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Passa il bilancio con i voti del Pdl. Tensioni tra Squeglia e Zarrillo Maietta. Slitta la decisione sulla nuova giunta

Passa il Bilancio Comunale con i voti di tutta la maggioranza (Udc,Pdl, Pl) mentre a votare contro resta solo Gaetano Tartaglione (fuoriuscito da poco dal Pse). Tutto il resto dell’opposizione (Pd, Pse, Api) si allontana al momento del voto dopo una querelle molto accesa con recproci scambi di accusa che hanno visto protagonisti soprattutto Piero Squeglia (Api) e Pino Moretta (Pse) da un lato e Zarrillo Maietta dall’altra parte. A dare l’incipit alla polemica sul documento contabile di previsione 2010 è proprio l’esponente socialista che chiede il rinvio della votazione sul bilancio perchè, spiega, l’opposizione non è stata messa in condizione di effettuare i dovuti controlli previsti dalla legge. A rincarare la dose ci pensa l’esponente dell’Api Piero Squeglia, protagonista anche di un botta e risposta con il presidente del Consiglio Comunale Angelo Zarrillo Maietta accusato, quest’ultimo, di garantire poco le opposizioni visto che nella giornata di martedì una delegazione del centrosinistra si era recata presso gli uffici del segretario generale per chiedere i documenti allegati al bilancio e questi non si trovavano. Un giallo che poi è stato spiegato dallo stesso Zarrillo Maietta che ha reso noto che i suddetti documenti non si trovavano perchè erano stati spostati in un’altra ubicazione e  che poi sono stati resi disponibili a partire dal pomeriggio dello stesso gorno. La tensione tra i due è salita in seguito quando il presidente del civico consesso ha risposto a più di una telefonata al cellulare mentre Squeglia parlava e l’esponente dell’Api ha chiesto maggiore attenzione al suo intervento. Ne è nata uno scambio di accuse reciproche con toni molto accesi.
A sostenere la bontà e la correttezza del bilancio comunale Angelo Pezzella, presidente della commissione bilancio ed esponente del Pdl, che ha accusato l’opposizione di scarsa responsabilità. L’opposizione ha giustificato la propria uscita dal consiglio comunale con l’impossibilià di verificare la correttezza del documento contabile di previsione perchè gli è stato privato il diritto di controllo negando loro la visione di atti fondamentali per la valutazione. Con l’uscita delle minoranze i capi previsti all’ordine del giorno sono stati approvati velocemente ed il consiglio comuanale si è chiuso in breve tempo.
Con l’approvazione del bilancio si chiude un capitolo amminisrativo e si apre una nuova fase poltica i cui contorni sono difficili da prevedere. Il Pdl, fuori dalla giunta da diversi mesi, perde uno strumento di pressione forte come quello della voazione del Bilancio e si affida totalemente ai desiderata del sindaco e degli alleati, in particolar modo dell’Udc. Anche la nuova giunta, ampiamente annunciata dal sindaco in un comunicato stampa a seguito di diversi incontri con gli alleati, probabilmente slitterà a settembre vista la mancanza di urgenza condizionata dalla scadenza dell’approvazione del bilancio. Indiscrezioni dagli ambienti del governo cittadino, parlano di volontà del sindaco di far durare il più possibile l’attuale esecutivo visto che con l’ingresso degli assessori politici la capacità decisionale della fascia tricolore verrebbe inevitabilmente ristretta. Uno spazio politico che, al contrario, gli assessori in pectore dell’Udc hanno tutta l’intenzione di occupare visto la loro “eccessiva” ed ingiustificata lontananza dalle stanze del potere decisionale.
Un cambio di strategia, quello del sindaco, che potrebbe creare ulteriori tensioni sia nel suo partito di riferimento che nel Pdl. Quest’ultimo, dato per scontato che l’ipotesi del rientro degli assessori cacciati sia definitivamente archiviato, pensa di rientrare nell’esecutivo con l’opzione di un assessore interno ed uno esterno. I nomi che si rincorrono sono tanti e tutti fanno parte di un ragionamento che permetta al partito azurro di rentrare in careggiata. Ma la mancanza di una strategia comune e le loro divisioni interne li rende oramai succubi delle decisioni del primo cittadino in un rapporto di assoluta suddidanza. Nelle ultime settimane il Pdl si è più volte riunito e spaccato sulla decisione da adottare in riguardo al voto sul bilancio. Nell’ultimo incontro si è consumata la decisione di votare il documento contabile sostenuto soprattutto dal coordinatore Sagliano e da Pezzella, mentre posizionati su posizioni più oltranziste sia il consigliere Gionti che il capogruppo Valentino.
Diversa, invece, la posizione degli assessori nominati dall’Udc che, forti dell’investitura del partito e dell’appoggio del presidente della Provincia Zinzi, mal digerirebbero un’eventuale slittamento dell’ufficializzazione della carica da parte del sindaco Tartaglione.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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