Mercoledì 9 febbraio 2011 presso la sede di Sel di Capodrise si sono incontrati un congruo numero di donne e uomini impegnati nella politica e nella società civile in vista della manifestazione del 13 Febbraio a sostegno della Mobilitazione nazionale in difesa della dignità delle donne dal titolo “ Se non ora, quando?”. La riunione ha avuto come oggetto di discussione l’organizzazione di un’iniziativa locale che si terrà lo stesso giorno dalle ore 10 in Piazza Massaro durante la quale verrà distribuito materiale informativo e divulgativo al fine di sollecitare la partecipazione attiva della comunità capodrisana.
Pertanto invitiamo ufficialmente tutte le donne e tutti gli uomini a dare il loro contributo di idee e di partecipazione su un tema di fondamentale importanza per la crescita civile della società in un mondo in cui le donne sono oggetto di un continuo schernimento e avvilimento della loro dignità così come sta accadendo in questi mesi in relazione alle squallide vicende del presidente del consiglio. Dall’incontro è emersa, inoltre, la volontà dei partecipanti di proseguire in un percorso di valorizzazione della figura della donna nella società.
“Se non ora, quando?”, la società civile di Capodrise in piazza a manifestare per la dignità delle donne
10 Feb 2011
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Un “bravi” ai compagni di Sel di Capodrise. Cercherò di esserci!
per tutti berretti verdi !!!! usare la donna per ragioni politiche è quanto di più nefasto ci possa essere.
ci turba alquanto l’idea di cotanti rivoluzionari integerrimi discendenti di ben altri integerrimi rivoluzionari nonchè eroi che ora inalberano il primato della virtù dopo averne esaltato giustamente l’autonomia e l’indipendenza soggettive al grido ” il corpo è mio e lo gestisco io”.
non a tutte è possibile passare per le aule universitarie, non tutte hanno nei dintorni famiglie con grandi mezzi e, dunque, perchè non accettare esordi incerti, e qualche volta spregiudicati? e chi siete voi per poter giudicare loro( a meno che non si cerchi il pretesto per giudicare solo silvio il grande rifugiandosi dietro lo schema berlusconiani e antiberlusconiani che molto ha stancato)?
abbandonate la piazza invece e venite con noi ad una bella manifestazione sui principi denominata ” in mutande ma vivo” organizzata dal nostro giuliano ferrara. un segno forte che ogni spirito libero e indipendente debba dare alla nostra amata patria.
e ora, giusto per acculturare un pò, una ntecchia di filosofia teatrale non guasta. aristofane, massimo rappresentante della commedia antica greca, tanto per restare a tema:
“non c’è nulla al mondo peggio delle donne impudiche,tranne forse le donne”.
Non é sicuramente la “pruderie” belusconiana a far ribellare le donne: lo sanno tutti che é prostatectomizzato, quindi non ci sono rischi. La questione é semplicemente politica, di ritardo culturale! Ma questo, dalla vostra parte, lo capisce solo Giuliano Ferrara, per il quale ci vorrebbe sono un’analisi di Freud, che é morto!
e a proposito di “pruderie”, vediamo se questo intervento farà ribellare l’albertone, ma non solo. noi, amanti da sempre della filosofia( ma anche dei dettagli che i più non conoscono ma basta acuistare i tanti libri sui filosofi che, dopo aver letto Kant, andavano a puttane ),ne approfittiamo per dare spazio a una lezione di fiolosofia osé.
ma prima di arrivare all’interessato, ovvero Karl Marx, citiamo schopenauer che faceva tardi la sera perchè, dopo aver letto Kant tanto caro ai sinistri, si dava alla pazza gioia con la vispa Teresa( una procace veneziana di nome Teresa Fuga). costui prendeva, così come facciamo noi d’altronde, la compagnia kantante, ovvero i “filosofi da burletta”. li chiamava “le scimmie di Kant”.
Kant non ebbe figli, ma le sue scimmie putroppo sì.
e veniamo a Marx. anche Marx non doveva leggere solo Kant la sera se metteva incinta la cameriera e poi non riconosceva i suoi figli. Rosseau, un altro idolo della sinistra( quello del bene comune e della società civile citata nell’articolo, tanto per intenderci), non ne parliamo.
Di nietsche che invece si dedicava a Kant la sera, cantò in altre ore la vita( così come facciamo noi e anche silvio). ebbe un rapporto tormentato col sesso( ma mai con i trans), da aspirante dionisiaco.
pure Simenon, scrittore amato da Eco( ma forse anche da albertone), non passava la sera con Kant ma con le donne di piacere; lui stesso vantava un carnet di migliaia( non c’erano le intercettazioni d’altra parte che potevano limitarlo).
e c’è pure un ritratto cinquecentesco di hans baldung grien: c’è una prostituta con frustino che troneggia sulla schiena di un vecchio filosofo nudo a quattro zampe, che non era il grande Eco o Saviano bensì il piccolo piccolo aristotele( ma per noi un gigante specie se paragonato ai citati moralisti).
anche a noi capita di far tardi la sera leggendo altri filosofi, che a fare altro. li preferiamo alla tv( che noi paghiamo) a Santoro, Lerner, Fazio, Eco e Saviano.
e non invidiamo di certo il nostro silvio che si spompa invece, suo e nostro malgrado, più con i giudici( con le loro ipotesi di reato) che con le mignotte.
Berlusconi, se vuole continuare le sue “mignottate”, poichè non può essere nè Marx, né Rousseau,deve prendere dimora in una delle numerossime sue proprietà e trasformarla in puttanaio, ma solo dopo che si é dimesso.
