Il Comitato Mamme e Famiglie di Marcianise affianca il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e domenica (9 maggio) sarà presente con una delegazione in Piazza Carità (Annunziata) dalle ore 9.30 alle 13 per la raccolta firme a favore dei referendum contro la privatizzazione dell’acqua. I tre quesiti referendari vogliono abrogare la legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. In poche parole si vuole togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua e restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori e garantirne l’accesso tutti. Tutelarlo come bene collettivo e conservarlo per le future generazioni.
“Mamme e Famiglie” in piazza per raccogliere firme contro la privatizzazione dell’acqua
9 Mag 2010
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ci dispiace assai che le mamme e le famiglie cadono in misconcenzioni così evidenti. l’acqua è di tutti ma chiede di essere gestita. gli acquedotti non sono mica di tutti( non li avete costruiti voi e nè tantomeno fate manutenzione) e sappiamo quante perdite ( con tanto sprechi e inquinamento) ci sono in essi. tanto da non fidarci( proponete un sondaggio) e comprare bottiglie( rigorosamente in plastica, poi,pochi usano il vetro)a prezzi superiori alle tasse sull’acqua( praticamente paghiamo due volte). se non vogliamo privatizzazioni andiamo a berla alla fonte ( lì nessuno vi dirà che l’acqua è di loro proprietà).
sapete,invece,oggi chi la gestisce l’acqua ? i tanti rappresentanti dei partiti riuniti nei consorzi . quelli che parecchi di voi chiamano la casta. e che, in tal guisa, state difendendo.
auguri mamme, non sprecate così la vostra festa. buona festa della mamma.applausi.
w la mamma !!! w edoardo bennato !!!! w gli anni cinquanta!!!! w applausi !!!
p.s. ma perchè non facciamo una petizione per bandire questo monossido di di-idrogeno? non vi sembra pericoloso? un componente fondamentale delle piogge acide? che scioglie quasi tutto quello con cui entra in contatto? che allo stato gassoso provoca gravi ustioni?
non contando che si risolverebbe a monte il problema, non vi pare?
Sei ridicolo..
Il territorio è ormai andato, ma ALMENO L’ACQUA LASCIATECELA!
Privatizzate tutto. Quando odorate il danaro, non vi ferma nessuno!
A quando l’aria, anche se già fetida?
Ma msd è in grado di dirci, ad es, negli altri paesi europei come funziona la “gestione” dell’acqua? Io credo che se qualcuno s’è posto il problema è perchè qui in Italia c’è una tendenza spasmodica, di più, forsennata all’arrichimento “precoce”! Chi s’è allarmato teme, evidentemente, che da noi si ha in mente non di gestire come in altri paesi europei, ma di fare “il servizio” ai cittadini, un servizio del quale, questi, non se ne dimenticheranno facilmente! Perchè, mi chiedo, gli altri cittadini europei non hanno di questi problemi?
Marco RUSSO
Monossido di idrogeno. Beffa del DHMO
Il fatto che il termine non si mai entrato nell’uso corrente, ha permesso di utilizzarlo in relazione a uno scherzo diffusosi principalmente via internet, in cui si propagandano i pericoli relativi all’uso dell’acqua (chiamata, in questo contesto, col suo nome IUPAC o con l’abbreviativo DHMO) e se ne propone il bando.
La caratteristica di tale beffa è duplice. Da una parte si enfatizzano gli effetti negativi dell’uso dell’acqua, banalmente conosciuti da chiunque, utilizzando il nome scientifico per confondere gli eventuali lettori. Dall’altra si fa riferimento a teorie del complotto governativo. Essa dimostra come, pur esponendo fatti reali ed anche banali, con un’oculata scelta della terminologia e omettendo opportunamente taluni dettagli rivelatori, si possa paventare una situazione di grande pericolo tramite una lettura superficiale del testo, facendo leva sull’emotività e l’ignoranza dei lettori, spesso fuorviati da forme (patologiche o meno) di Chemofobia, fenomeno alimentato frequentemente dagli stessi mass media.
QUANDO NON SO MI INFORMO. CIAO
Ma l’acqua di Marcianise è potabile o no??
chi conosce risposte le dia, grazie.