Manca il numero legale e così l’assemblea dei soci del Polo della Qualità non può approvare la proposta di concordato preventivo avanzata dai liquidatori Sergio Sciarelli, Roberto Giordano e Francesco Sbordone. I tre professionisti, però, decidono di proseguire l’iter procedurale intrapreso ad inizio marzo e fissano per la fine di questo mese la scadenza ultima per mettere in vendita i beni della struttura e recuperare parte della somma che occorre per ripianare i debiti.
Il concordato preventivo consente di immettere sul mercato i beni invenduti del Polo della Qualità fatta eccezione per i moduli acquistati e rogitati, che sono quindi nella esclusiva disponibilità dei proprietari. Da questa operazione i liquidatori contano di ricavare 15 milioni di euro, una somma che consentirà di coprire l’esposizione debitoria del consorzio nei confronti dei fornitori. Per completare la liquidazione e rimettere i conti a posto, però, serve anche altro poiché il passivo comprende anche 25 milioni di debiti nei confronti delle banche che nel 2008 hanno finanziato il progetto della struttura di Marcianise. In questo caso si provvederà all’accensione di un mutuo e ad altre operazioni che consentiranno di reperire liquidità.