Venerdì 9 ottobre, nel monumentale complesso di San Lorenzo ad Aversa, su iniziativa del Liceo Classico “Cirillo”, il prof. Massimo Cacciari, docente di estetica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia, ha tenuto una magistrale lezione sui classici, sulla scienza e sulla modernità. Affollatissima la platea, soprattutto da giovani studenti, che hanno ascoltato con attenzione il filosofo veneziano nel suo excursus sugli eventi fondativi della civiltà europea, figlia del mondo classico e della modernità scientifica. Su invito del Dirigente del liceo normanno, il prof. Tommaso Zarrillo, hanno partecipato al simposio anche gli studenti delle classi IIIL e IIIQ del Liceo “Quercia” di Marcianise, accompagnate dai professori Rosario Carpentieri e Pasquale Delle Curti. Diretto dal prof. Diamante Marotta, il liceo marcianisano, nato nel 1967 come liceo scientifico, ha arricchito la propria offerta formativa, istituendo due sezioni di liceo classico. “Non esiste una dicotomia cultura classica-cultura scientifica, – ha affermato il prof. Marotta- esiste, ed è proprio ciò che connota la nostra civiltà, un approccio critico al reale, attraverso un dialogo costante tra riflessione sull’antico e rigore della scienza. Nel solco di questa convinzione, il “Quercia” esplicita la propria offerta formativa al territorio, valorizzando tutte le opportunità altamente educative, al fine di dare agli studenti la possibilità di inserirsi nei percorsi culturali più proficui e più stimolanti”. Cacciari ha insistito molto sul valore del “classico”, soprattutto nel suo significato di strumento critico per affrontare i problemi della contemporaneità. Ha parlato della “eresia” del classico, nel senso che solo quegli autori che non si sono asserviti al loro presente, che non si sono appiattiti sulle mode del momento e che non hanno aderito alle ideologie dominanti, sono diventati dei veri classici. Il vero “classico” è quello a cui ancora oggi ci rivolgiamo, quando andiamo a cozzare nei dubbi di quelle “cose di maggior valore” che danno senso alla nostra esistenzialità. Socrate, Platone, Epicuro, Virgilio, ma anche Bruno e Galilei, per finire con Leopardi: un filo dialogico perenne penetra nella temporalità delle cose e della vita, cullandoci e dilettandoci, restituendoci a noi stessi come uomini degni, in grado di autoesaminarci con ironia. Nella sua breve “fenomenologia” Cacciari ha indicato ai nostri studenti la “via altra”, ovvero l’alternativa possibile alle tante futili, effimere, alienanti prospettive “animali”, parafrasando Hegel, che quotidianamente li allettano e li tentano.
Concludendo con le parole introduttive del prof. Zarrillo, bisogna, dunque, tornare ai classici. Ma i classici non si lasciano afferrare tanto facilmente, perché, forse, sono già nel futuro.
I ragazzi del Liceo Scientifico ”Quercia” alla lezione di Cacciari sui classici
10 Ott 2009
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La bella manifestazione di Aversa é dovuta anche alla tenacia e alla sensibilità del Prof. Zarrillo, Preside del liceo “Cirillo”.
Tommaso, quando puoi, ricordati anche di Marcianise!
Alberto Marino
accontentamoci del fatto che a , marcianise ,ci si ricordi di tommaso. approfittando di questo spazio per il plauso doveroso al quercia di diamante marotta ( che non lo dimentica ).
tommaso zarrillo , l’unico sindaco espresso dalla sinistra vicino al popolo . un sindaco modello pericle sostituto ora da tartaglione che ne ricalca il modello ed il ruolo . ed una destra che ha sostituito la sinistra sociale capace di rappresentare e incarnare le esigenze del popolo .
ma , ci rendiamo perfettamente conto ( siamo in tema , si discute di filosofia ) che non ha più senso , come accadeva a quei tempi ( anni ’90 ) di categorizzare la politica.
non funziona più lo schema destra conservatrice degli assetti e sinistra progressista : oggi noi siamo più modernizzatori della sinistra sia nella società civile che nelle istituzioni .
