Si respirava un clima di svolta sabato sera presso la sede dei Popolari Democratici in via Duomo. L’affollatissima assemblea del partito, dopo la relazione del segretario Casimiro Golino e la discussione, ha sancito il passaggio dei centristi di Marcianise verso la compagine di Alleanza per l’Italia, il partito fondato da Francesco Rutelli e Bruno Tabacci. Le parole d’ordine riecheggiate nella storica sala dalle truppe dell’ex deputato Squeglia erano: fallimento della Costituente di Centro e soprattutto “mai con Berlusconi”. Questo non significa affatto ritorno al centrosinistra, spiega Squeglia ai suoi, ma sicuramente un percorso che, semmai dovesse avere convergenze queste non si potranno avere con chi oggi è al governo del Paese. Ma soprattutto Squeglia non esclude sviluppi anche a breve per ciò che riguarda alleanze in vista delle prossime provinciali e regionali. Nel bisbiglìo dell’assemblea qualcuno accenna anche a voci casertane che vedrebbero in Pole Position la candidatura dello stesso Squeglia alla guida di una compagine nuova con alleati Pd, sinistra e Alleanza Per L’Italia. Ma è lo stesso ex parlamentare del Pd a frenare: “Vedremo gli sviluppi della vicenda politica, per ora guardiamo a questo nuovo soggetto che contrasta con il finto bipartitismo e soprattuto pone un freno al lento ma graduale abbraccio di Casini a Berlusconi“. Niente rottura con De Mita giudicato dal nuovo corso di via Duomo come non in grado di incidere, con lo stesso carisma del passato, sulle vicende della poltica regionale.
“Siamo un cantiere aperto e riteniamo che questo nuovo soggetto politico possa fungere da catalizzatore anche per coloro che sono a disagio in altre formazioni politiche”. Il riferimento è quasi esplicito a quanti erano parte della ex Margherita e poi per varie vicende sono confluiti nell’Udc. Una calamita, quella attivata da Squeglia, che preoccupa non poco il partito zinziano in città. Sono tanti, infatti, quelli che appoggiarono il centrodestra e che oggi faticano a trovare un posizionamento gratificante nell’area di governo cittadino ed è a loro che l’Api dedicherà molta attenzione. Qualcuno azzarda anche dei nomi: gli ex consiglieri provinciali Angelo Piccolo e Vincenzo Letizia e addirittura l’ex assessore ed attuale consigliere comunale Udc Raffaele Salzillo.
Per un capitolo che si chiude, però, un altro capitolo potrebbe aprirsi per gli ex Popolari Democratici. Voci, sempre più insistenti, darebbero in forse l’adesione all’Api del consiglere comunale Maria Luigia Iodice, negli ultimi tempi corteggiatissima sia dal Pd provinciale che da Cosentino, per un’offerta di candidatura al consiglio regionale nelle cosiddette quote rosa. La dottoressa, molto stimata in città e moglie dell’ex vicesindaco Nicola Scognamiglio, fu la seconda più votata alle comunali dello scorso anno e vorrebbe a tal proposito considerare l’ipotesi di una casa madre più consolidata di quella del neo nato partito rutelliano prima di accettare una candidatura nel parlamentino regionale.
Squeglia traghetta i suoi nell’Alleanza per l’Italia e chiama gli ex Margherita confluiti nell’Udc di Zinzi
25 Gen 2010
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Pur di sopravvivere alla sua agonia, fa la conta dei numeri con gli ex amici, che qualche mese fa, alle scorse comunali, all’untimo minuto secondo si tuffarono nelle liste anonime a sostegno dell’UDC e di Tartaglione.
Adesso questi autorevoli politici che non hanno trovato ancora poltrone (non più apettibile) perchè non più candidato alla presidenza della provinica, si riscoprono “ex-margheritini” e si “ri” tuffano nella politica del fare dell’amico di sempre.
Un consiglio On. Squeglia: faccia attenzione, se alle scorse elezioni comunali, una perte degli elettori ha ritenuto di darle “ancora” una mano, fu per il coraggio di aver messo alla porta figure anomale a lei note.
Se quanto riportato nell’articolo si dovesse concretizzare, questa volta lo schiaffo politico non riuscirebbe davvero a evitarlo.
SE PIERO PONE COME PRIMO COMMA DELLA SUA ADESIONE NESSUNA ROTTURA CON DE MITA, MA ALLO STESSO TEMPO NESSUN ACCORDO CON IL PD, ALLORA LA VITTORIA DEI CENTRISTI SARà TOTALE E SCHIACCIANTE, NON SOLO IN PROVINCIA DI CASERTA, MA OSEREI DIRE IN TUTTA LA REGIONE CAMPANIA!
Bisogna coinvolgere anche L’MPA dell’on. Villari e degli amici Anthony Acconcia ed altri del centro moderato e di origini popolari.
e se l’on. ventre farà per davvero, cioè ale provinciali di Caserta andrà veramente da solo con lise autonome, ci sarà un forte sfondamento al centro,e poi andremo a vedere.
