Un mega fiocco rosso campeggiava sull’ingresso del Outlet “La Reggia Designer” di Marcianise e subito dopo il conto alla rovescia i palloncini rossi sono stati liberati nell’aria mentre i trampolieri e gli animatori ballavano sulle note di “Felicità” di Albano e Romina Power. Una vera e propria festa a cui hanno fatto da contrasto le numerose polemiche che da lì a poco si sarebbero scatenate.
Tutto è cominciato in mattinata quando, dopo il taglio del nastro e la benedizione del vescovo di Caserta Farina, i rappresentanti del nuovo centro commerciale marcianisano si sono accomodati in una saletta per la conferenza stampa. A fare gli onori di casa Gary Bond, ceo European Development di McArthurGlen, Luigi Battuello, country manager per il Sud Europa di McArthurGlen, e Jacopo Mazzei, presidente e ad del gruppo Rdm. Tra i relatori il sindaco di Marcianise Antonio Tartaglione ed il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Un momento prima che prendesse la parola il sindaco Tartaglione un gruppo di imprenditori del Polo della Qualità hanno cercato di prendere la parola per protestare contro l’inaugurazione dell’Outlet. Si tratta di imprenditori che probabilmente hanno perso parecchi soldi nell’investimento del “polo commerciale” che fu inaugurato nel settembre del 2007 sempre a Marcianise alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra l’imbarazzo dei giornalisti e quello dei relatori, due persone hanno cercato di avvicinarsi al tavolo di rappresentanza gridando all’indirizzo del sindaco di Marcianise. I due, insieme agli altri contestatori, sono stati retarguiti dal moderatore e poi allontanati dalla vigilanza.
Il Sindaco ha potuto quindi fare il suo intervendo ed ha dichiarato: “L’importanza di ospitare sul nostro territorio un punto vendita di una catena commerciale di rilevanza internazionale è stato un dato imprescindibile, palese a tutte le amministrazioni che hanno contribuito al suo insediamento”. I riferimenti erano soprattutto per l’ex sindaco di Marcianise Filippo Fecondo anche lui presente in sala.
Nel suo intervento il Governatore Antonio Bassolino ha insistito sulla necessità di poter contare per lo sviluppo del territorio su capitali stranieri. “Abbiamo bisogno di risorse internazionali che facciano sinergia con quelli di imprenditori italiani che sanno fare il proprio mestiere e la propria parte, perché da questo rapporto di collaborazione in cui ognuno cerca di fare il proprio mestiere, che può nascere un nuovo ed auspicato sviluppo del territorio”. Bassolino ha poi cercato di chiudere le polemiche dicendo che il “compito degli amministratori è favorire lo sviluppo e l’intrapresa privata. Sono poi i privati imprenditori che debbono valutare bene i loro investimenti affinchè il progetto si riveli proficuo per loro stesssi e di conseguenza per il territorio”.
Il Centro inaugurato oggi si estende, in questa prima fase del progetto, su un’area di 17.500 metri quadrati suddivisi in circa 65 negozi di importanti marchi di moda, oltre a caffé e ristoranti mentre ultimata la seconda fase del progetto, che prevede un impegno di spesa complessivo di 120 milioni di euro, i negozi saranno 140 su di un’area complessiva di 26.500 metri quadrati.
Ma le polemiche degli operatori del Polo della Qualità, che tra l’altro sono proseguite con l’aggressione all’ex presidente del Polo Guglielmo Aprile (vedi servizio) non finiscono quì. 18 mila commercianti di Napoli e provincia, rappresentati dalla Federazione Moda Napoli, hanno depositato il ricorso al Tar contro l’outlet “La Reggia” di Marcianise. I ricorrenti contestano numerose irregolarità: l’impatto ambientale, ad esempio, così come il congestionamento del traffico nella zona già pesante per la presenza del Centro Commeriale Campania. Si contesta anche la costruzione dei posti auto nelle aree verdi come “parcheggi a raso” invece che interrati, ma anche il fatto che l’outlet doveva essere costruito entro 18 mesi dalla Conferenza di Servizi (2004) ed invece stato realizzato dopo 6 anni. Infine si contesta la ricaduta occupazionale che se prevede a regime 1000 posti di lavoro nel contempo, spiegano i ricorrenti, “chiuderanno 1000 negozi al dettaglio e di conseguenza perderanno il lavoro in 5000”.
