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Piano Energetico Comunale, Centrosinistra propone modifiche

I Partiti di opposizione di quest’amministrazione e rappresentanti del Centro Sinistra di Marcianise in consiglio comunale, sono favorevoli e promotori sia a livello nazionale che locale della Green economy.
In quanto, ritengono l’economia verde, l’unica vera opportunità per uscire da due grandi crisi, quella climatica e quella economica, per lasciare un mondo vivibile alle generazioni future, per costruire sviluppo e creare nuovi posti di lavoro, tenendo conto del vincolo delle risorse naturali.
Per Noi un atto di indirizzo politico per l’attuazione dei un Piano Energetico Comunale deve seguire i seguenti obiettivi:
• razionalizzazione dei consumi;
• diversificazione delle fonti tradizionali e sostituzione delle fonti convenzionali con fonti rinnovabili;
• utilizzazione di disponibilità energetiche locali, di servizi energetici locali, di tecnologie energetiche prodotte localmente, di competenze energetiche locali; •
limitazione di infrastrutture energetiche, inquinamento ambientale, usi energetici non compatibili con la politica di gestione del territorio; •
sostegno alla creazione di servizi energetici locali, di nuova occupazione o conversione di occupazione preesistente, alle politiche energetiche regionali, nazionali e comunitarie, ad altra pianificazione comunale, alla domanda di altri servizi collegati agli usi energetici. Per dirlo in poche parole, un atto di indirizzo politico di attuazione del PEC deve “salvaguardare il Locale pensando Globale” creando lavoro e spazio occupazionale.
Per Noi un Piano Energetico Comunale (PEC) è un’opera sartoriale “cucita addosso” al territorio.
Non riscontriamo, in questa amministrazione, tale volontà nell’atto di indirizzo politico- amministrativo espresso nella delibera di G.C. n° 173 del 23.04.2010; dove si dedica, tutelandolo in modo eccessivo, troppa attenzione ad un ipotetico Gestore Unico.
Ed è per questo che proponiamo di modificare la delibera di G.C. n° 173 del 23.04.2010, con i seguenti punti:
1. Di escludere dall’atto di indirizzo politico la dicitura “ovvero individuando un unico
gestore che sia, in maniera autonoma e omnicomprensiva,”; 2. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, l’utilizzo di combustibili di origine agricola;
3. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, la possibilità di recupero di residui agricoli e forestali, come quelli che possono essere derivati dal Ring Verde e dalla manutenzione del verde pubblico, per produrre energia contribuendo al tempo stesso in modo determinante alla manutenzione del territorio.
4. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, la previsione di agevolazioni fiscali degli edifici di nuova costruzione a bassissimo consumo energetico e per quelli di costruzione precedente alla data di entrata in vigore del Piano Energetico Comunale che abbiano effettuato interventi dimostrabili di efficienza energetica ;
5. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, la promozione della combinazione di tecnologie energetiche con quelle della sicurezza in un approccio di “edilizia intelligente e sostenibile”;
6. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, la chiara dicitura: L’Amministrazione Comunale effettuerà un’attenta “diagnosi energetica” e “certificazione energetica” delle principali fonti di consumo di energia dell’Ente Locale, in particolare degli impianti a servizio delle strutture comunali (Municipio, sedi secondarie, biblioteca, etc.), degli edifici scolastici e dell’edilizia pubblica residenziale.
In particolare per l’impianto di Pubblica Illuminazione, sarà realizzato un attento censimento con relativa diagnosi energetica, producendo quindi: un documento finale esplicativo della diagnosi, facilmente fruibile dalla commissione e dai cittadini.
7. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, in caso di eventuale futuro bando di affidamento e/o fornitura dei servizi, di escludere dalla partecipazione allo stesso, le società che effettuano le diagnosi e le certificazioni.
8. Di inserire nell’atto d’indirizzo politico del PEC, la previsione di strumenti pubblici per il controllo di gestione ed il controllo del risparmio economico ed energetico.
9. Di proporsi come Tecnopolo ed attento interlocutore nei riguardi dell’Unione Industriale di Caserta, promotrice del primo vero “Distretto Industriale Energetico d’Italia”.
10. Di sostituire la dicitura Piano Energetico Comunale con la dicitura Piano Energetico Ambientale Comunale (PEAC) in modo da ricostruire la struttura del sistema energetico-ambientale-territoriale.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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