88mi Campionati Italiani Assoluti Maschili di Pugilato: due marciansiani sul massimo podio

Dolce e amaro, chiaro e scuro agli 88mi Campionati Italiani Assoluti Maschili di Pugilato appena conclusi al Palazzetto dello Sport “Palabarbuto” di Fuorigrotta a Napoli. Le buone notizie sono che due marcianisani raggiungono la vetta massima mettendo al collo una meritata medaglia d’oro che conferma la scia positiva della boxe nostrana. Si tratta degli atleti Fabio Introvaia (Medaglia d’Oro) e Francesco Rossano (Fiamme Oro – Excelsior Boxe).
Il primo ad esultare nei 60 Kg. con un tifo da stadio del pubblico proveniente interamente da Marciansie, nell’incontro diretto dal pugliese Aniello Palmieri, è stato l’atleta di casa Fabio Introvaia, dell’ASD Medaglia d’Oro, protagonista insieme al cagliaritano Gaetano Putrone, della Kroton Boxe, di un incontro combattuto. Introvaia, che si è confermato la rivelazione di questi campionati, è riuscito ad tenere testa al suo avversario e con astuzia ha chiuso il match. A premiare i due atleti è stato il Consigliere Federale e Coordinatore del Settore Arbitri-Giudici della FPI Angelo Musone, medaglia d’argento a Los Angeles ’84.
Nei + 91 kg Francesco Rossano conquista il suo terzo titolo davanti al non ancora ventenne Mario Federici. Con caratteristiche simili ( due incontristi) facenti parte entrambi delle Forze Armate i due supermassimi per i primi due round attendono gli eventuali errori dell’avversario che a dir la verità arrivano. Rossano però era chiamato ad una prova di maturità e la trova nell’ultima frazione. Poche occasioni. Sul 2 a 2 di una partita molto tattica si va alla terza ripresa. Qui Rossano mette a segno due precisi destri che sono il giusto viatico verso la vittoria per 4 a 2.
Delusione per gli altri due atleti marcianisani Raffaele Munno e Vincenzo Mangiacapre, ma in entrambi i casi la responsabilità non è dei pugili. Munno è stato costretto ad abbandonare il torneo per una seria influenza che lo ha relegato addirittura alle cure ospedaliere. Scandaloso, invece, il verdetto dell’altro pugile Vincenzo Mangiacapre che è stato eliminato nelle semifinali. Si trattava, di fatto, di una finale anticipata nei 64 Kg. tra il pugliese Dario Donato Vangeli, del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, ed il marciansiano Mangiacapre, dell’Excelsior Boxe di Marcianise, due atleti che hanno indossato più volte la maglia azzurra. Tre riprese a ritmo serrato finite tutte in parità. Per preferenza dei giudici, sul 5 a 5 finale, ha vinto Vangeli. Non si è tenuto conto di numerosi colpi pulitissimi che l’atleta nostrano ha messo a segno e non sono stati richiamati ufficialmente almeno due falli evidentissimi: un fortissimo pugno dato da Vangeli a Mangiacapre dopo il suono del gong e i continui abbracci del pugile pugliese che impedivano al marciansiano di fare la propria boxe. Un verdetto assolutamente ingiusto che mette in cattiva luce l’intero apparato della Fpi e che scoraggia coloro che volontaristicamente si appassionano a questa disciplina sportiva.