Lettera del segretario provinciale della Cisl Carmine Crisci aperta al Prefetto di Caserta, al Presidente Commissione Lavoro del Senato,al Presidente della Giunta regionale della Campania, al Presidente dell’Amministrazione provinciale di Caserta, all’Assessore regionale al Lavoro, all’Assessore regionale alle Attività Produttive, al Presidente dell’ASI di Caserta, al Sindaco di Marcianise:
“La CISL di Caserta manifesta grande preoccupazione per lo stato di stallo in cui continua a versare l’attuazione dell’ “Accordo di Programma per la reindustrializzazione del sito casertano”, siglato nell’ormai lontano aprile 2008, riferito alla realizzazione di attività produttive capaci di dare occupazione ai lavoratori delle aziende in crisi IXFIN, FINMEK, COSTELMAR, ex 3M Italia, attività private incentivate da un finanziamento pubblico di 50 milioni euro a carico del Governo nazionale e di 50 milioni euro a carico della Regione Campania.
La mancata attuazione degli impegni di parte pubblica rischia ormai concretamente di vanificare la realizzazione dei progetti privati finora presentati da parte di aziende che in una situazione del genere possono optare per altre realtà del Paese in cui andare ad investire, come è il caso di NOVAMONT.
In questi tre anni, la CISL di Caserta non ha perso occasione per richiamare al senso di responsabilità tutte le istituzioni e le parti coinvolte per scongiurare il pericolo che un territorio come il nostro potesse perdere un’occasione di sviluppo e di buona occupazione e per evitare che la giusta preoccupazione di centinaia di lavoratori per le loro prospettive potesse degenerare in disperazione sociale.
Tra l’altro l’aggravarsi della crisi economica e occupazionale in corso che ha colpito in maniera pesante il nostro territorio, sommando alle crisi esistenti da tempo altre crisi industriali quali FIREMA, COMPETENCE (ex JABIL), indotto auto, rende ancora più urgente superare tutte le lungaggini burocratiche, tutte le pastoie politiche ed amministrative per dare attuazione ad impegni presi da tempo e che non possono essere vanificati.
Purtroppo siamo costretti a registrare che nonostante le richieste avanzate da CGIL-CISL-UIL di Caserta e da Confindustria Caserta in data 10/02/2011, e le richieste, più volte sollecitati dalle organizzazioni sindacali, dell’Assessore alle Attività produttive della Regione dott. Vetrella e dell’Assessore regionale al Lavoro dott. Nappi al Ministero delle Attività Produttive e al Ministero del Lavoro, dal Governo non è pervenuta finora alcuna risposta sia per quanto attiene allo stato di avanzamento dei finanziamenti di parte pubblica, sia per quanto attiene alla unificazione delle motivazioni e delle scadenze degli ammortizzatori sociali delle quattro aziende oggetto dell’Accordo di programma. Risposte che invece urgono perché la situazione dei lavoratori in particolare della IXFIN, giunti alla quarta proroga della CIG in deroga è ormai insostenibile in quanto sono costretti a sopravvivere con circa 500 euro al mese.
Nel frattempo si apprende che sono in corso manovre speculative sull’area della IXFIN con ipotesi di frazionamento dell’area stessa e con destinazioni non industriali del sito.
La CISL avverte sin d’ora che contrasterà con ogni mezzo intenzioni del genere e che ogni ipotesi di utilizzo dell’area deve tenere nel debito conto gli oltre 800 lavoratori della IXFIN e del sindacato che li rappresenta.
Pertanto la CISL chiede a S.E. il Prefetto di voler convocare con urgenza un tavolo di confronto sia sull’iter dell’Accordo di Programma, sia sul destino del sito IXFIN invitando le parti sociali e le istituzioni regionali e provinciali nonché la stessa ASI che deve adoperarsi per impedire che l’area IXFIN vada ad assommarsi ai 6 milioni di metri quadri di aree industriali dismesse, oggetto di attività speculative che la CISL denuncia da tempo. Inoltre la CISL chiede al Sindaco di Marcianise di voler convocare nel più breve tempo possibile un Consiglio Comunale aperto alla partecipazione delle Organizzazioni sindacali e dell’ASI su questa questione, sulla quale non può mancare un pronunciamento chiaro e un indirizzo certo da parte dell’organo di governo municipale contro ogni manovra speculativa a danno dei lavoratori e dell’intera comunità cittadina.
La CISL, che ha sempre rifiutato la strada dell’assistenzialismo e ha lavorato per dare una prospettiva di sviluppo al territorio, ritiene che è ora di smetterla con il rimpallo delle responsabilità, e che ognuno faccia la propria parte affinché l’Accordo di programma si realizzi.
Al Governo nazionale diciamo con chiarezza che il “Modello Caserta“, tanto propagandato, non può essere solo un modello di repressione del crimine, che è certamente importante e che ha portato alla cattura di pericolosi criminali e alla confisca di ingenti beni e su cui la CISL ha espresso il suo plauso e la sua soddisfazione.
Il Modello Caserta deve essere un modello di sviluppo economico e produttivo, di semplificazione amministrativa, di realizzazione degli impegni, di lotta alla speculazione da parte di gruppi industriali che usano la motivazione di salvataggio delle aziende in crisi per fare affari e impadronirsi delle aree industriali a fini di lucro speculativo.
In conclusione la CISL di Caserta, dichiarando ancora una volta la propria disponibilità al confronto e al dialogo, avverte però che il tempo stringe, che Caserta e il suo territorio non possono né essere abbandonati né affogati in chiacchiere inconcludenti: è il momento di dare attuazione agli impegni e dare ai lavoratori, alle loro famiglie e in particolare ai giovani motivi concreti di speranza”.
Crisi industriale e contratto d’area, Carmine Crisci (Cisl) scrive al Prefetto e al Sindaco di Marcianise
3 Mar 2011
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