Questo glielo avrebbero suggerito anche i nostri filosofi. E’ difficile capire che le sue feste, anche se é prostatectomizzato, lo rendono ricattabile come capo del Governo?
Si scandalizzano i bigotti e parrucchoni, io no, di sicuro, dopo che si é dimesso. Può ciarlare da mattina a sera delle sue ridicole imprese erotiche; nessuno lo disturberà. Sarà disturbato dalla Magistratura per altri reati, ma non per la sua “pompetta rizzapene”.
avete scritto bene. feste ma non puttanaio( tanti elementi a favore di silvio indicano le sostanziali differenze con la prostituta). voi siete mai andato ad una festa? e siete stato mai ricattato? non ci saranno state belle ragazze come quelle di silvio, ma di sicuro non le avrete mai definite mignotte.
come avete la certezza che erano prostitute?
non ne conoscete, nè voi nè tantomeno i pensatori applicati alla materia, lo sfruttatore o gli sfruttatori, non si vendono per strada, non compravano inserzioni sui giornali( uno, di questi è proprio La Repubblica) che predicano la morale, non erano in nessuna batteria.
ma il problema è sempre quello. la doppia morale, il doppiopesismo.
nessuno si preoccupa di segnalare quanto invece siano sfruttati i minorenni, i bambini manipolati che sono mandati a parlare in pubbliche assemblee contro il nostro silvio.
p.s. abbiamo dimenticato Denis Diderot tra i filosofi. costui amava dire ” i miei pensieri e le mie puttane”. una domanda sorge spontanea: come possiamo sapere che quelle di Diderot non fossero minorenni?
MSD facci il piacere, esci dal mondo della fantasia e leggi questo filosofo qua:
http://www.beppegrillo.it/2011/02/passaparola_lun_93/index.html
C’è sempre tempo per un po’ di sana informazione, se non ora, quando?
Sono andato alle feste di ogni specie, ma quando facevo il presidente del Consiglio Comunale, sceglievo intenzinalmente le sobrie. Ero un semplice Presidente del consiglio comunale; Berlusconi non ha avuto questa “prudenza” da presidente del Consiglio dei MINISTRI.
E’ DIFFICILE A CAPIRSI, MA NON CI POSSO FAR NIENTE!
leggere un clone di Travaglio( ci limitiamo a definirlo tale in quanto non possiamo pensare che siamo di fronte ad una coppia di fatto, per giunta gay, il nostro governo non lo permetterebbe mai e non si tratta affatto di discriminazione, solo buon senso dettato della legge naturale della procreazione e conservazione della specie), equivale a sentire l’odore del napalm. se a ciò si aggiunge anche quello di Grillo, definito addirittura filosofo, allora la misura è colma.
la frase poi di cui si abusa e si scende in piazza è l’effetto di pura ipocrisia. tratta da quella del rabbino hillel(II secolo)e inserita in un inno cantato da una brigata di partigiani ebrei nella Russia invasa dai nazisti le cui gesta sono narrate in un bel libro di primo levi dal titolo “Se non ora quando?”.
l’avremmo molto apprezzata se vi foste mobilitato, anche in coppia,rigorosamente gay, rigorosamente Mario in Travaglio, per difendere i figli di Davide mentre l’Europa delle tombe vede la rinascita di un nuovo antisemitismo oppure per le migliaie di donne tenute in schiavitù, infibulate, lapidate se adultere, sgozzate se si sposano o solo s’innamorano di un infedele.
invece no. si scende in piazza e si abusa anche qui del “e se non ora. quando?”. un parallelismo impietoso quello tra i partigiani di primo levi e i partigiani antiberlusconiani.
trovatevi altre parole d’ordine, altri simboli, se non altro per non banalizzare la Shoah, tirandola fuori a sproposito. fatelo almeno per motivi di opportunità: se non ora quando?.
ossignore! carissimo m. s’è d., ma i gesuiti ti diedero proprio alla testa?
possibile che la tua carica ironica (e istrionica), derivante dal rifiuto del metodo degli stessi, ti debba far petrolineggiare fino al punto da confonderti con giuliano ferrara, con maurizio gasparri, con maurizio belpietro, con la new entry alfonso signorini, con mario sechi, con alessandro sallusti, con paolo liguori, etc etc.
guarda che loro qualche beneficio ne ricavano nel declamare le odi (chiaramente è un eufemismo) del capo. tu?
tu gigioneggi (nel senso proiettesco), ma benefit? zero.
un consiglio dal tuo unico estimatore: rinnova il copione, è ora!
aufidersen
ccc
Caro m.s.d. come al solito scambi assi per figure..
Smettila di andare su wikipedia… fai solo spam..
Ciao, ci sentiamo il 6 aprile magari..
per M.s.d.però effettivamente stai mettendo insieme molte cose diverse tra loro. Dacci almeno la possibilità di capire. non dico spiegati meglio ma effettivamente non si coglie il senso.
Qualcuno ha detto.” La lunghezza di uno scritto é inversamente proporzionale al suo contenuto.
già. quel qualcuno che di sicuro non potete essere voi. abbiamo ben memoria, infatti, dei vostri dazibao domenicali che, contrariamente ai vostri predicozzi, sono più lunghi che mai oltre che essere molto ma molto antiberlusconiani.
Caro “MSD”, l’essere antiberlusconiano nasce da una necessità, che ci suggerisce un aforisma latino, lingua che voi masticate:” Amicus Plato, sed magis amica veritas”.
per te invece caro Msd in vino veritas
non vi illudete, buon Peppelagonna, nemmeno “in vino” ci concederemmo a voi, i nostri orientamenti sono altri( sessuali e politici). vi conviene pur sempre tentare con Mario in Travaglio, a meno che non sia anch’egli puritano e bacchettone.