inoltre , le minoranze stanno a sinistra , il popolo a destra ( non regge più la divisione classita di proletari e borghesi o popolo ed èlite ) nonostante , quest’ultimo ,senza rispetto alcuno , venga definito bue da qualche intellettualoide ( siamo noi ,popolo di destra a guidare silvio e non viceversa )di sinistra.
la dissoluzione delle categorie politiche , sta portando,inoltre , come scriviamo da tempo , alla tecnopolitica e alla tecnofinanza . alla tecnocrazia e alla politica fatta dagli imprenditori per obiettivi , risultati , merito , rigore ed efficienza e che ci libera dai professionisti della politica . velocizzando il processo di dissoluzione delle categorie della politica .
w il quercia !!! w la massoneria del quercia e gli studi di donato musone sulla massoneria !!! w le logge segrete di marcianise !!! w zarrillo !!! w tartaglione !!!
“Ma i classici non si lasciano afferrare tanto facilmente, perché, forse, sono già nel futuro.” E allora perchè non inseguirli e tentare di raggiungerli? In Essi, e di questo ne son certo, è custodita la panacea dei nostri mali, è con Essi che riusciremo a forgiare nuove coscienze, suscitare sensibilità sepolte affinchè vengano frantumati e dispersi quei retaggi mortali fatti di contrapposizioni, di divisioni ideologiche nocive per il popolo, di egoismi calcolati per gli interessi di pochi, per dare inizio ad una fase nuova di vero progresso civile e sociale, una fase di sussidiarietà collegiale che concretizzi, finalmente, il leopardiano concetto di “social catena” di uomini uniti non “contra l’empia natura” ma per prevenire, in maniera definitiva, “l’empietà” di quegli interessi di parte, veleno devastante per la realizzazione del bene comune.
Marco RUSSO
bravo marco russo ( vi restituiamo la minuscola ,non pensiamo di essere rimproverati per questo ) .
siamo in grado di comprendere il vostro testo e le vostre tesi testo da cui ne deriva che, condividete , tutto sommato , quanto da noi scritto .
w marco russo ( il meno politicizzato e intruppato di cafè procope )!!! w la social catena !!! w la social dance !!!
Mi sorprende il fatto che “marcianise s’è desta” afferma che a Marcianise c’è stato un Sindaco modello, di sinistra e vicino al popolo. Mi sorprende, ma in realtà l’avevo previsto. Quello che continuo a non capire, è la necessità di esprimersi in un modo irritante, celandosi dietro a un pseudonimo tanto stravagante. Cosa vi(o Le) manca per poterne fare a meno? Intelligenza? Non credo. Cultura? Anche quella c’è. Amore per la nostra Città? Assolutamente no! Conoscenza della politica locale? Meno che meno.
Oggi Marcianise ha bisogno di nuova linfa, proposte, idee realizzabili. Perché non dedicare più tempo a questo? Le (troppe)righe di storia che ci rifilate possono anche interessare a qualcuno, ma in gran parte finiscono nel dimenticatoio, e questo lo sapete anche voi. Essere più propositivi, non sarebbe per voi un grosso problema, nessuno vi “tirerà le pietre” se nei vostri commenti dovessero palesarsi espressioni più oggettive, neanche il buon Marco RUSSO! Provateci. Nel vostro commento scrivete che la destra non è più conservatrice, ma progressista ed ha “incarnato le esigenze del popolo”, in pratica la destra di oggi è diventata la sinistra di ieri? Se ho capito male mi scuso con anticipo.
Cordialità.
