“La presenza dell’Università nel presidio ospedaliero di Marcianise è illegittima” lo scrive con forza e lo motiva un avvocato napoletano, Ettore Colombo” in una nota inviata qualche giorno fa al commissario dell’Asl, Gambacorta, al sub commissario sanitario, professor Perrella; al sub commissario amministrativo dottor Forlensi e al direttore sanitario del P.O. di Marcianise, Capace. Nel testo la presenza dell’Università nell’ospedale di Marcianise è considerata irrazionale, discriminante e amministrativamente contestabile e procacciante un mancato vantaggio per la comunità locale. Illegittima in quanto non esistono atti amministrativi concreti e ratificati che vadano in tale senso ma solo una semplice proposta. E’ intempestiva in quanto la struttura ospedaliera è sprovvista di spazi idonei ad accogliere i reparti universitari.
“Se il disegno sanitario – spiega l’avvocato Colombo – andava nella direzione di istituire qui a Marcianise un ospedale clinicizzato la componente universitaria doveva essere aggiuntiva e non sostitutiva come sta accadendo. Ciò è devastante in quanto sono stati aboliti reparti essenziali affinchè un ospedale possa definirsi tale. E’ discriminante poiché di fatto depriva di contenuti l’ospedale e lo posizione in coda all’ospedale di Maddaloni nonostante quest’ultimo sia penalizzato sia per la struttura obsoleta sia per la posizione geografica. E’ penalizzante per il futuro poiché impedisce ad un ospedale strutturalmente nuovo e modulare di poter accogliere nuovi reparti provenienti da altri ospedali che saranno necessariamente chiusi” . In virtù di tali motivazioni l’avvocato Colombo chiede l’immediata chiusura del reparto universitario e la ristabilizzazione dell’assetto ospedaliero di Marcianise nonché un reale rilancio della struttura che, occorre ribadirlo chiaramente, vanta delle specializzazioni eccellenti che tutti gli ospedali ci invidiano”. Qualora la richiesta non dovesse essere accolta l’avvocato preannuncia: “sarò costretto a rivolgermi alla magistratura”.
Ospedale, “Universitari illegali”: avvocato minaccia di rivolgersi alla magistratura
8 Gen 2010
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Con tanti studi legali a Marcianise, e con il fior fiore dei “Principi del FORO” dobbiamo farci difendere in una causa per il nostro ospedale da un avvocato(?) di Napoli?
Inoltre non capisco perché ci si ostini ad attaccare l’Università e la sua presenza presso il nostro ospedale, quando il vero problema è politico, cioè l’ASL CE stà preferendo l’ospedale di MADDALONI a quello di MARCIANISE. Continuo a insistere, la nostra consistenza POLITICA è NULLA in confronto ai nostri vicini MADDALONESI, che esprimono sempre all’unanimità quasi, nelle urne gli interessi generali, ossia compatti, e non come polli che si beccano di continuo fra di loro mentre il contadino ne prende uno ad uno per il collo e li ammazza.
Faremo tutti la fine dei polli se non andremo compatti a beccare il contadino….
CORDIALI SALUTI
ONOFRIO BUCCINI
E chist’ chi è??!
ww l’avv. Colombo. Ma vi pare giusto che doveva intervenire un avvocato napoletano per difendere quello che ci siamo conquistato dopo tren’anni di attese e promesse dei nostri politici locali?.Forza avvocato, fatti sentire presso le autorità competenti, affinchè ci sia dato ciò che era già nostro.
Arrivato all’ospedale di marcianise con mia figlia con un braccio rotto..l’infermiere confortandomi mi disse, sentite a me…è meglio che andate a caserta! cosi ho fatto, mi sono fidato di lui e sono scappato dall’ospedale che non è un ospedale ma l’ennessimo monumento alle politiche per anni perpetuate dai soliti noti…un monumento alla nostra e vostra ignoranza, pace:)
Questo “volantino” sarà distribuito in Piazza domenica.
Ancora sull’Ospedale!
Non si è capito ancora che solo una Città unita contro il declassamento del nostro Ospedale può fermare l’insulso progetto dei mestieranti della politica, che operano solo per calcolo personale o di partito.
Mi è capitato di assistere a liti verbali tra rappresentanti di diversi partiti, ciascuno con idee proprie e con differenti analisi sulle responsabilità del misfatto. E’ proprio quello che vogliono gli amanti del politichese, per ingarbugliare le acque, insinuandosi nelle discordie degli aventi diritto.
Tutti i cittadini marcianisani e dell’intero bacino di utenza, quasi ottantamila abitanti, devono parlare lo stesso linguaggio e pretendere un servizio sanitario ed ospedaliero, che l’arte, la scienza e la tecnologia mediche sono in grado di assicuraci.
Dopo tanto patire, quasi 35 anni di attesa, il nostro territorio si è dotato di una bella struttura ospedaliera, con importante posizione strategica, e non possiamo permettere che azzeccagarbugli e soloni da strapazzo, con argomentazioni arzigogolate ed interessate, la riducano ad infermeria da campo e cronicario.
Dopo quella di Caserta, la struttura ospedaliera più idonea nella Provincia di Caserta è quella di Marcianise e solo calcoli interessati ed inconfessabili aspirazioni possono negare questa verità.
Sarebbe stato facile per i nostri rappresentanti politici difendere questa realtà, ma sembra, per quello che si rischia, che non l’abbiano fatto.
Spetta, dunque, ai fruitori di questo servizio difendere il sacrosanto diritto di non perdere quello che già hanno.
I rappresentanti delle istituzioni, di qualsivoglia appartenenza partitica, i sindacati, le associazioni, di qualsivoglia ispirazione politica,
la Chiesa, con la sua forza di penetrazione, la scuola, con i suoi operatori,
gli “intellettuali”, che tanto possono nella formazione della pubblica opinione, e tutti quelli che vivono ed operano nel contesto sociale, al quale è utile ed indispensabile l’Ospedale, devono impegnarsi, ciascuno coi propri mezzi, per far capire a tutti che stiamo subendo un grave torto.
Se questo avverrà, vedrete, gli azzeccagarbugli ed i soloni da strapazzo saranno costretti a fare un passo indietro.
Marcianise, 8 gennaio 2010 Alberto Marino
Sono convinto che, per qualche giorno ancora, si parlerà del futuro del nostro ospedale, ma la cosa che interessa i nostri politici sono le prossime elezioni provinciali. Dunque ancora interessamenti, ancora promesse per tenerci buoni, poi a cose fatte,verrà fuori che tutto era stato già deciso sulle sorti della nostra struttura,così,noi avrermo fatto il nostro bravo dovere di cittadini, e loro si saranno guadagnati la loro bella e ambita poltrona.