La Competence Emea di Marcianise si troverebbe sull’orlo della bancarotta rischiando, oramai seriamente, di ripetere l’esperienza disastrosa della Ixfin. Una ipotesi scongiurata sino all’ultimo e che sembra si stia inesorabilmente avverando in queste ore. Il management aziendale, rappresentato dal dott. Trombetti, attraverso un comunicato, ha reso noto che a causa di debiti insoluti per svariati milioni di euro, dalla prossima settimana l’80% dei dipendenti (in totale circa 800) resterà a casa in cassa integrazione guadagni straordinaria a zero ore. L’altro 20% a turno dovrà garantire il minimo di commesse ancora da lavorare. Venerdì mattina i lavoratori si sono riuniti in assemblea assieme ai tre segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm, Liliana Cacciapuoti, Raffaele Moretti e Giovanni De Pasquale, oltre alla RSU del sito di Marcianise. Tanta la confusione e tensione che si tagliava a fette tra i dipendenti, ma anche nei confronti delle rappresentanze sindacali. Bruciano le promesse, finora non mantenute da parte della proprietà, che aveva parlato sempre più spesso lo scorso anno, di modifica della mission aziendale verso il settore delle energie rinnovabili, in particolar modo di produzione di cellule fotovoltaiche. Progetto che però si è arenato prima di inziare.
Come si ricorderà, Competence Emea, venne costituita con un passaggio di azioni dalla vecchia proprietà Jabil (leader mondiale EMS che nel 2008 aveva fuso gli stabilimenti Siemens di Marcianise e Cassina de’ Pecchi a quello proveniente all’acquisizione di più di 500 addetti provenienti dal gruppo Marconi Communications) al fondo statunitense Mercatech per complessivi 1400 unità escluso indotto.
Lunedi 24 gennaio, a partire dalle ore 7:30 un presidio di lavoratori stanzionerà davanti allo stabilimento di Marcianise sito in via San Giuliano. Un presidio che però non trova tutti d’accordo sullo scopo: chi vorrebbe bloccare solo il transito delle merci e macchinari, e chi, invece, vorrebbe impedire anche l’ingresso dei pochi lavoratori di turno del settore “repair”, ovvero le riparazioni degli apparati di telefonia. Probabilmente il presidio è solo il preludio di una battaglia che i lavoratori vogliono intraprendere per rivendicare il loro sacrosanto diritto al lavoro. Si parla di blocchi del casello autostradale ma anche di azioni simboliche come l’occupazione della Reggia di Caserta ed una protesta davanti al consolato americano a Napoli oltre ad una manifestazione a Roma per costringere il governo nazionale ad interessarsi della questione. Per coordinare la lotta a difesa del proprio posto di lavoro alcuni dipendenti Competence Emea hanno creato un gruppo attivo su facebook: http://www.facebook.com/home.php?sk=group_123015544435143&ap=1
Cassa integrazione a zero ore per i lavoratori Competence Emea: lunedì presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Marcianise
24 Gen 2011
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“L’ennesimo massacro di lavoratori da parte di speculatori finanziari…” nella provincia più disastrata del Sud (ho preso in prestito le parole del capoverso da un commento di un lavoratore di tale azienda): le scelte mirate e decisamente fuori luogo da parte di pseudo-imprenditori, stanno tagliando fuori dal mondo la forza lavoro casertana e soprattutto stanno gambizzando il futuro di giovani e famiglie, minando anche quello dei loro figli! E la politica che fa? Rimpasti, giri di poltrone, scelte prone: se ne sta in colpevole silenzio, come in passato e nulla cambierà! Tutti hanno la loro fetta di colpa e responsabilità, la classe politica di ieri e quella di oggi! Cordialità, Pierino Gentile.
La politica – e penso tu ti riferisca nel caso specifico a quella locale – mio caro Pierino, quella, mi pare in “tutt’altre faccende affaccendata” evidentemente. Tu m’insegni che l’appartenenza politica, ad un’idea, se è ancora lecito usare una tale locuzione, e che va determinare l’azione – in questo caso politico/amministrativa – è data dalla visione che si ha dell’uomo e della società. Il problema di questi lavoratori – e famiglie – evidentemente è un non problema che, secondo talune visioni, non sufficientemente “attanaglia il nostro sud”. Non ti nascondo che, ad esempio, mi piacerebbe vedere il nostro sindaco, i partiti di maggioranza che lo sostengono, la nuova formazione politica neonata, territorialmente connotata, ed i partiti d’opposizione, a fianco di questi operai, sostenerli nella loro protesta contro quei “speculatori finanziari”. Ma questo, mi rendo conto, rientra nell’ordine delle più inconsistenti visioni oniriche. Siamo tutti presi dalla paura d’un gassificatore che, se costrutito, non entrerà mai in funzione e che, l’unico vero danno che arrecherà, sarà l’ennesima speculazione, un altro spreco di danaro pubblico e nulla più poichè il vero obiettivo sarà quello di avere una discarica, questa volta autorizzata, sul nostro territorio. E questo sta catalizzando le attenzioni delle migliori forze, politiche e sociali, ad esclusivo danno del gravissimo problema sociale che, è bene rammentare, non è solo di questi lavoratori, ma di tutta la comunità!
Marco RUSSO
SEL è presente, stamattina siamo stati a presidiare insieme ai lavoratori Competence Emea per diverse ore e non portando la solita e scontata solidarietà, ma abbiamo discusso con tutti coloro che erano fuori i cancelli, su come affrontare meglio ed insieme questa ennesima strage del lavoro e dei lavoratori che tutti conoscevano ed ora fanno finta di non sapere. Per gli appuntamenti e le iniziative già organizzate dai lavoratori si può visitare il gruppo su facebook.
Lasciamo stare la politica locale, regionale e nazionale che se ne fottono di chi resta senza lavoro, ma diamo una mano a questi ragazzi così la daremo anche a questa città e a noi stessi. Tutto il resto sono chiacchiere, come quelle che stanno facendo i partiti anche del centrosinistra che sono la vera causa del trionfo pluridecennale del Berlusca.
L’arroganza dei padtroni é il prodotto della debolezza della politica e dell’indifferenza della pubblica opinione!