Si va costituendo a Marcianise il comitato “Voglia di cultura”. L’iniziativa, sollecitata da Alberto Marino e da Marco Russo, già ha avuto l’entusiastica adesione dei professori Domenico Rosato e Tommaso Zarrillo, rispettivamente preside del “Liceo scientifico” di S.Cipriano e preside del Liceo classico “Cirillo” di Aversa. A rendere realizzabile l’iniziativa è intervenuta anche la disponibilità del
Priore dei Francescani, padre Michele Santoro, che ospiterà le manifestazioni del comitato in un locale del Convento.
Il nascendo comitato, riunito intorno ad una fumante pizza, ha concordato di dar luogo all’iniziativa, verso la fine dell’anno, con la “Lectura Dantis” dei canti più significativi della Commedia. Le modalità degli incontri saranno formulate nelle prossime riunioni e potranno subire modificazioni durante l’iter delle manifestazioni, anche con il contributo dei partecipanti.
Nasce il comitato “Voglia di cultura”. Si parte con la “Lectura Dantis”
3 Nov 2009
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Caro Alberto con piacere leggo che familiarizzi con la lingua inglese, è importante in talune circostanze usare ” termini universali appropriati ” Chiamiamoli NEW TROLLS !!!
See you.
Felice
Bene. Confesso di non aver letto bene quanto scritto da Marisa Raucci, così come simpaticamente “sancito” da quel demiurgo di cape coast. Tuttavia continuo a non comprendere il motivo per il quale secondo Maria Raucci la Divina Commedia sarebbe una “barzelletta” (tenuto conto del contributo dato dal Prof. Marino illustrandoci il significato del termine). Sarò anche tardo di comprendonio, ma quando non capisco, umilmente chiedo. Pertanto, se la gentile Marisa vorrà rendermi edotto, la ringrazio sin d’ora.
non capisco dove può essere stata fraintesa marisa raucci?
Ella è stata così chiara e prescisa.
E’ evidente che il suo è un rimando alla commedia come barzelletta.
La barzelletta che racconta la vita quotidiana e fa ridere o lasciar riflettere.
Barzelletta, è un termine italiano, da intendere come qualcosa di ben definito e circostanziato che può raccoglie in se tutti i mille significati( burla, scherzo, buffonata, rifflessione, paragone, comparazione, esempio, offesa, difesa ecc. ecc)a seconda della situazione.La stessa barzelletta o racconto può far ridere o può far piangere a seconda del contesto.Ma come in dante anche la barzelletta deve essere ben raccontata altrimenti…
Questa volta possiamo dire di avere con l’italiano descritto qualcosa che gli inglesi fanno fatica a dire con un sol termine.
Dedicato: a quelli che hanno cercato di non essere troll.
Caro ” per riflettere “. Registro con piacere il tuo ravvedimento, è un grosso segnale di umiltà e di intelligenza. Però prima di risponderti, già, meriti una risposta, voglio smarcare un punto importante, non sono un demiurgo, almeno nel significato corrente. Sono un semplice cittadino interessato alla politica e alla vita cittadina. Quello che non riuscivo a capire, prima della tua ammissione, era il fatto che la signora Marisa pur avendo scritto una cosa molto bella è condivisibile, veniva interpretata e giudicata dall’enucleazione di un sostantivo ( Barzelletta ) ( Sic !!). Per avendo la stessa scritto frasi molto belle e reali: ” Dopo una lunga e piacevolissima discussione (abbiamo anche ricordato alcuni versi…) siamo arrivate ad una splendida conclusione. Il viaggio di Dante è il viaggio della vita, la crociata di un pellegrino alla ricerca di se stesso, la traversata che ha come meta l’amore e come iter una progressiva purificazione. Un viaggio esemplare, irto di ostacoli, di pericolose insidie, di perplessità e timori ma sempre accompagnato da una fervida speranza che fa superare dubbi e incertezze. E’ il cammino dell’uomo Dante ed è il cammino dello stesso uomo” – oppure – ” Ognuno leggendo i canti del poema può trovare dentro qualcosa di sé, può immedesimarsi, commuoversi, emozionarsi, può fantasticare immaginando un Paradiso, un Purgatorio e un Inferno come li aveva descritti il poeta fiorentino e può rivedere nel suo cammino le proprie fatiche, i propri dolori, le proprie amarezze. Impietoso o magnanimo, Dante racconta intrighi politici, corruzioni, tradimenti, ma anche amori, dolci amicizie, storie di grandi personaggi del passato portatori di altissimi valori morali. Incontra figure qua e là, condanna, giustifica talvolta o prova pietà ed è come un moderno analista della società che studia ogni aspetto di essa pur con i limiti mentali del suo tempo; si tratta comunque di un’analisi valida perché le paure e le ansie di Dante sono le stesse dell’uomo moderno “. Trovo molto bello ed attuale ciò che la Marisa ha scritto e fa molto piacere che con una lettura più attenta sia condiviso da tutti. Allora tutti in attesa della prima.
