Nei guai 63enne un bidello in pensione di Marcianise. Secondo il quoidianolaziale “Il Tempo”, tra la fine del 2008 e il 2009, trovandosi a Fondi per lavoro, avrebbe incontrato una 46enne, docente del posto e single, con cui avrebbe intrattenuto una relazione affettiva durata diversi mesi. A un certo punto la donna non avrebbe voluto più saperne di continuare quel rapporto che avrebbe avuto i suoi momenti «intimi» sia nella cittadina pontina sia nella casa del marcianisano. L’uomo, però, non avrebbe accettato la decisione della partner e avrebbe cominciato a minacciarla per farle cambiere idea. Ma a nulla sarebbe servito quel tipo di pressioni, cui si sarebbero aggiunte, in seguito, anche forme di violenza sessuale e, per finire, la richiesta di denaro minacciando, in caso contrario, di pubblicare sui siti internet immagini che ritraevano i due nei momenti di intimità.
La donna, a quel punto, avrebbe deciso di rivolgersi alla Polizia di Fondi, fornendo al commissariato tutti gli elementi in suo possesso. L’informativa inviata dal commissariato di Fondi alla Procura della Repubblica di Latina, aveva subito trovato disponibile il pm che si occupa del caso ad ordinare l’arresto del bidello. Di parere contrario, invece, il gip Laura Matilde Campoli, che non ha ritenuto opportuno mettere in carcere il 63enne e ritenuto sufficiente la misura cautelare dell’obbligo della firma, provvedimento che è stato notificato a Raffaele I. attraverso i responsabili del commissariato di Fondi.
L’altro ieri, a Latina, si sarebbe dovuto tenere l’interrogatorio del pensionato, ma davanti alla gip Campoli l’uomo non si è presentato. Alla luce di questo fatto, si vedrà, adesso, come gli inquirenti valuteranno il comportamento dell’indagato.
Abusi sessuali ed estorsioni, nei guai 63enne bidello in pensione
16 Lug 2010
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È questo uno di quei casi che amo definire di “evoluzione apparente della specie!” In realtà le pulsioni recondite dell’inconscio sono le stesse di quelle che centinaia di migliaia di anni fa, portavano i primi uomini, clava in spalla, ad afferrare la femmina per i capelli e strascinarla nella caverna dove si sarebbe consumato il bestiale accoppiamento. Per taluni individui i concetti riconducibili al corteggiamento sostenuto dal rispetto per la donna, in quanto essere umano, e dalla parola, strumento nobile della seduzione, sono privi di significato, di più, rappresentano un inutile perdita di tempo! Io penso che tutti coloro che non si rassegnano alla fine di un rapporto, non sono individui che hanno provato o che provano un amore intenso ed incommensurabile, poiché chi ama, anche se non più corrisposto, non concepirebbe mai il male, fisico e morale, per l’amata. Per queste persone la donna è vista come femmina il cui ruolo è finalizzato esclusivamente al piacere, e le relazioni un esercizio di dominio incontrastato.
Marco RUSSO