Alle proteste si aggiunge nella serata di ieri anche la Confesercenti di Caserta. “La nascita di queste strutture rappresenta indubbiamente un mutamento del sistema economico locale. In particolare alcune tipologie di questi centri, data la loro specificità nel settore possono rappresentare un momento di attrattiva turistica – spiega il presidente provinciale Maurizio Pollini. Ma quale futuro per le Pmi e per le microimprese del settore commerciale ed artigianale locale? Quanto ed in che modo queste piccole aziende potranno resistere alla concorrenza di questi grandi centri? Se a tutto ciò, poi, si aggiunge, la crisi che da alcuni anni attanaglia il settore allora la situazione diventa davvero preoccupante”.
Come se non bastassero le polemiche, i consiglieri comunali di Marcianise appartenenti all’Udc ed ai Popolari Liberali hanno deliberatamente disertato la cerimonia inaugurale in segno di protesta contro la proprietà dell’outlet (leggi quì) perchè, secondo loro, non sarebbero stati assunti abbastanza lavoratori del territorio cittadino, violando un documento di intesa espressamente redatto dai rappresentanti di McCarthurGlen con il Comune di Marcianise. Sullo stesso argomento è da segnalare la presa di posizione dei consiglieri di opposizione che hanno chiesto, atttraverso un manifesto (leggi quì), le dimissioni del Sindaco Antonio Tartaglione.
Ecco i video dell’inaugurazione:
– Taglio del nastro
– Contestazione operatori Polo della Qualità
– Aggressione verbale a Guglielmo Aprile
Queste sono le conseguenze per i marcianisani,nessun poato,ed adesso per peggiorare la situazione votate alla provincia come avete fatto al comune!!!!!!!!!!!!!!
Tatonno torna a casa !
Torna a casa Tatonno!
Il Sindaco Tartaglione ha sbagliato !
non doveva andare all’inaugurazione,
doveva rimanere a Marciansie vicino al popolo che l’ha eletto e che giustamente aspira a lavorare sul proprio territorio.
e un vero schifo,ma lo volete capire che a noi ndessuno ci pensa ,non riuscite a capirlo,andate a votare come degli ignoranti vedete di stappare il lavoro al nostro paese e nessuno dice niente ringraziamo a chi ha votato tartaglione ,io avevo fiducia in questo sindacio ma da quando ho visto che non se ne importa nulla di nulla sono disgustato di tutti i politici pensano solo a mangiare loro e noiiiiiii…..ci arrangiamo,,,BRAVO SINDACO DIMETTITI…
Hai proprio ragione,solo occhi,ormai il popolo di marcianise è abbandonato a sè stesso…che tristezza poter stare solo a guardare la nostra fine…ormai marcianise è diventata terra di nessuno e ognuno ne fa ciò che vuole…poveri noi!
Continuiamo pure ad accettare queste cattedrali nel deserto, strumenti per regalare appalti
Continuiamo ad accettare pensando che
risolvano il problema della disoccupazione del paese…
poveri illusi!
Quanto altro dovranno ancora distruggere il territorio per farci capire
che a noi, ai cittadini, non daranno mai nulla, semmai toglieranno?
Però non cè che dire, antonio con la fasciaa tricolore ero il più bello della manifestazione, potrebbero addirittura gli inglesi che dovranno arrivare a frotte prenderlo come modello della macarthurglen
cara Melania hai perfettamente ragione che siamo dei poveri illusi, vedi la macchietta che ha fatto un Santone presente in consiglio comunale, ha ispirato la protesta per l’outlet, non per i poveri giovani disoccupati, ma perchè qualche suo famigliare non è stato chiamato, cosi’ come gli altri firmatari della protesta.Purtroppo credo che i tempi non siano maturi per un cambiamento radicale della politica.Fin quando gli assessorati e gli incarichi di amministrazione pubblica, sono centri di affare e di non governo della città non si può sperare a nulla.Dobbiamo noi tutti avere il coraggio di combattere ed esternare tutto il nostro disagio, attraverso tutti gli strumenti democcratici e pacifici esistenti.Tanto per comprenderci, questo strumento che il grande Alessandro ci ha offerto, alcuni anni fà nemmeno si immaginava di ottenerlo.Marcianise c’è e noi non ci arrendiamo.-
già . per una volta siamo d’accordo con Melania . ma senza prendercela con l’outlet che fa il suo dovere di impresa ( e non è una cattedrale nel deserto ) . snobbate ,invece,cari giovani , questi posti . e snobbate pure i politici che li promettono . dite loro che non avete bisogno e salverete ,in tal guisa,tutto il nostro amato territorio .