Mi spiace aver alzato un polverone e credo che possa davvero aggiungere poco a quello che è già stato scritto dal Prof Marino e successivi in difesa della corretta interpretazione del mio commento. Ma, a pensarci bene, forse qualcosa sì: Nel XXX dell’Inferno, succede a un certo punto che un personaggio dell’antica Troia si mette a battibeccare con un falsario fiorentino, Maestro Adamo. E’ spettacolare. Come se Cleopatra litigasse, che ne so,con Letizia Moratti… Ecco, lì Dante si incanta a vedere l’alterco tra i due, che si offendono. In loro rivede il se stesso burattino, è come Pinocchio quando vede se stesso cadavere, vede le sue radici, di cui un po’ si vergogna, e cioè i sonetti della tenzone con Forese. Che era la felicità, la gioia, l’urlo vitale, burattinesco. A quel punto Virgilio si arrabbia, lo porta via, perché dice che si dovrebbe vergognare di quel suo passato, perché era “bassa voglia”. Ma Dante c’ha una nostalgia! Lo vedi andar via a testa bassa ed è come se desse un ultimo sguardo e dicesse tra sé: però, però, eran bei tempi, quelli. E’ da quelle cose basse che è venuta fuori la Commedia. Ed in questo senso la intendo come barzelletta.
… ugolini
Ringrazio la gentile Marisa Raucci per il chiarimento, di certo non è stato tempo perso. Per cape coast: demiurgo non voleva essere affatto offensivo, era solo un modo per stemperare una eventuale esasperazione degfli animi; questo penso tu l’abbia capito e ti ringrazio.
Ma si figuri, anzi per me è sempre un piacere parlare di questa grande opera. Vede io credo che la Divina Commedia vada vissuta. E’ un’opera per la quale va bene tutto, va bene persino come l’ha fatta Benigni in tv. La sua bellezza è che la si può strappare, sputarci sopra, prenderla a schiaffi e a calci, va bene tutto. Alla fine dici: guarda che bella storia m’ha raccontato… Leggere un libro è un dialogo con l’autore, sei lì come se stessi parlando con Dante, te lo senti vicino… Perché c’è l’aura del grande poeta, il più grande di tutti, ma c’è anche il racconto di una personcina come te, lo vedi fisicamente, lo senti. Io ne resto avvinghiata ogni volta. Vedo le debolezze di una personcina qualunque.Leggere la Commedia è uno slancio d’amore, di passione.Ma la si può fare in tutte le maniere.Dante non è Petrarca che non sbagliava mai e diceva: lascio Dante agli osti.Dante era segnato da qualcosa e quasi quasi ci credo che sia andato di là. Io mi ci diverto davvero, ci si può perdere. La Divina commedia è proprio scritta con le note, è una partitura musicale. I primi versi del VI dell’Inferno sono spettacolari, hanno dentro, proprio nella musica, ancora il pianto di Paolo del canto precedente, la commozione di Dante non è ancora passata, è come se si stesse ancora asciugando le lacrime.Si rimane annichiliti.E poi mi piace perchè- secondo me- a Dante non piaceva essere letto correttamente perchè si perde il ritmo e l’endecasillabo.Anzi, in ogni endecasillabo lui dà una chiave di lettura, dice come bisogna leggere. Figuriamoci se non ci aveva pensato!.
