Piazza Carità: al via le procedure per il suo rifacimento. Approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale la delibera per l’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria della storica piazza. Così come anticipato durante l’ultimo consiglio comunale direttamente dal sindaco Antonio Tartaglione, la piattaforma progettuale redatta prevede innanzitutto di eliminare le attuali panchine, destinando l’area a parcheggio, funzionale soprattutto per gli uffici sanitari, lì ubicati. Dalla parking zone saranno escluse: il sagrato della chiesa della S.S. Annunziata, il piazzale prospiciente il monumento di Onofrio Buccini, e quello antistante la fontana ornamentale. Tali superfici saranno protette dalla sosta di veicoli grazie all’installazione di dissuasori che saranno collegati mediante catene. Questi provvedimenti rientrano nell’ambito del più vasto programma di rivitalizzazione di piazza Carità, già iniziato nei mesi scorsi con la rimozione del divieto di transito della zona. Il ripopolamento dell’area, oltre a contribuire alla vivificazione delle locali agorà, può rappresentare un utile deterrente per eventuali vandali, intenzionati a perpetrare danni contro il patrimonio. Si tratta di metodo di prevenzione da affiancare all’adozione di un apposito sistema di videosorveglianza. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l’attuale amministrazione a propendere per la soluzione sopraindicata nell’ottica del restyling di Piazza Carità. Al nastro di partenza dunque uno dei piani chiave per l’amministrazione Tartaglione, e fortemente perorato da molti dei consiglieri di maggioranza, tra cui il consigliere Filippo Topo. Proprio quest’ultimo, la scorsa estate aveva presentato un’idea progettuale in proposito, mirante soprattutto alla rivitalizzazione dell’area.
Piazza Carità, giunta approva delibera per trsformarla in parcheggio
23 Ott 2009
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Si gioca al minimo; quanti posti auto saranno resi disponibili? Certamente non tanti da soddisfare le necessità dei dipendenti e degli utenti della ASL, ma abbastanza da bloccare un tentativo di pedonalizzazione. Non così si rivitalizzano le piazze, ma creando strutture di aggregazione, poli culturali o semplicemente di svago, mettendo tavolini all’aperto. Altro che macchine.
Ma almeno si è di parola rispetto alle promesse elettorali fatte ai poveri impiegati costretti a parcheggiare l’auto addirittura a cento-duecento metri!!
Mi sa tanto di presa per i fondelli. Perchè la rimozione del divieto di transito dovrebbe rivitalizzare la piazza? Le panchine sono state pagate dai Cittadini soltanto un anno fa: adesso si devono sobbalcare anche i costi della rimozione e dello smaltimento?
Che buffonata…utilità reale quasi ZERO! Inoltre tra i non pochi soldi spesi prima ( per pedonalizzare ) e i non pochi soldi che saranno spesi ora per ( spedonalizzare alias rendere la piazza un parcheggio )direi che la cosa torna utile solo a chi entra nell’affare…magari fra un paio di annetti la rifaranno ancora..che so per renderla stadio….o piscina chi lo sa…..ed io pago !
PS.
Dimenticavo un sindaco medico puo non avere a cuore le difficoltà dei dipendenti degli uffici sanitari?…quelli portano voti ma che scherzate…BRAVI W l’ Italia
La ricetta per rivitalizzare piazzà Carità è semplice: più alberi sempre verdi, più aiuole con erba, piante e fiori, restauro della statua della Carità, restauro della fontana con i delfini, restauro degli edifici dell’A.G.T., restauro della facciata del palazzo Tartaglione, creare un gioco di marmi sulla pavimentazione per esaltare i monumenti appena elencati e come ha scritto Astolfo meno traffico, più pedoni e più strutture culturali …
I parcheggi vanno costruiti fuori dai centri storici, per limitare il traffico bisogna educare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici a camminare di più a piedi ecc. ecc., ah! giustamente, dove stanno i trasporti pubblici ? …
Rivitalizzare un piazza creando parcheggi????? Non era meglio creare i parcheggi nelle immediate vicinanze della piazza e lasciare isola pedonale? Mi sorge il dubbio che il tutto nasce per ridisegnare questo storico punto d’incontro, potrebbe anche starci, tanti hanno manifestato malumore per lo stato attuale, ma il parcheggio porterà solo le macchine non le persone, per richiamare le persone ci vuole altro!
Cordialità.
Giovanni TARTAGLIONE
La ricetta per rivitalizzare piazzà Carità è semplice: Radiamo al suolo la città e ricostruiamola da zero.
Ah mentre la demoliamo fate in modo che la parte marcia della società resti sotto le macerie!