Udine, 13 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Magari iniziassero a fioccare idee propositive! Vedi caro Giovanni, mi pare ne abbiamo paralto a voce, dell’utilità dello strumento “Caffe Procope” per la diffusione seria e convinta di idee/proposte mediante il confronto onesto e sereno dei frequentatori. Tuttavia si preferisce seguitare a “sottoutilizzare” un simile strumento, più che valido, con frecciatine maligne (che diventano ancora più odiose quando sono anonime)verso persone che non si conoscono, con il vaniloquio o il prolisso sciorinare di conoscenze, a volte completamente fuori tema, avente l’unico scopo di gonfiare di aerostatica vanità il commentatore come un rospo in amore. A proposito, come sai, stiamo cercando di realizzare degli “ambiti culturali” per i giovani, se ti venisse qualche idea, oltre quella che già sai, fai uno squillo oppure qui su Procope così, forse, potremo arricchirci di qualche altro contributo di idee, ovviamente per chi vorrà.
Un abbraccio
Marco
allora , caro giovanni ,eccoci . a noi hanno insegnato che a domande poste bisogna rispondere . e che non si devono leggere risposte non sollecitate a domande non poste ( sempre in tema filosofico , queste frasi appartengono a k.r.popper ) .
rispondiamo pure a russo . se entrambi vi adoperate nella raccolta dei nostri post , vi accorgerete che non solo siamo stati propositivi ma che tutte le proposte o suggerimenti o intenzioni , sono state fatte proprie dal nostro governo locale . il primum , il metodo . il consiglio dei cinquecento esportato in ecoschools . scegliere imprenditori quali candidati a sindaco ( vedi capodrise ) . il ritorno all’agricoltura , alla fede ( fatto proprio da una nostra scuola in un progetto che vuole riunire le associazioni e le parrocchie ), alle tradizioni , tradizionalmente di destra , ma che oggi viene fatto proprio anche dalla sinistra ( vedi obama e la rivoluzione verde ).
riguardo alla vostra domanda , caro tartaglione , cerchiamo di rispondervi in maniera più dettagliata . vi forniremo esempi lampanti di come oggi la sinistra sia rappresentata dalla destra . sembra un paradosso , ma vi dimostreremo che non è così .
w tartaglione !!! w russo !!! w il popolo !!!
In tutta onestà non credo di avere la pazienza necessaria per raccogliere e leggere i vostri post, sono tanti, lunghi, e come vi ho già riferito, scritti in modo tedioso. Sono orientato decisamente su altre letture, tutto qui. Questo non significa che non rispetto i vostri “pensieri”, ma semplicemente che non li condivido(e qualche volta non li capisco!). Mi dite che TUTTE le proposte/suggerimenti da voi concepiti, sono state adottate dalla Giunta, mi sorge un dubbio: vuoi vedere che dietro “marcianise s’è desta” , si cela uno o più componenti di tale Giunta? Tutto sommato non ci sarebbe nulla di male. Tornando ai vostri suggerimenti, confesso che a me sono sfuggiti. Forse troppo ben occultati nelle lunghissime citazioni storiche o talmente camuffati da essere scambiati per altro, chissà? Avete citato Popper, bene non potevate farmi assist migliore, perché in un suo aforisma diceva esattamente questo: “Chi ha da dire qualcosa di nuovo e di importante ci tiene a farsi capire. Farà perciò tutto il possibile per scrivere in modo semplice e comprensibile. Niente è più facile dello scrivere difficile”.
Il messaggio è chiaro. Aspetto i vostri esempi lampanti per capire come la destra rappresenta la sinistra (siete furbi, in questo modo mi tocca per forza leggere i vostri prossimi commenti!!!!), ma sono convinto che il paradosso esiste, e che io insieme a voi, a Marco Russo ed al popolo tutto, ci siamo dentro fino al collo!
Buona fortuna!
Udine, 14 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Non solo esiste il paradosso , ma anche le contaminazioni tra destra e sinistra contribuiscono a scompaginare il quadro . Federalismo e localismo, comunitarismo e ambientalismo, cattolicesimo politico e liberalismo, pragmatismo, populismo e giustizialismo, mi sapete dire ,oggi , dove si collocano? Così i grandi temi del nostro tempo, dalla biopolitica alla tecnocrazia, dalla globalizzazione alla difesa delle identità culturali e popolari, non attraversano le due categorie e le scompongono infinite volte ? Il pradosso vero è che lo schema bipolare funziona fuori dalla politica, per esempio nella bioetica; ma ha senso denominarlo ancora con i suoi vecchi nomi? E ancora , destra e sinistra possono ancora essere definite attraverso la vecchia diade uguaglianza-diseguaglianza ?
