Lui, in aula, riferiva le domande attraverso un orologio collegato ad una ricetrasmittente, e fuori mamma e papà trovavano le risposte e, a loro volta, le comunicavano al candidato. Il tutto a Napoli, in occasione del prove di accesso alla facoltà di Odontoiatria. A scoprire gli esami con il trucco sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo. I militari stavano effettuando un pattugliamento nella zona di Fuorigrotta, quando hanno notato parcheggiato in viale Kennedy, davanti all’ingresso della Mostra d’Oltremare, un grosso Suv, un Mercedes ml, con una grossa antenna radiotrasmittente sul tetto e alcune persone all’interno con blocchetti, appunti e collegamenti radio.
All’arrivo dei carabinieri una donna è scappata portando con sé un blocco di appunti. Nel Suv, altre due persone che hanno cercato di nascondere la ricetrasmittente e altri appunti contenenti le domande a risposta multipla del test sotto il sedile. Dopo pochi minuti è arrivato anche lo stesso candidato, Michele Babele, un 23enne di Teverola che era stato beccato dalla Commissione mentre dettava le domande ed era stato cacciato fuori.
Complessivamente quattro le persone denunciate: l’aspirante odontoiatra; il papà, Luigi Babele, un ragioniere di 52anni; la mamma, Annamaria Lucareddi, una insegnante 49enne; un amico impiegato, Ferdinando Scialla, 31enne di Marcianise. Fin qui la cronaca, ma la scoperta effettuata dai carabinieri del comando provinciale, con il colonnello Mario Cinque, potrebbe essere però solo la punta dell’iceberg di un fenomeno invece molto più ampio e complesso. Non sono esclusi infatti sviluppi nelle indagini. I test di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso si stanno svolgendo in questi giorni in tutta Italia, con prove uguali per tutti i candidati. Giovedì è stata la volta di medicina, ieri quella di odontoiatria, lunedì sarà la volta di veterinaria e martedì di architettura.
Test universitari, aspirante dentista tenta di superare i quiz con l’aiuto di una trasmittente: coinvolto un 31enne di Marcianise
5 Set 2010
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Totò,Peppino e la malafemmina a Fuorigrotta.
e questo si chiama decadentismo
Sono tragicamente sconvolto da questi episodi di malacultura,purtroppo sono le istituzioni che con i loro toto-impedimenti targati “Quiz” generano questi episodi ingresciosi,che si allargheranno sempre di più sè il futuro dei giovani professionisti non verrà nuovamente affidato direttamente ai Professori per una giusta selezione.Purtroppo sono penalizzati i più bravi,magari i Quiz consentano l’entrata ad Odontoiatria a giovani che in via esclusiva un giorno prima dei test,hanno passato la notte in “cella” di qualche distretto di Polizia!!!e chi è diplomata al liceo classico: a casa!!!Finiamola con questa “Quizopoli” speculativa,oramai il popolo sovrano e le istituzioni soprattutto i Carabinieri l’ho sanno!!!Se non ti molli non entri.
Sono fermamente daccordo con puzzotto,la Costituzione sancisce il diritto allo studio per tutti.In Italia ci si appella alla costituzione solo ed esclusivamente a disastri avvenuti!!! Eppure questi articoli della Costituzione potrebbero essere un ottimo mezzo per i partiti a contrastare Berlusconi!!Non capisco perchè non li adoperano in tal senso.Comunque sembra giusto che per tale infrazione i test a Napoli per Odontoiatria meriterebbero la soppressione.Purtroppo la connivenza c’è.chi si è mollato deve entrare,chi ha requisito non può tirarsi indietro.