Da piazza a parcheggio….a questo punto visto che i commercianti del centro storico si stanno lamentando del basso afflusso di gente, perchè non trasformare anche piazza Umberto I in un parcheggio, magari multipiano…tanto in una città con storia centenaria a cosa servono le piazza?sono solo spazi sprecati!giusto? mamma mia…che tristezza
Chi critica il parcheggio in Piazza Carita è scollegato dalla realta.
Basta guardare come si era ridotta prima, un mortorio, o guardare come si è ridotta Pizza Umberto I o Corso trieste a Caserta.
Oggi muoversi con l’auto o la moto è ormai parte del modus vivendi.
Mica siamo a Roma o Firenze dove i centri storici sono una cosa seria.
perchè pensate che i giovani si siano allontanati dalla piazza?
Non possono andare in moto, ci sono gli stessi circoli da 50 anni a mia memoria, forse c’erano cnhe da prima, non c’è un bel bar, locale, etc..
Com pensate di rivitalizzare il centro? Chiudendolo alle auto e moto?
Sapete qual’e stato uno dei motivi del successo della sagra della rana?
Perchè si parcheggiava a fianco.
Guardate il casino di auto che c’è al Cafeina. Provate a fre isola pedonale la zone e vredete che fin fà il Cafeina.
Aprite gli occhi e vivete i tempi per quello che sono!
E puntualmente è arrivato il galoppino. Salvatore, tu non salvi un bel niente. Secondo il tuo ragionamento dovremmo usare l’auto anche per andare dalla cucina al bagno? Al tuo disinteressato ( si fa per dire ) commento è sfuggito un particolare: piazza Carità è GIA’un parcheggio, e non mi risulta che si sia rivitalizzata. Interventi precedenti ai miei hanno fatto notare che i parcheggi vanno edificati al di fuori del centro e da questi si dovrebbero prendere i mezzi pubblici per spostarsi. Ecco come si risolve il problema del traffico. Se Tartaglione crede di avere dato uno schiaffo morale alla precedente giunta ha preso una tramvata perchè ha fatto esattamente la stessa cosa, sperperando alla pari le risorse del bilancio.
Apri gli occhi e vivi i tempi per quelli che sono !
Scandaloso il piano di ricoversione e rivitalizzazione di piazza Carità. Onofrio Buccini si rivolterebbe nella tomba. Parcheggio, dissuasori, catene e telecamere. Il rimedio mi sembra più schifoso
( scusate ) del male. C’è da vergognarsi e non poco.
Avete la scienza di complicare le cose semplici.
Piazza carita deve essere per forza un parcheggio , sia per i signori che vanno a messa ,sia per i dipendenti asl che vanno al lavoro , ma anche per gli utenti della stessa asl . Pertanto proporrei non solo di togliere le panchine , ma anche di abbattere la fontana e la statua cosi ci saranno posti a volonta.
Ma e cosi difficile fare questo?
Immaginate piazza maggiore a bologna con attinente il distretto sanitario wowwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
Di piu nin so………………..
Carissimi lettori, ma è così impensabile un parcheggio sotterraneo?
Sono stato in Trentino Alto Adige (tanto per fare un esempio) e paesini con 500/1000 (cinquecento/mille!!!!!) abitanti avevano il parcheggio sotterraneo a più piani…….
che potevano ospitare più macchine di quelle realmente in circolazione…
Si arriva a Marcianise , e questo non è più possibile!!!! mah!!!
Sarà pure vero che se scaviamo possiamo trovare tracce di antichi sedimenti, ma mi sembra che la gente NON se ne importi più di tanto, visto lo stato e la conservazione dei monumenti attuali…
quindi, che ci frega?, facciamoli pure sti benedetti parcheggi sotterranei……
ossequi
Siamo in controtendenza mondiale: tutti cercano di ampliare le aree pedonali e verdi, noi spendiamo per farle e poi disfarle. E Palazzo Blasio “crollato” nottetempo in circostanze misteriose? Non può essere adibita quell’area a parcheggio ASL? O anche lì vedremo spuntare uno di quei claustofobici palazzoni di cui è stata riempita la nostra città?
