E’ difficile al momento prevedere se e quanto tempo durerà la pace scoppiata all’interno della maggioranza di governo cittadino. La cosa certa è che si è arrivati all’attuale equilibrio con molta difficoltà ma soprattutto al termine di estenuanti trattative tra le forze politiche che risultarono vincitrici della competizione elettorale quasi un anno e mezzo fa. Ma ciò che appare con grande evidenza è che l’attuale bilanciamento politico sia stato raggiunto attraverso una ferita che difficilmente si rimarginerà nel breve periodo. Il vulnus riguarda l’esclusione dall’attuale esecutivo dell’ex vicesindaco e campione di preferenze per il Pdl Paride Amoroso, ma anche il vistoso ridimensionamento dell’assessorato retto dal piellino Gerardo Trombetta. Due elementi, questi ultimi, su cui risultano evidenti le decisioni prese dal sindaco Antonio Tartaglione e dal suo mentore, il presidente-deputato Domenico Zinzi, che hanno utilizzato la vecchia strategia del “divide et impera” alleandosi una volta con una fazione ed una volta con quella opposta. Il risultato evidente è che il partito zinziano è oggi molto forte mentre l’influenza politica della destra è ridotta al lumicino.
Si è aperto, intanto, un nuovo caso all’interno del Pdl cittadino. Fonti autorevoli del Pdl provinciale ci comunicano che l’attuale stato dirigente del partito marcianisano sarebbe sprovvisto di tessera di partito. Al momento risulterebbero iscritti con tanto di tessere 2009/10 solo cinque marcianisani: Salvatore Negro, Antonio Pappalardo, Gaetano Pappalardo, Maria Tartaglione e Paride Amoroso (quest’ultimo iscritto come Associato Ordinario, qualità riservata ai quadri e agli eletti). Ciò vuol dire che sia i 6 consiglieri comunali che i due assessori sarebbero privi di tessera e secondo lo statuto del Popolo della Libertà l’iscrizione è obbligatoria per gli eletti. Insomma, secondo qualche esperto, l’attuale dirigenza del partito berlusconiano a Marcianise sarebbe priva di rappresentatività.
La situazione marcianisana, tuttavia, non si spiega compiutamente se non si analizza il contesto politico provinciale. In particolare l’attuale assetto cittadino, in termini di rappresentanza istituzionale in seno all’esecutivo, non è altro che il riverbero della guerra di posizioni che si sta consumando all’interno del Pdl provinciale e regionale dove l’area cosentiniana, di cui fa parte lo stesso Amoroso, risulta al momento più debole rispetto a quella di Giuliano e Coronella. Per capire meglio ciò che sta accadendo basta osservare quello che sta succedendo nella vicina S.Maria Capua Vetere dove il sindaco Giudicianni, eletto con il centrosinistra, ha nei giorni scorsi ufficializzato la nuova giunta con uomini del centrodestra. L’operazione di ribaltone è stata condotta dal Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano con l’avallo di Nicola Cosentino ed è contrastata fortemente da Coronella. Una battaglia di posizioni tra ex An ed ex Forza Italia che si ritrovano a volte insieme ed a volte in contrasto per la supremazia del potere interno al partito e che spesso si ripercuote anche sugli equilibri locali. Amoroso, a quanto ci risulta, ma è facile leggerlo dai fatti, difficilmente sarebbe stato liquidato in questo malo modo se il suo referente, Nicola Cosentino, non fosse stato impegnato a salvaguardare se stesso dalle vicende giudiziarie e nel contempo dall’attacco dei suoi stessi compagni di partito che mirano al controllo del Pdl regionale e provinciale.
Nuova grana nel Pdl: dirigenti e assessori senza tessera di partito
7 Set 2010
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x sacace,a napoli ci sto da vari decenni e attualmente ho 21 consiglieri
pdl e non mi risulta di averti mai visto nelle sedi del pdl napoletano,
ti consiglio quando vai all’appuntamento con pappalardo di non prendere
altri impegni per almeno 4-5 ore tanto è il tempo che ti servirà per
contare le tessere, saluti.
Egregio Amoroso, hai letto “il giorno della civetta”? Allora devi sapere che delle 5 categorie di “uomini” narrate tu ti sei circondato di quelli appartenenti all’ultima in elenco (quaqquaraqquà). Essi hanno trovato il loro habitat naturale tra i loro simili per cui non ci venire a parlare di tessere. Ecco perchè le cose non cambiano e, anzi, siamo costretti ad un regrado sociale, economico e occupazionale. Tutto questo grazie ai quaqquaraqquà.
Per Sasà62:ti ripeto,ti conviene stare zitto,evita ardori politici che non hai e mai avrai perchè appartieni anche tu al totale servilismo,ma la cosa più bella è che non sei nemmeno in grado di capire chi usa il cervello e chi non sa nemmeno dove è nato e si è bruciato perchè credeva di essere intelligente,anzi rettifico “FURBO”,perchè la furbizia è l’arma dei fessi. In quanto a intelligenza il Vostro Quoziente intellettivo è pari a Zero.
Caro Leonardo non sono daccordo con la classifica dei 5 punti, e poi non lo sono nell’escludere dall’ultimo punto lo stesso Amoroso. Chi è causa del suo male pianga se stesso. Di altro spessore politico è invece l’altro ex assessore, il dott. Elia, per lo meno ha la decenza di non proferire parola riconoscendo l’errore o ribadendo la sfiducia al governo di cui faceva parte. Nessuno ha tolto la bicicletta al Prode Paride e pertanto è ingeneroso chiamare quaquaraquà quel manipolo di truffaldini. E poi, Amoroso sa bene chi nel partito ha progettato la sua esclusione, se veramente vuole un confronto chiarisca almeno a quale Antonio lo deve chiedere.
Ill.mo Dott Amoroso, Lei parla di confronto con il sindaco ? ma cosa vuol confrontarsi, poteva evitare di cadere nella trappola che qualcuno le ha teso.Ti sei voluto fidare di chi non meritava fiducia, e pensare che qualcuno ti aveva avvisato, ma come al solito la tua risposta era “ME LA VEDO IO”…..AZZ , te la sei vista proprio per bene.Caro Paride purtroppo tu continui a sbagliare, poni il problema delle tessere, ma dico io, ti sembra un problema politico ? Ma quando eri tu assessore le tessere le tenevano ??? e visto che ci siamo, Il buon coordinatore quando venne nominato da Coronella non era tesserato in nessun partito, e visto che all’epoca si dovevano dividere i coordinamenti in base alla quota 70%FI 30%AN e il resto mancia, penso di tesserarsi alcuni giorni dopo essere stato nominato (per modo di dire) coordinatore …. anzi… commissario. Caro Paride, questa situazione tu la conoscevi benissimo, ma l’hai accettata e il problema delle tessere non te lo sei creato, mo te ne esci con il tesseramento.Sei stato votato da circa 700 persone, hai avuto la soddisfazione di fare il primo eletto in una competizione elettorale molto dura, e alla fine ti hanno cacciato con una mano dietro e un’altra davanti.Perciò,stamme a ssenti…nun fa”o restivo,suppuorteme vicino-che te ‘mporta? Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive: