Incapace di intendere e di volere. Queste sono state le conclusioni dello psichiatra dr. Nardini, perito nominato dal G.i.p del Tribunale di S. Maria C.V. dr. Caparco in sede di incidente probatorio nel procedimento penale a carico di Francesco Di Giovanni, accusato di violenza sessuale aggravata a carico di una minore di anni 14. La perizia, chiesta dall’avvocato dell’accusato Mariano Omarto al giudice per appurare il grave deficit mentale dell’uomo. Il Di Giovanni fu arrestato in data 10.04.10 ad opera della squadra volante della Questura di Caserta a seguito della denuncia della madre della minore. La minore – a quanto pare assidua frequentatrice della casa Di Giovanni – sarebbe stata colta dalle attenzioni dell’uomo poichè rimasti soli in casa. Successivamente, la ragazza ha avuto modo di raccontare tutto alla mamma che, unitamente alla figlia, si sono recati presso la Questura di Caserta per esporre l’accaduto consegnando, per l’occasione, anche i pantaloni della
minore intrisi di sostanza biologica asseritamente del Di Giovanni. Così conclude il c.t.u.:”non è imputabile poichè sono risultate inadeguate capacità di intendere e di volere,avendo riscontrato condizione morbosa di ritardo mentale di grado moderato e grave condizione di deprivazione sociale e culturale per cui si prospetta presenza di vizio totale di mente; l’imputato non è compatibile con il regime carcerario e non ha capacità di stare in giudizio”. Confermate anche le conclusioni del consulente di parte nominato dall’avvocato Omarto che dichiara: “Auspico, a questo punto, la scarcerazione del mio assistito e l’affidamento ai servizi ASL territorialmente competenti”.