Salvatore esprime umori (definirli giudizi sarebbe troppo) in piena sintonia con questa amministrazione Fecondo-dipendente (nel senso che resta un caso da psicanalisi l’ossessione con la quale tenta affannosamente di riempire il vuoto imbarazzante di idee con la necessità di cancellare qualunque traccia che riconduca al passato). Infatti, plaude al nulla, al dis-intervento (che tuttavia non evolve mai in catallassi) e al mantenimento dello status quo che, come si sa, in contesti degradati subisce sempre una mutazione verso il peggio. L’amministrazione Tartaglione si è distinta finora per mostrarsi orgogliosamente affiliata alle pulsioni più istintive della mediocrità politica: piuttosto che proporre e ”scegliere” la soluzione di un disagio (il che esigerebbe uno sforzo di elaborazione) preferisce sbrigativamente assecondare la pigra e strafottente convenienza popolare, credendo che facendo decidere agli altri e a chi fa chiasso si fa la cosa giusta. No, questa è una distorta interpretazione della democrazia: rivela piuttosto una pericolosa irresponsabilità istituzionale. Quale sarebbe stata la scelta responsabile? Espropriare l’area di palazzo Blasi e destinarla a parcheggio, assicurando a piazza Carità la sua storica e autentica funzione di piazza. Invece accade il contrario: il popolo non vuole la piazza? Facciamo il parcheggio. Il popolo non vuole le fioriere? Lasciamo gli stalli per le auto su via Santoro. Ma se si andasse avanti così (come conferma il post di Salvatore, il quale non si lascia sfiorare nemmeno lontanamente dal pensiero che il commercio muore nel centro storico perché non vi sono più commercianti veri o che ormai i poli attrattori insistono su altre aree periferiche e, pertanto, per rivitalizzare il centro di Marcianise occorrerebbe un profondo piano di riconversione) arriveremmo a realizzare un altro parcheggio in piazza Umberto I, solo perché disertata dai giovani. Insomma, il criterio è quello stupido di chi dice: se tutti vanno senza casco in moto perché costringere i ragazzi ad indossarlo? Così si rincorrono convenienze momentanee, che per se stesse mai produrranno una utilità pubblica.
Ma qualcuno dovrebbe ricordare che il popolo va assecondato fino a un certo punto. Poiché il popolo, quel popolo, è sempre lo stesso che preferì Barabba a Gesù. Peggio ancora se, al posto di Pilato, c’è un’armata brancaleone.
@breve postilla al mio precedente post per prevenire qualunque indignata protesta sul commercio nel centro storico. Quando parlo di mancanza di commercianti veri faccio riferimento alla realtà: il Cafeina funziona perchè il titolare ha saputo dare una identità al suo esercizio; Mozzillo resiste perché ha saputo adeguarsi alle nuove esigenze. E così via. Il commercio non si inventa. Detto questo, un’amministrazione vera (non lo ha fatto neanche la precedente) dovrebbe organizzare una riflessione profonda su quali indirizzi assegnare al centro storico, tenendo ovviamente conto dell’antico assetto urbanistico, delle potenzialità commerciali di un luogo caratteristico come le Venelle e di altri spazi che andrebbe riconsiderati. A partire dai circoli di piazza Umberto I che l’attuale disamministrazione ha deciso di lasciare lì così come sono: non più circoli autenticamente sociali, non più sodalizi di ristoro per categorie di lavoratori, ma ibridi insignificanti, separè ad appannaggio di pochi appassionati del giuoco delle carte. Continuiamo così: lasciamo che i giovani disertino la piazza. Cosa dovrebbero fare se non c’è spazio per loro?
Del resto era scritto nel programma elettorale: trasformare il centro storico in un centro commerciale. Il parcheggio l’hanno trovato, ora bisogna trovare un angolo per mettere i carrelli.
A parte gli scherzi, quello che non si riesce a capire è che la forza dei centri commerciali (e quindi la debolezza dei nostri commercianti)è quella di avere una grande isola pedonale, pulita e ordinata, dove puoi andare a spasso con i tuoi figli o incontrare gli amici senza rischiare di essere travolto. Noi abbiamo un bel centro storico, avremmo anche i parcheggi (quelli appena aperti e lo spazio dell’ex palazzo Blasio), basterebbe avere solo un po di coraggio: riordinare il centro storico e chiuderlo al traffico. Solo così il commercio in questa città potrebbe sperare in un futuro.
La precedente Amministrazione ha adottato la cosiddetta metodologia D.A.D. (decido, annuncio, difendo) e non ha condiviso con nessuno le proprie scelte, soprattutto in tema di arredo urbano.
Alcune di queste cose, fondamentali per la convivenza con la propria città, andavano fatte con il metodo che suggerisce, anzi impone, l’Unione Europea: ampio dibattito, partendo “dai portatori d’interesse”, e anche “bipartisan”.
Queste sono le conseguenze, soprattutto per alcuni interventi e progettazioni che qualcun altro ha definito “cervellotiche”.
Povera Marcianise, altro che “Marcianise s’è desta”.