Chi si è trovato nei paraggi del presidio ospedaliero di Marcianise, giovedì mattina, 11 febbraio, di certo non è rimasto indifferente ad una forte emozione, davanti allo spettacolo che si è presentato ai suoi occhi. Una lunga processione, con la Madonnina della cappella, si snodava composta, raggiungendo con la preghiera anche i piani più alti del nosocomio, coinvolgendo anche i degenti impossibilitati a deambulare. Il cappellano, Don Agostino Albano, tanti fedeli, alcuni ammalati, molti giovani, tanti docenti e 42 ragazze dell’ISISS “Novelli” in camice bianco, hanno celebrato così la giornata del malato, con una messa solenne ed una trascinante processione che ha sfidato le temperatura gelide della mattinata. Non sono passate inosservate le allieve dell’Istituto “Novelli“, che, supportate in quest’esperienza dalla dirigente, la professoressa Emma Marchitto, dal vicepreside, nonché ideatore del progetto “Pomeriggi Insieme”, Emilio Romanucci, e dalla professoressa Augusta Nardi, tutor del modulo specifico, “Alunne in corsia“, stanno affrontando per il terzo anno consecutivo l’esperienza del volontariato ospedaliero. Ad accompagnarle in questa indimenticabile avventura, della durata di 40h ci sono le dottoresse Pina Quintili e Teresa Di Matteo, psicologhe, che – fin dallo scorso mese di novembre – con profitto hanno avviato le discenti, tutte particolarmente motivate, a lezioni coi medici specialisti di alcuni reparti, come la Pediatria, con il professor Palmieri, l’Ortopedia, con il professor Martino e la Cardiologia, con il dottor Tartaglione. Le alunne, giovedì mattina, particolarmente coinvolte, si sono distinte, già durante la messa, quando spontaneamente hanno accompagnato all’altare alcuni degenti che si apprestavano a ricevere il sacramento dell’unzione dei malati. Alla fine della celebrazione, la giovane Lucia Costanzo ha declamato la poesia “Per chi è malato” della poetessa Loretta Margherita Citarei, destando commozione profonda nei convenuti:
Non esser triste/per il tuo male,/né a causa di esso,/sentirti fiore diverso /senza rugiada, senza sole,/nel prato della vita./Non tener conto/della foglia avvizzita/che pende dal tuo gambo,/forse son meno belli/i tuoi petali?/Forse su te non giunge l’ape?/Guarda la tua corolla,/gemente affida il polline/al vento lieve e spera./Distogli lo sguardo/dalla foglia accartocciata,/volgi al cielo la tua collana,/non serrarla nella solitudine
del dolore./Guardati attorno,/non sei solo./Tanti altri fiori/per te, cantano.
Caterina Vesta
Come siamo bravi a fare scena!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma in corsia, queste ragazze chi le ha mai viste!!!!!!!
IL NOSTRO AMICO VUOL FARE SOLO DELL’IRONIA!
LE RAGAZZE C’ERANO E MENO MALE CHE, OCCHI ATTENTI E CUORI SENSIBILI, HANNO POTUTO APPREZZARE LA VALIDITA’ DEL MOMENTO VISSUTO.
E’ QUESTA LA SCUOLA CHE CI PIACE, UNA SCUOLA CHE AVVICINA I GIOVANI AGLI ALTRI, AL DOLORE CHE, SPESSO,GLI ADULTI CERCANO DI TENERE FUORI DALLA VITA DEI RAGAZZI, TEMENDO LE LORO NATURALI FRAGILITA’.
MA,I GIOVANI BEN SANNO CHE ESISTE LA SOFFERENZA ED APPREZZANO QUANDO VENGONO EDUCATI A GESTIRLA, A FARE UNA SORTA DI ALLENAMENTO PER FORTIFICARE SE STESSI E DIVENIRE ABILI NELL’AFFRONTARE LE SFIDE DELLA VITA.
BELLA QUESTA SINERGIA EDUCANTE: DOTTORI, DOCENTI, RAGAZZE ED AMMALATI,UNITI NEL TRASMETTERE AMORE, CORAGGIO, SOLIDARIETA’,CURA ED ATTENZIONE A CHI SOFFRE.
IL MERITO E’ DA ATTRIBUIRE AD UN DIRIGENTE MOLTO ATTENTO E PRESENTE, A DOCENTI E DOTTORI CHE VANNO BEN OLTRE IL DOVUTO, AD ALUNNI PRONTI AD ACCOGLIERE PROPOSTE DI CRESCITA PERSONALE E SOCIALE.
ECCO UNA SCUOLA MAESTRA DI VITA!
VI ABBRACCIO.
FRANCA ABBATE