E tantomeno attraverso la vecchia divisione classista di proletari e borghesi o popolo ed élite ? è risaputo che da anni funziona in senso inverso: le minoranze stanno a sinistra ( l’elite dei radical chic ), il popolo a destra. ha ancora senso affermare che c’è asimmetria fra libertà e uguaglianza perché la libertà è un bene individuale e l’uguaglianza è un bene sociale ? anche la libertà, sul terreno politico, civile e giuridico, è un bene sociale, si esprime nel rapporto con gli altri, con il potere e con le leggi. Proprio come l’uguaglianza.
e ha mai sentito parlare di poteri forti ? chi li detiene,oggi ? credete che il primato dell’economia spetti ancora alla destra e alla sinistra il primato della politica ? Non pensate ,invece, che l’economicismo attraversa la destra e la sinistra e le rende subalterne alla tecnica e al mercato ? anzi, per la sinistra di derivazione marxista la politica è una sovrastruttura dei rapporti economici, che sono invece il fondamento . e poi non funziona più lo schema destra conservatrice degli assetti e sinistra progressista: la destra si sta dimostrando molto più modernizzatrice della sinistra, sia nella società che nelle istituzioni ( pensate un pò alla riforma della pubblica amministrazione o a quella della scuola : chi si avvantaggia di tutto ciò , le caste o il popolo ? a noi sembra il popolo che potrà scegliere scuole migliori e che saranno valutate così come si potrà giudicare l’operato della pubblica amministrazione in termini di efficacia ed efficienza ). Pensate ,infine , alla Costituzione: la sinistra la vuole conservare e la destra vuole cambiarla. A chi giova conservare tali assetti anacronistici ?
w il progresso incarnato dalla destra !!! abbasso il conservatorismo della sinistra !!! w i tartaglione !!!
Piano, piano……troppa roba! Quante domande. Dodici se non ho contato male. Con un pochino di pazienza potrei darvi 120 risposte, ma a voi non servono, le avete già tutte le (vostre) risposte. Qualcuna delle mie risulterebbe senza dubbio uguale alle vostre, ne sono sicuro, ma alla lunga finirei per annoiarvi. Considerando il vostro post sembrerebbe che la destra e sinistra, intese nel modo classico, non esistono più (ammesso che abbia capito bene!). Forse è la svolta che tutti aspettavamo. Tuttavia non sono ancora convinto di questo, però adesso sono sicuro di quello che pensavo di voi in merito al linguaggio usato nei vostri scritti, negli ultimi commenti siete più “leggibili”, e non ci sono più i lunghi riferimenti storici, state diventando più morbidi con una chiara disponibilità allo scambio d’opinione. Sono contento di questo, (senza ironia) so che per voi sarà quasi impossibile, ma se in fondo ai vostri post comparisse anche un nome e cognome, non esiterei ad invitarvi a prendere un aperitivo quando torno a Marcianise!
Vi saluto sperando di non essere smentito su quanto ho scritto…….
Udine , 16 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Ebbi modo di affermare, parecchio tempo fa su questo portale, che l’uso dello pseudonimo, nella diffusione del proprio pensiero, è vezzo e prerogativa di individui che, nei vari settori(arte, politica, cultura, economia etc.) hanno già lasciato un segno più che evidente di se medesimi alla società civile della loro epoca e di quelle future. Se decide,invece, di farne uso l’idividuo “normale”, i motivi, a mio modo di vedere, possono essere solo due: scimmiottare goffamente quei grandi e non avere il coraggio della responsabilità di ciò che si afferma (da riparate postazioni si può dire ciò “che si vuole e più non dimandare”). Ritengo, per questo, il tentativo di Giovanni TARTAGLIONE “disperato”.Tuttavia, se ci riuscisse, diventerò il Postulatore nel processo della sua beatificazione!
In bocca al lupo Giovanni!
Marco RUSSO