Un corte silenzioso e illuminato simbolicamente con i ceri ha attraversato ieri sera le arterie centrali di Marcianise per dire no alle morti per inquinamento, ma anche reclamare un impegno serio a favore della tutela ambientale. L’iniziativa, organizzata dal comitato “Mamme e famiglie”, nato quattro anni fa, in piena emergenza rifiuti per protestare contro l’ipotesi dell’apertura di una discarica a Marcianise e da allora impegnata in attività rivolte alla salvaguardia dell’ambiente, ha registrato una numerosa partecipazione popolare: intere famiglie con figli piccoli, familiari di persone colpite da tumore e anche l’adesione di forze politiche, senza alcun vessillo di partito, ma accomunati da un unico tema “Insieme per la vita”.
Il corteo ed il convegno che è seguito, programmati da tempo, sono capitati anche in un momento particolare: da pochi giorni, infatti, l’amministrazione comunale ha avviato l’iter per la realizzazione a Marcianise di un gassificatore da 90 mila tonnellate. E’ stata, quindi, anche l’occasione per protestare contro la decisione della Provincia e della giunta di centrodestra guidata da Antonio Tartaglione. Nel corteo era presente anche il presidente del consiglio comunale, Angelo Maietta Zarrillo, dell’Udc, che ha tenuto a dichiarare che la sua adesione era per i temi contenuti nella mozione presentata in consiglio comunale, essendo uno dei firmatari: la richiesta del registro dei tumori, del monitoraggio dell’aria e dell’acqua, del controllo delle campagne e della bonifica delle terre.
Numerosi, invece, i rappresentanti dei partiti di opposizione. Tra gli altri erano presenti il coordinatore provinciale dell’Api, Piero Squeglia, quello cittadino, Casimiro Golino e Gaetano Marchesiello; Angelo Golino, Mimmo Giuliano, Angelo Fabozzi di Sinistra e Libertà; Pino Riccio dell’Idv e Giuseppe Moretta del Pse e l’ex vicesindaco del Pdl, Paride Amoroso. Unici assenti, i rappresentanti del Pd, impegnati nella manifestazione romana del partito, che hanno dato l’adesione. Dopo il corteo, conclusosi in piazza Umberto I, nella chiesa di San Carlo si è svolto il convegno moderato dal padre francescano Michele Santoro, cui hanno partecipato la neonatologa Felicetta Parisi, l’oncologo Antonio Marfella, l’ex sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname ed il padre comboniano Alex Zanotelli.
Sfilano le “Mamme” per dire no all’impianto di gassificazione. Assente il sindaco Antonio Tartaglione
12 Dic 2010
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Insomma, mi aspettavo molto di più: encomiabile il lavoro svolto dal Comitato Mamme e Famiglie, con le eccellenze che hanno aderito al convegno! Dicevo, mi aspettavo molto di più dai giovani, di cui c’era una sparuta rappresentanza e dalle associazioni del territorio, assenti ingiustificate! Beh, dai politici non mi aspettavo molto pur avendo davanti a loro personalità e valide tematiche: alcuni hanno fatto il mero giro del “quadrato” ed altri hanno presenziato quel poco nella Chiesa! Pur invitati da proponenti, quelli d’opposizione, nel momento di informare la cittadinanza si sono disciolti, lasciando arrampicarsi solo Casimiro Golino, mentre mi è sembrato di vedere alcuni di maggioranza nelle ultime file della Chiesa, anch’essi spariti però nel topico momento! Chissà perché, c’è stata quasi unanimità? Mi sarei aspettato una dichiarazione di Paride Amoroso, che come è noto dissente dalle decisioni della sua ex maggioranza, anche in virtù del comunicato di quest’ultima di appoggio alle decisioni del Sindaco(tra cui pure il suo partito, il PDL): non è arrivata! Alla fine dopo le sterili opposizioni di Casimiro Golino, si è affacciato il sig. Felice Colella, che con vigoria e passione politica ha battuto sul tavolo i pugni del suo NO, specificando la scelta e dando una valida alternativa all’installazione del gassificatore: vuoi vedere che anche stavolta i cittadini hanno sbagliato rappresentanti???! Non vi sembra che tutto ciò sia poco? Alla fine credo proprio che il gassificatore “s’adda fare”, rimembrando nell’occasione la più folkloristica e manzoniana memoria: si perché nel nostro territorio tutto è folklore, tutto è un romanzo! Cordialmente…
La manifetazione di ieri, a cui ho partecipato con mia figlia, è stata un’altra occasione persa per la città, un altro esempio di come non abbiamo minimamente idea di cos’è la democrazia partecipata.