non sembrate rendervi conto che rinchiudersi tra quelle mure , anche se riproducono in versione alquanto trash , la reggia vanvitelliana ,per molti anni ,all’età in cui sarebbe normale creare progetti innovatori e aperti sul mondo ,potrebbe in qualche modo amputare una parte della vostra vita .
e , anche per marcianise , per la nostra terra , se la volete bene come la vogliamo noi , sappiate che la ricchezza di questa meravigliosa terra è stata costruita da coloro che ,in passato , sacrificandosi nelle terre ,possedevano ben altro spirito di intrapresa . e , allora , fate come i vostri genitori , i vostri ed inostri antenati . questi creavano il lavoro, creavano ricchezza, assicurando la vita non solo a voi ,ma persino a quella dei loro genitori e dei loro nonni . e senza ringraziare nessuno se non il buon Dio , nei giorni di festa .
vi sarà più chiaro,ora ,lo speriamo , nel quadro delle precedenti osservazioni fatte dallo scrivente e tanti altri confratelli di marcianise s’è desta ,il significato di ” rivoluzione conservatrice “.
Per MSD soffocare aspirazioni o ambizioni per ritornare a lavorare nei campi, riusciresti a vivere e a creare impresa oggi lavorando prodotti agricoli? E quali? Quelli colombiani o boliviani, credo che zappare la terra sia oggi, per condizione fisica ed altro, proponibile forse ad un extracomunitario, ma non ai nostri giovani che hanno ben altre esigenze, vivono di notte, lavorano al compiuters, ricorrono a cure estetiche ecc. Diverso sarebbe se la politica aiutasse a garantire finanziamenti ai nostri giovani sul nostro territorio per fare impresa e non attendere l’arrivo di questi colossi commerciali per proporre lavori da commessi.
la verità e solo quella…la truffa degli outlet in italia è un’altra bella espressione di gestione del commercio..su 44 circa di outlet in europa più di 20 solo sul nostro bel paese…ma guarda… si direbbe ..una bella media .la più alta…si per la truffa che si fa negli outlet italiani..nei quali si convince il consumatore ad acquistare con sconti che variano dal30 al 70 % ma che in realttà si produce merce e si riempiono scaffali con prodotti non della passata stagione(che in realtà è alla basa della idea OUTLET) marchiati dalle grandi griffe ma prodotti non seguendo gli scrupoliosi standard qualitativi che la stessa ditta offre per le lineee di merci normali…ossia si compra al prezzo che vale……meditate consumatori
CATTIVI SIA TARTAGLIONE CHE FECONDO UNO INCAPACE E UNO …., POVERI NOI DISOCCUPATI
tutti post pessimisti . non uno che possa risollevarci il morale .
se può servira a qualcosa ,sappiate che qui vengono inglesi e americani e noi andiamo in america per scopi ben più alti che quelli di vendere panni . l’orgoglio si chiama latino,il nostro caro e amato latino. negli USA sui bagni degli insegnanti troverete ancora di più ,oggi cpiù che nel passato ,scritto ” magistri ” .
quantunque negli USA l’eccellenza si trovi nelle scuole private , la latin school è pubblica e vi si accede per merito .
ebbene, notizia che ci riempie di orgoglio,il sindaco di new york,Bloomberg,ha voluto che anche la sua città ,capitale del mondo,avesse la sua latin school . e non a manhattan,il salotto culturale,bensì a brooklyn.
al preside griffiths ,viene chiesto che senso abbia,oggi,lo studio di questa antica lingua e se, per caso , fosse un segno del venir meno dell’esigenza di costruire outlet o di sfornare scienziati .
la risposta è :” il latino è alla base del pensiero critico e insegnare a pensare criticamente è lo scopo della scuola ” .
negli ultimi anni, se da noi aumentano i consumatori dell’outlet,negli USA i partecipanti al National Latin Exam sono in crescita esponenziale.
qui ci si accapiglia e si fa la fila per un prodotto scontato (e pure poco a leggere scipione ).
ricordate la biondina linch ,che fu liberata dai marines con un blitz spettacolare ? si era arruolata per poter prendere il diploma di maestra in una latin school . morale della favola : gli americani studiano il latino , rischiano la vita per un titolo di studio e comandano . i nostri okkupano , marinano la scuola ( c’erano molte facce di studenti nei giorni 18 e 19 )per vedere l’outlet e produciamo commessi ( a cui , paradosso dei paradossi ,è richiesto pure la conoscenza dell’inglese ).
PER L’MSD Certo che passi dal lavoro dei campi a quello delle scuole latine,per comprendere i tuoi commenti bisogna proprio impasticcarsi o fumare quelle cose che si usano per ascoltare l’aus music.