Ok. Tutto bene, tutto ricomposto in modo molto civile. Ciao
Complimenti per l’iniziativa proposta dal Comitato “VOGLIA DI CULTURA”. Parteciperò con attenzione.
“marcianise s’è desta” sarà anche una persona di cultura ma è un’evidente fstidio
Visto che le persone serie in questo blog lo subiscono, consiglio a priori di ignorarlo come ho sempre fatto.
giusto . come il regno dei giusti . alla fine , per nominarci , invano , vuol dire che ci avete subito . forse lo avete fatto per avere anche un pò di gloria ( esseri citati da marcianise s’è desta , è un onore , vero ? ) . eccovi accontentato . una bella pubblicità anche per voi . che ne direste di sponsorizzare gli incontri ? e non dite che non avete parentela )
Bicchieri, brocche, piatti, ciotole, oliere … HOME / CONTATTI CONTATTI MARIO LUCA GIUSTI PETERICH VIA LUNGA 133 – 50142 FIRENZE
w i piatti !!! w chi li rompe !!!! w la giustizia !!!! w le tempeste nei bicchieri d’acqua !!! w le tempeste giudiziarie !!!!
“Marcianise s’é desta, you are a troll!
Alberto Marino
Chiedo scusa se mi inserisco nello scambio di opinioni tra Per Riflettere e Marisa Raucci. Lo faccio perchè – senza sminuire le conoscenze degli altri commentatori -i due commenti di Marisa Raucci mi sembrano, per così dire, “di spessore” ed evidenziano una non comune, spiccata sensibilità per l’argomento specifico. La invito, per questi motivi e semprechè abbia in ciò piacere, ad offrire il suo considerevole contributo di idee e contattarci, se lo vorrà. La Redazione di Procope è autorizzata a fornire a Marisa Raucci, se ne farà richiesta, il mio recapito e-mail.
Cordialmente
Marco RUSSO
vi stavamo aspettando al varco . i doppiopesisti . chi si è allontanato dal tema , noi o , contrariamente a quanto indicato dal cognome , i giusti ? e chi è rientrato , se non non noi ?
ci rientriamo di nuovo , come è specificato nel nostro stile e DNA .
lavoisier e i giacobini . rivoluzione francese . chaier de doleances .
” gli abitanti della comunità chiedono che la nazione francese non possa essere tassata se non per suo consenso, e che vengano soppresse le imposte arbitrarie da cui il popolo si trova oppresso, che i tributi che saranno riconosciuti indispensabili vengano ripartiti su tutti i cittadini senza distinzione . ” i due pesi e due misure . una lettura consigliata in forma cooperativa . da dove nasce ? oltre dante , dunque . l’albertone sarà lieto di discettare sulla rivoluzione francese .
marcianise s’appesta sei un troll
MSD sei un NEW TROLLS !!
Certo molto volentieri, sarebbe bello dare anche un piccolo contributo. Unico problema è che vivo a Bologna, quindi se in qualche modo la distanza può non essere presa in considerazione, ci si potrebbe organizzare. Ma, proprio proprio sarebbe interessante lanciare delle immagini in proiezione delle più belle illustrazioni della Divina Commedia da Botticelli a che ne so W. Blake.Così sembrerà al pubblico di sfogliarla, proprio di leggerla l’opera, toccarla e quindi viverla da vicino oltre ad ascoltarla.Il luogo dell’iniziativa potrebbe così diventare un’agorà “dantesca”. Fantastico e molto coinvolgente.Chiedo, con piacere alla redazione, l’indirizzo mail del Sig Russo.
