Gli anziani come risorsa da impiegare: è questa la nuova frontiera dell’amministrazione Tartaglione. E’ in via di definizione il progetto promosso dall’assessore Elia, delegato alle politiche sociali e alla pubblica istruzione, che mira ad avvalersi di tale categoria per istituire un servizio di sorveglianza presso gli istituti primari e secondari di primo grado. In particolare modo il piano punta al coinvolgimento dei membri dei numerosi circoli per anziani che insistono sul territorio di Marcianise. Per questa ragione, lo scorso giovedì, i presidenti degli stessi sono stati ricevuti da Elia, che ha illustrato la piattaforma programmatica, incontrando il loro favore e la loro estrema disponibilità. Secondo le linee generali di quest’ultima, gli anziani, muniti di una casacca che ufficializzi la loro funzione, dovrebbero vigilare sui ragazzi al momento dell’ingresso e dell’uscita dagli istituti scolastici Il loro compito sarebbe altresì quello di allertare gli organi competenti qualora dovessero verificarsi episodi potenzialmente pregiudizievoli. Ad ognuno dei circoli esistenti, sarebbe affidata la sorveglianza di una scuola. Così facendo, i genitori degli alunni potrebbero sentirsi maggiormente rassicurati dalla presenza di addetti ufficiali al controllo dei propri figli. I presidenti dei circoli si faranno promotori del progetto all’interno delle loro associazioni, e tra qualche giorno riferiranno l’esito delle riunioni all’assessore. Soddisfatto Elia ha dichiarato: “Quello tenutosi giovedì è stato un incontro esplorativo, teso a valutare la disponibilità e la sensibilità degli anziani, ed è il primo passo verso altre importanti iniziative. Intendo ringraziare i presidenti intervenuti per l’apertura dimostrata. E’ questo un progetto partito già in molti paesi della nazione, ma che per MArcianise sarebbe un’assoluta novità, oltre che segnale di grande sensibilità dell’amministrazione”.
Assessore Elia incontra anziani per istituire servizio vigilanza scuole
4 Ago 2009
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Condivido pienamente questa iniziativa e, propongo, di sfruttarla anche per i percorsi guidati dei bambini che andranno a scuola a piedi!!!!!!!!!!!!! Un anziano con la casacca ad ogni incrocio aiuterebbe i bambini ad attraversare la strada, oppure potrebbe, addirittura, prendersi l’incarico di raccogliere i bambini a dei punti di raccolta e accompagnarli fino all’istituto!!!!!!!! A Roma (una grande città) funziona. Perchè non dovrebbe funzionare anche da noi???????? Che piacere sarebbe non vedere più “cinquantamila” macchine che cercano di parcheggiare nei pressi delle scuole…creando esse stesse pericolo per l’incolumità dei bambini.
Si, bella iniziativa. Mi auguro che decolli alla grande.
ecco che cominciamo a capire e a copiare i nostri programmi . nonni richiamati ai loro doveri . prima accompagnarli a scuola . poi l’insegnamento della vanga e della zappa . altro che tempo pieno . le mamme saranno più libere per fare shopping al campania e all’outlet .
w i nonni !!! w la coppa del nonno !!!
Credo che questa iniziativa dovrebbe essere allargata anche a coloro che per un motivo o per un altro, di mattina non vanno al lavoro : es. cassaintegrati, mobilitati, disponibili ecc., per far sì che fouri alle scuole non vi siano solo anziani, ma anche persone più giovani con maggiore forza e prontezza di riflessi.
Questa si che è una bella iniziativa che sa molto di collaborazione e utilizzo delle persone della terza età. Speriamo solo che questo servizio, così delicato e di grande responsabilità, sarà recepito da tutti ed in particolare da quelli poco avvezzi alla disciplina stradale e al civile comportamento.
Prendete sul serio la mia proposta di istituire percorsi guidati affinchè i bambini vadano a piedi a scuola……………Preventivamente però vanno fatte delle riunioni per convincere i genitori circa l’assenza dei pericoli che tali percorsi garantiscono….perchè i genitori “stann semp cacat sott”
E’ una bella iniziativa da condividere fino in fondo, ricordiamoci, però, che gli anziani non vanno solo utilizzati, ma anche aiutati.
La civiltà di una comunità si misura anche per l’attenzione che rivolge alle fasce sociali più deboli.
Ci sono tra gli anziani, soli e malati, situazioni di assoluta solitudine e
di bisogni elementari, alle quali bisogna dare qualche risposta.
A volte basta solo dimostrare loro che non sono stati abbandonati a se stessi e che possono aver un punto di riferimento al quale rivolgersi.
Un numero verde, che faccia riferimento all’Ufficio assistenza, può essere
un valido aiuto anche morale.
Alberto Marino
Concordo per il numero verde. Tuttavia non è con il numero verde che si riuscirà ad “umanizzare” la burocrazia. Ritengo, inoltre, riduttivo per taluni anziani, dirigere il traffico fuori dalle scuole o “tener d’occhio” i ragazzi fuori di esse: facciamoli anche entrare DENTRO le scuole, prevedendo appositi incontri, con gli alunni delle varie classi, di qualche ora la settimana allo scopo di tenere vivo il ricordo delle tradizioni dei nostri padri, del modo di vivere di un tempo ormai andato. Un certo G.Leopardi diceva “L’uomo senza il suo passato non saprebbe nulla e non saprebbe far nulla”. In virtù di questo, ritengo le persone anziane una risorsa alla quale non possiamo rinunciare.
Marco RUSSO
Leopardi lo conosciamo un po’ tutti, e non e’ che tutto quello che ha detto va sempre bene !!!
Mi piace l’idea di portare l’esperienza degli anziani dentro le scuole.
Perchè l’anziano è memoria storica, è civiltà passata che si è svolta in divenire (nel bene e nel male)!
Tanti progetti di scuole aperte , ma mai fino ad oggi uno che veramente aprisse al territorio e quindi agli anziani del territorio
copiare il programma elettorale di altri, ben venga vuol dire che erano idee giuste, l’importante è non scordare di mettere in atto il loro. es. ridurre del 30% lo stipendio del sindaco e degli assessori