Per gli amici.
be a lui si aggiunge anche zinzi che non riesce più ada vere le poltrone
e invece noi aspettiamo e vi auguriamo una sonora batosta che vi toglierà,in modo definitivo ,la speranza di costruire un centro biforniano o trifornianio in piena era bipartitica .
l’italiano , il marcianisano si fa sicc ma nun mor . non è bastato , a livello nazionale , il fallimento dell’ennesimo tentativo di dare vita a un polo moderato di centro. Pierferdinando Casini, che ci ha provato, lo sa molto bene . è rimasto fermo al palo. Infatti, rispetto ai risultati ottenuti nel 2006, l’UDC è scesa dal 6,8% al 5,6%, nonostante l’apporto nuovo della Rosa Bianca di Pezzotta: ha mantenuto 36 deputati alla Camera, ma al Senato – a causa dello sbarramento all’8% – ha perso 14 seggi, passando da 17 a 3 senatori (tutti siciliani). Questo arretramento del centro contiene un duplice messaggio che sembra non attecchire ,almeno qui a marcianise : a) conferma lo scarso interesse che gli italiani hanno per la creazione di un terzo polo moderato; b) prova – se ce ne fosse ancora bisogno – che la grande maggioranza dei cattolici ormai ritiene superata la proposta di un soggetto politico di ispirazione cristiana.
e voi qui,ancora a parlarne riesumando nomi che non hanno più l’appeal di una volta .
Caronte traghettava anime …
Mi piacerebbe tanto capire cosa ci sia dietro questa voglia di “centro moderato”. Tutti sanno , tranne chi fa finta di non capire che “centro moderato” sta per vecchia politica. Di tutti con tutti e contro nessuno, dove se vinci o perdi poco cambia al banchetto partecipano in egual modo vinti e vincitori.
Al centro o in questo finto centro si schierano tutti quelli che antepongono gli interessi clientelari alle idee.
Infatti li in quel finto centro non c’è spazio per le idee ma solo per le spartizioni eque
PER marcianise s’è desta:
Il modo di esternare le vs. considerazioni proviene da un’alta cultura e conoscenza del mondo politico (a tutti i livelli), oppure è solo frutto della vs. poca conoscenza della volontà degli italiani?
Sicuramente siete non molto veritieri nel dire e nel fare, in quanto se effettivamente osservate e vi guardate un attimo intorno, vi accorgereste subito che vi è una tale confusione e voglia di sfondamento al centro; manca solo il coraggio e lo spirito di iniziativa da parte dei nostalgici e degli scontenti.
Guardate che ve ne sono molti, che girano con tanti mal di pancia, e stanno solo cercando il medico giusto per farsi curare.
Vi è una ricerca continua di un CENTRO DI EQUILIBRIO, che è difficile in questo momento far quadrare il tutto senza alcun sacrificio.
Saluti e cordialità.
Salvatore A.
Secondo il mio convinto parere e’arrivato il momento che il grande
Piero e Mimì se ne devono andare in pensione visto che non danno spazio a chi vuol crescere politicamente,a
proposito portatevi anche il Trombetta la pensione gliela passo Io.
…. ho tanto l’impressione che con questa scelta politica rivedremo i soliti politicanti alle prese con la solita politica di sempre di cui non riusciamo mai a liberarci….. staremo a vedere…..
il medico c’è . solamente che è troppo doppiopesista . si chiama psichiatra . e si rivela solo con msd . e si prende 120 euro che non è poi tanto . provate ad invocarlo . cura la psiche “ma anche” la pancia . se manco uscirà fuori ,proveremo ai veri livelli . fino ai vertici .
di volontà ,registriamo solo la vostra che è in netta controtendenza ma che ,in fondo in fondo ,non dispiace . è solo marcianisana e dimostra che si è aperti alla ” rivoluzione conservatrice ” in tutti i campi . in quello politico c’è molta voglia di DC .
avete solo sbagliato indirizzo . ora c’è il pdl al suo posto con la non piccola differenza che c’è voglia di riforme , minor clientelismo e minore attenzione verso il settore dei pubblici dipendenti ,più attenzione per le imprese e il popolo della partita IVA ( cioè noi )che ” regge ” economicamente il paese . dalla magistratura alla scuola ,alla sanità che vanno riformate senza se e senza ma . meno privilegi e più efficienza . sentenze più veloci e meno ignoranza tra i banchi .( solo chi ha voglia di studiare studia,gli altri al lavoro ,come era una volta ) .
e per il mondo cattolico , molta attenzione . buoni scuola modello lombradia per una sana competizione , finanziamento alle scuole cattoliche e no al testamento biologico e all’eutanasia .
cosa chiedere di più ? il pdl c’è già . e c’è pure il centrodestra . lo sbocco naturale dei cattolici e dei riformisti .
IL PAESE S’E’ DESTO E NON VUOLE TORNARE INDIETRO AI TEMPI DELLA SCARPA PRIMA E DOPO LA CURA! CORAGGIO POPOLO INTELLIGENTE DI MARCIANISE,LA STRADA E’ A DESTRA, E’ RINNOVAMENTO … FUORI I LUPI!