La guerra tra i clan storici della camorra marcianisana passa non soltanto attraverso le estorsioni e gli affari della droga ma anche con l’imposizione di prodotti coloniali presso bar ed esercizi pubblici gravitanti sul territorio cittadino. A rivelarlo un articolo pubblicato ieri dalla giornalista Maria Rosaria Capacchione de “Il Mattino“. L’ipotesi investigativa, al vaglio degli iquirenti, è stata messa in luce da una informativa della Squadra Mobile di Caserta che ha registrato una serie di movimenti messi in pratica dai due clan in guerra: i Belforte-Mazzacane e i Piccolo-Quaqquarone.
Nonostante le numerose inchieste giudiziarie della Dda di Napoli che hanno messo in ginocchio le due famiglie storiche di Marcianise, gli esponenti della camorra locale tentano la ripresa delle attività criminali attraverso l’imposizione ai commercianti di marche di prodotti di caffè tra l’altro scadenti e mal digeriti dai titolari dei bar. Almeno due gli episodi sotto osservazione verificatisi in un bar del centro storico ed uno nel rione Macello di Marcianise. Oltre alla polvere di caffè, alla base degli affari dei clan c’è anche la crema di caffè, una sorta di granita e panna aggiunta al caffè ed usata soprattutto durante l’estate.
Monopolio del caffè nei bar, sfida tra i clan marcianisani per il predominio
14 Giu 2010
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AVETE SCOPERTO L’ACQUA CALDA!
cose di tutti i giorni!che schifo
Si chiama pubblicità…
scusate radazione,in alternativa la giornalista rosaria capacchione, potreste fornire i nomi delle marche di caffè-ciofeca che si trovano nei nostri bar….così almeno salvaguardiamo un poco la nostra già minata salute?