Peccato, ci meritiamamo il gassificatore e tutto il resto.
Un plauso al Comitato mamme e famiglie
La questione ambientale é divenuta lo spartiacque che ti fa capire chi è con te e chi e contro di te.
La difesa dell’ambiente é un compito precipuo della politica e , secondo me, il più importante nel nostro tempo. Non esiste oggi una questione più importante di quella ambientale e, perciò, la scelta di un partito va fatta sulla base della sensibilità che lo stesso ha per i temi dell’ambiente.
E’, quindi, un errore escludere i partiti, con i loro simboli, dalle manifestazioni che denunciamo il degrado ambientale.La gente deve sapere a chi dare il proprio voto per la difesa di un bene fondamentale dell’ambioente e , quindi della salute.
Senza togliere alcun merito alle persone ed all’organizzazione che hanno promosso l’iniziativa, non possiamo escludere dalla partecipazione alla denuncia quei partiti che dimostrano sensibilità per queste tematiche.
E’ fuorviante, anacronistico e politicamente scorretto ed arretrato rifiutare il sostegno di un partito ad una manifestazione di disagio e dissenso. Sono i vecchi luoghi comuni che ci portano fuori strada. La politica non centra? La politica entra dovunque ci sono i problemi dell’uomo e, quindi, una manifestazione come quella di ieri era squisitamente politica. Se non si capiscono queste cose, si hanno poche possibilità di risolvere il delicato ed importantissimo problema dell’ambiente. Se la politica ha un ruolo fondamentale nella soluzione di tale problema, dobbiamo sapere chi ci sta e chi non ci sta. Ben vengano le partecipazioni dei partiti, anche con i loro simboli, a simili manifestazioni. Chi non lo capisce, vuol dire che non sa proprio dove sta di casa la politica.
già. s’adda fare. come tutte le cose che suggeriamo noi e tuti gli uomini di buona volontà. non vi resta che da fare un’altra battaglia( perduta in partenza perchè anch’essa senza senso e in controsenso ): quella del cloro.unendo, in tal guisa, John Lennon, i pacifisti, la politica pacifista, la chimica e la tossicologia contro uno dei massimi progressi della sanità pubblica( come lo è quella dei gassificatori e dei termovalorizzatori in generale).
e veniamo a bomba sul tema. perchè ogni volta che facciamo la doccia, la nostra pelle deve venire a contatto con il cloro che esce dai rubinetti?( per non dire di altre sostanze invisibili contenute in essa) . quel gas ancora più indecente se si pensa che veniva usato come arma letale durante la prima guerra mondiale?. organizzate un corteo e ci saremo. contro il cloro ma anche contro la americanissima coca cola.
GLI ASSENTI HANNO SEMPRE TORTO!
Con questo vecchio proverbio intendo, unicamente, sottolineare la grande occasione perduta di un partecipato confronto democratico coi nostri amministratori, e non certo per colpa di chi era presente. Tale proverbio è estensibile, tuttavia, anche e soprattutto a quelle associazioni culturali, formate da tanti giovani ai quali, credo, si sia rivolto l’amico Pierino Gentile. Peccato che un tale problema non sia riuscito ad intercettare il loro interesse!
Ho letto la bella disamina del Prof. Marino, che condivido in pieno. Mi permetto, col suo permesso, di aggiungere che qualcuno oltre a non sapere “dove sta di casa la politica”, si comporta come chi dice al bambino di non mangiare la cioccolata mentre anche lui ha la bocca sporca di tale “prelibatezza!” Come efficacemente ha spiegato il Prof. Marino, tutto ciò che riguarda i problemi dell’uomo è politica, e quando alla soluzione di quei problemi, “parte” di uomini che compongono una comunità, uniscono le loro forze, fisiche ed intellettuali, senza altri obiettivi se non il bene collettivo, ecco che prende naturalmente vita il “partito!” Se qualcuno temeva e teme questo, a mio modo di vedere, o fa finta di non capire o è in malafede(per la bocca sporca di cioccolata!)Con lo stravolgimento semantico non si ricostruiscono verginità perdute!