Mi piacerebbe, inoltre, che l’agorà “dantesca” partisse da questo sito: è davvero triste leggere certi commenti.E seguo come sempre una mia personale opinione…gli stupidi sono pieni di sè mentre gli intelligenti pieni di dubbi. Di quei dubbi simili ai calcoli renali. Devono stare attenti a non farli diventare troppo grossi e a liberarsene prima possibile, se non vogliono avere coliche dolorosissime.
Un caro saluto, Marisa
Molto bello quello che scrivi, cara Marisa. Traspare una grande sensibilità, oltre alla conoscenza.
e dire che te lo avevo detto, ti avevo avvisato, m.s’è d., sei uno sfessato: e che miseria!, nasci, ti introduci su queste pagine con una verve incredibile, fai esplodere tutta la tua ironia ed il tuo sarcasmo, per chi sa leggerti fai una critica feroce a quelli che dici tuoi sostenuti politici (?) tanto che lo stesso ex primo cittadino ti annovera tra gli anarchici (dopo di me, caro fecondo: io non voglio il merito di niente tranne che l’aver scoperto il nostro, ne sono stato l’esegeta ai suoi albori)…e poi. e poi ti perdi, decadi in un banalissimo e fastidiosissimo cicaleccio.
pure dagli americani ti sei fatto schifare, ha ragione petruolo da new york (non pensare a ritornare gigì…goditi i tuoi anni di riposo su una bella spiaggia e mantieni il ricordo di una marcianise, ma direi di un’italia, vivibile perché ormai è ‘na iacovella) ed hanno ragione marino e gli altri a darti del troll!
cicuta
l’americano ,in verità , si riferiva a voi . alle cozze , ai divani , a chi non comprende il testo o chi no sa fare inferenze sul testo .
ci riesce meglio l’americano che chi vò fà ‘o mericano .
mai come in questa occasione abbiamo ricevuto addirittura elogi ( vedi russo e giovanni da udine ) o l’attribuizione della trinità dell’empireo ( identificati con antimo e le pandolfi precarie ) .
i trolls sono altri e voi fate finta di non capire .
w carosone !!!! w gegè !!! w gigì ( petruolo ) !!!!
.. e dura sta’ cozza che naviga in un mare inquinato, per non dire di ….. (5 lettere orizzontali per il quiz).
..siamo in luna crescente, non comprate frutti di mare.
..le mozzarelle che avete inviato a Udin sono arrivate.grazie MSD,a buon rendere.noi contraccambiamo con il mitico Tocai,Cabernet del collio Isontino che non e’ camomilla.
..il pesce lo compriamo a carlino nella bassa,rigorosamente frescho.
..pena? gli tagliamo il pene.
W Il pesce fresco!!!abbasso la cozza!!!W Il sindaco di Marcianise!!!
marcianise s’appesta sei un troll!
Per diverse circostanze, che sarebbe lungo elencare, la prima manifestazione della “Lectura Dantis” non si avrà prima del 15 gennaio 2010.
Alberto Marino
Voi fate la lettura e a gent se mmore e fammm
Noi facciamo la lettura e “a’gent se mmore e famm”. Questo, per quanto sia un problema serio e condivisibile non può farsene carico un semplice comitato di cultura, detto comitato, semmai, può solo condividere la tua denuncia caro anonimo, incosistente come il tuo anonimato! questa, prova a girarla ai nostri amministratori civici.
Marco RUSSO
A voler dar retta a “Scassagas”, il mondo si dovrebbe fermare.
E’ proprio vero :nomina sunt consequentia rerum” ( I nomi sono la conseguenza delle cose).
Alberto Marino
Tra giorni sarà reso noto il calendario degli incontri.
Il prossimno commento lo avremo venerdì 19 mar5zo. Sarà la volta del prof.Domenico Rosato.
E’ saltato l’incontro del 2 aprile, perchè è venerdì santo. La “lectura Dantis” riprenderà il 9 aprile con il commento al VI canto a cura del prof. Tommaso Zarrillo.
pER UN CONTRATTEMPO venerdì 28 maggio ci sarà il commento al XXXIII canto, tenuto da Marino.