“E’ passato un anno e i colleghi del Commissariato di Marcianise (CE) continuano a lavorare sempre nella stessa struttura, eppure è passato oltre un anno da quando la Consap di Caserta chiedeva a gran voce a chi di competenza di prendere seri ed urgenti provvedimenti, onde evitare che i colleghi continuassero a lavorare senza nessuna tutela in materia di sicurezza sul lavoro.
Cosa è successo a distanza di un anno??
Nulla! Già, nulla, perché quando si tratta di tutelare i lavoratori di Polizia lo Stato fa poco o nulla, anzi, per lo più continua a spendere soldi, come nel caso del Commissariato di Marcianise, in una struttura dove le norme in materia di sicurezza del lavoratori sono del tutto aleatorie.
E non solo per il personale che vi presta servizio, che puntualmente, visto l’esiguo numero rimasto, salta il turno di notte, basti pensare all’abbattimento delle barriere architettoniche che, pur previsto per Legge, rappresenta un’utopia per il Commissariato di Marcianise , dove una sorta di lastra di acciaio, che nelle intenzioni di chi l’ha collocata dovrebbe facilitare l’ingresso ai disabili è impraticabile perché non opportunamente attaccata al suolo, per cui, se un disabile con carrozzina dovesse salirci, probabilmente andrebbe incontro ad un incidente con conseguenti danni fisici.
Giusto non farci passare nessuno, quindi, ma non sarebbe più giusto e rispettoso della Legge porvi rimedio, così da consentire al disabile, che non è cittadino di serie “B”, di accedere al Commissariato?
Si è parlato tanto di spostare il Commissariato in una nuova sede che il Comune avrebbe dovuto fornire alla Polizia, che nel 2007 aveva già messo a bilancio e che la nuova Giunta Comunale non ha mai applicato, per evitare che questo chiudesse…. Ma anche questa ipotesi è passata, caduta nel nulla, nel dimenticatoio delle promesse non mantenute, come tante altre, “tanto – deve pensare qualcuno in alto – i Poliziotti sono comunque costretti ad andare a lavorare, in qualsiasi condizione, anche comprandosi di tasca propria la carta e le penne per scrivere, perché mica possono scioperare per i loro diritti!?”.
Ma la cosa che più ci sconcerta è che, in questa battaglia di dignità e di legalità, fatta esclusivamente per il bene dei colleghi, siamo clamorosamente ed ostinatamente soli, nel silenzio di chi, evidentemente, ritiene più importante (perché così si ottiene un facile consenso) “sistemare” un paio di situazioni personali, tanto a fare sindacato, a beneficio di tutti, entrando in contrasto con la dirigenza, ci pensa la Consap !
Già, peccato che il dovere di un sindacato dovrebbe essere quello di lottare per i diritti dei colleghi, non fare iscritti, a qualsiasi costo!! Ma questa è un’altra storia….
La “storia” (brutta) che affrontiamo oggi è quella che riguarda Il Commissariato di Marcianise, che sopravvive in una situazione di campo rom, dove ognuno si è attrezzato al meglio pur di lavorare e non venir meno al proprio dovere, perché – ricordiamolo a chi “comanda” – Noi siamo Poliziotti , orgogliosi di esserlo, anche quando tutto è contro di noi.
Mentre il resto del Paese guarda, seppur con apprensione, al futuro ed il calendario indica che siamo nel 2010, qui abbiamo strutture che ricordano quelle degli anni 50, e non esageriamo, anzi, siamo pure buoni nel definirle cosi, perché anche mezzo secolo fa sarebbero state fatiscenti”.
Polizia, Coluccio (Consap): “Commissariato di Marcianise come campo rom”
17 Feb 2010
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E’ una vergogna per chi governa Marcianise e per chi ci vive a Marcianise! E’ un fatto di dignità, ma soprattutto di responsabilità da parte di tutti! Le autorità che governano, spesso distratte da volgari ragioni di bottega, si muovono (… se si muovono) senza autorevolezza. Noi cittadini sembriamo uomini impagliati, apatici, superficiali di fronte alla continua violazione dei nostri diritti. Credo anche che non possiamo tirarci indietro di fronte ai nostri doveri. Credo fermamente che la superficialità sia una nostra responsabilità: se solo pensassimo che il lavoro, difficile e spesso poco apprezzato, della polizia ha lo scopo di tutelarci, di difenderci, di garantire l’ordine pubblico per il benessere di tutti quelli che lavorano onestamente, che pagano le tasse e che sopportano ogni giorno prepotenze gratuite…. allora, noi per primi, dovremmo urlare “non è giusto!” per difendere coloro che fanno del loro agire, un nostro interesse!
Io proporrei di dare la villa sequestrata anni fa………..Potrebbe essere un ottimo segnale e una buona ubicazione per la Polizia…….
denunciatelo al “capitan ventosa”,servizio rapido a kilometri 0.
nonno gaetano.
concordo con la severa autodenuncia……. un commissariato che rappresenta l’istituzione stessa della legalità non può essere un’accampamento dove le più elementari norme del vivere civile sono calpestate quotidianamente……