Marco RUSSO
Un plauso, comunque, al comitato “Mamme e famiglie”
Caro Prof? Marino lei ha perfettamente ragione la politica entra ovunque infatti è proprio questo il problema non solo di Marcianise, ma della Campania e dell’intera Nazione, non si fa nulla se il politico di turno non abbia il prorio tornaconto, senza guardare cosa sarebbe piu’ giusto per la comunita’ che rappresenta.Sono fin troppo evidenti i danni creati dai politici fino ad oggi.Se c’e’ un un problema ambientale non risolto fino ad oggi qualcuno dobbiamo pur ringraziare…. i nostri capaci amministratori. Che certo una capacita’ l’hanno avuta quella di amministrare i loro interessi. Durante i comizi elettorali i candidati sono tutti grandi oratori, hanno tutti obiettivi nobili, ma poi … sono poche le persone coerenti con il loro propositi. Per salvare l’ambiente, nostri figli e noi tutti dobbiamo lasciare a casa simboli e bandiere non siamo allo stadio che tifiamo ognuno per la propria squadra ma dobbiamo difendere tutti la nostra vita.
PS. So dove si trova la politica e cerco di evitarla finche’ posso.
povera marcianise come ti stanno riducento mi viene il volta stomaco ,chè gendaglie stanno nel nostro comune iat, à zappà à terr,
il comitato tenta di sensibilizzarci, di svegliarci, di liberarci e lo fà con grande dignità e impegno. grazie
L’assessore all’ecologia dov’era? troppo impenato o troppo di parte?
Come mai solo adesso i Consiglieri e gli Assessori della passata Amministrazione partecipano alla Manifestazione?
Bella domanda, caro Falco…forse prima erano troppo affaccendati…
Di certo all’epoca nessuna manifestazione è stata fatta per la montagna di rifiuti che tutt’ora fa bella mostra di se in quel di Santa Veneranda.
Gli impianti di raccolta non sono stati fatti nel territorio di Marcianise bensi nei territori dei comuni confinanti a ridosso del limite territoriale.
Sono praticamente a Marcianise…si è, però, evitato, che qualche nostro concittadino potesse beneficiare di eventuali assunzioni in tali strutture…non sia mai…
Grande anifestazione quella si sabato organizzata dal comitato Mamme e Famiglie di Marcianise, che dimostra come ci sia una forte presa di coscienza dei cittadini di Marcianise sulla questione più importante che deve essere trattata diversamente dalle istituzioni a tutti i livelli e che deve sensibilizzare l’intera società civile, si parla ovviamente della questione ambientale. Purtroppo per colpa di una mentalità provinciale ed autoritaria di qualche esponente del comitato, conformandosi, ed utilizzando quindi gli stessi metodi da padrone del Partito come succede solo oggi SOLO con BERLUSCONI, si è vietato ai partiti, che pure sono una parte importante della società civile, ai quali il comitato spesso si è rivolta a più riprese per lavorare insieme alla risoluzione di un problema così pressante e preoccupante, di esporre la propria carta di identità e cioè una bandiera o uno striscione. Eppure i partiti hanno aderito ufficialmente alla manifestazione attraverso tutti i media disponibili, per cui con un pò di malizia, mi viene da pensare che per avere maggiore certezza di partecipazione di massa, il comitato ha deciso che il problema dei partiti non esisteva, poi, acuta la certezza di una grande partecipazione cittadina, hanno platealmente ed in modo davvero spettacolare rifiutato l’esposizione di bandiere e striscioni.
Ma la domanda che rivolgo a tutti è questa: la manifestazione era o non era libera e di interesse comune?
Si è utilizzato questa teoria: la manifestazione l’ho organizzata io e si fa come io ho stabilito.
Mah! espressione entrata di moda circa 85 anni fa!
Comunque i nostri volti, i volti dei compagni di Sinistra Ecologia e Libertà non hanno bisogno di portarla in mano la bandiera, ma la loro appartenenza gli si legge nei volti e così è stato.
Non voglio entrare nella polemica, perchè di sterile polemica si tratta, voglio solo dire che queste difese di posizioni non fanno bene a nessuno, nè tantomeno alla causa. In certi momenti bisognerebbe avere il coraggio e la forza per mettere da parte protagonismi velleitari o di parrocchia ed avere un unico obiettivo, con o senza bandiere.
vedete un pò che pazienza che ci vuole. ma per la miseriaccia, c’è una situazione da risolvere, riguarda tutti indistintamente, e cosa fanno questi: partecipano, non partecipano, si nascondono, cucù tettè, criticano, elogiano, cavalcano, mò sì mò nò, chi sì tu chi sò chill, aspett, vai . . . . aoooooooohhhhhh!
per non parlare poi di quelli che stanno dietro le finestre. e che ci vuole per far capire nà vrenzula è cos? e che miseria . . .culturale.
