovanni Russo, Angelo Raucci). In sostanza, Zinzi, in quanto assessore all’urbanistica e quindi competente in materia per delega, ha fatto solo notare tali criticità. Null’altro”.

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Alfonso Alberico - Marcianise

6 Comments

  1. ospedaliero
  2. Pasquale.Fecondo
  3. ciuingamm
  4. coerente
  5. michele
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