Eh, no caro Felice, stavolta mi dispiace ma non sono d’accordo! poichè se c’è qualcuno al quale si impone di ripiegare il proprio vessillo, ce ne sta un altro, come giustamente fa notare Mimmo Giuliano, che pretende di apporre un proprio indebito, sigillo mettendo il cappuccio in testa agli altri. Si sapeva che c’erano esponenti dei partiti cittadini ad una pubblica protesta “trasversale” e questi a parer mio avrebbero avuto tutto il diritto di essere identificati dal popolo marcianisano. Non regge la tesi che dice:”la manifestazione l’ho organizzata io, e tu fai quello che ti dico io!” E’ un po’ come se io ti invitassi ad un matrimonio e ti dicessi come devi venire vestito, perchè la festa l’ho organizzata io! Credo che il nocciolo vero del problema sia stato centrato Mimmo Giuliano: quando sostieni una lotta non badi alle insegne di chi ti viene in soccorso condividendo le tue ragioni, ma lo accogli con amistà e concordanza di intenti per il raggiungimento di quell’obiettivo che tu, giustamente, ci indichi. Noto, infine, che antiche ed insopprimibili pulsioni di protagonismo da parte di qualcuno, continuano ad ottenere, come unico risultato, la frammentazione d’un sano organismo di protesta, vanificando quanto di positivo si potrà ottenere restando uniti. Invito, con sincera amicizia, i componenti del comitato organizzatore e la parte politica interessata, ad una pacata riflessione su quanto accaduto e ad un chiarimento diretto quanto prima possibile.
Marco RUSSO
X Alice
intanto già dal nome si vede che sei in un altro Paese!
X Felice Colella
PER RISOLVERE IL PROBLEMA C’E’ BISOGNO DI TUTTE LE PERSONE PERBENE OLTRE OGNI BANDIERA. Ma se io ho la mia perchè non posso dire quello che penso con il mio vero nome?
Non esiste il problema di protagonismo o come dici tu di parrocchia, ma chi ha partecipato almeno qualche volta ad una manifestazione sa bene che si lancia uno o più temi e chi è daccordo ci mette il proprio volto e noi l’abbiamo fatto.
Generalizzare è l’abitudine di un popolo che non sa più distinguere il bene dal male e tu lo dici con bandiere o senza bandiere ed io volevo farlo con la mia bandiera ma mi è stato PROIBITO! Ma anche senza bandiere noi c’eravamo
La lotta di qualcuno è lotta di nessuno. Con o senza bandiera.
Appunto, hai perfettamente ragione!
Non era mia intenzione rispondere a queste beghe da donnette da cortile, ma visto che l’argomento è gradito per alcuni, haimè scendo anch’io in questa farsa da vasciaiole napoletane! La manifestazione di sabato non è la prima che il Comitato organizza. Mai, in questi anni, esponenti di partito hanno pensato di esporre bandiere e/o simboli durante un corteo dedicato alla memoria di nostri concittadini morti per tumore, se non altro per il rispetto verso una tematica così seria, e questo non ha impedito la loro partecipazione remota e presente. Ora con un bel po’ di malizia mi viene da pensare che la prepotenza con la quale è stata fatta una simile richiesta, e non mi si venga a dire che prepotenza non è stata, chiarisce definitivamente la questione: lo sventolamento serviva al partito in questione solo ed esclusivamente per farsi pubblicità, visto che a Marcianise non ha ancora radici affermate. Contrariamente, se di libertà e di valori si fosse trattato, non vedo perché non rispettare le modalità (chiare negli anni) con il quale il Comitato ha organizzato il corteo. Ricordo inoltre a qualcuno che, in un tempo non lontano, nel suo volto risplendeva una falce ed un martello, oggi risplende ecologia e libertà, domani chissà quale altro simbolo! Con questo esprimo il mio pensiero: non è un simbolo a fare un Uomo, ma un Uomo con la sua coerenza a fare un simbolo. Con questa mia spero che queste “iacuelle” celate dietro falsi valori abbiano fine.
Cordialmente, Elisa Maietta.