Alle prime ore dell’alba di ieri, i carabinieri della stazione di Marcianise hanno arrestato in flagranza per “tentato furto in appartamento” il 31enne pregiudicato albanese Viktor Gega cl. 1978, domiciliato a Marcianise. L’uomo, sorpreso dai proprietari mentre tentava di commettere un furto all’interno di un appartamento posto al primo piano di uno stabile in via Santella, si e’ dato a precipitosa fuga lanciandosi dalla finestra della cucina. A seguito della caduta il Gega ha riportato diverse fratture al tronco ed al braccio destro, ma nonostante cio’, all’arrivo dei carabinieri, ha cercato di nascondersi tra le autovetture parcheggiate nel cortile condominiale. Il malvivente e’ stato ricoverato in stato d’arresto presso l’ospedale civile di Caserta. Nel corso del sopralluogo, sul luogo del furto sono stati rinvenuti e sequestrati due cacciaviti, un paio di guanti in tessuto di colore nero ed una torcia utilizzati dal Gega per commettere l’azione delittuosa.
Tenta furto in appartamento, scoperto scappa ma si frattura il braccio: arrestato 31enne albanese
21 Lug 2009
Stampa
Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
Geca e` lo staniero che reca solo danno alla nostra citta`,colui che commette atti criminosi, colui che sceglie la strada piu` comoda,non quella del sacrificio,Geca e`lo straniero che non accettiamo nella nostra Marcianise,una citta` ospitale con tutti, tranne per i criminali.
“S’è fatta notte, e i barbari non sono più venuti.Taluni sono giunti dai confini,han detto che di barbari non ce ne sono più.E adesso, senza barbari, cosa sarà di noi?Era una soluzione, quella gente.”
Kostantinos Kavafis Aspettando i barbari (1908)
“Nulla piace agli uomini
quanto avere dei nemici
e poi vedere se sono proprio
come ci s’immagina.”
Italo Calvino Il visconte dimezzato (1952)
geca non è solo uno straniero .geca è la guerra contro lo straniero . la guerra non tramonterà mai .
geca un nome un programma
quello che ci sconcerta nelle masse che si apprestano , anche grazie al nostro contributo , a diventare sempre più intelligenti , è soprattutto la mancanza di conoscenza “sulla” guerra e “della” guerra. sull’etimologia ci sono tre diverse accezioni: quella geca di polemos, quella latina di bellum e quella germanica di werra da cui discenderanno guerra e war anche se i tedeschi ricorreranno a Krieg.
Ma quello che dovrebbe ancor più farci riflettere è le conseguenze di questa mancanza di conoscenza sulla guerra hanno comportato sulla definizione di pace.
Il Kant prefigurando una pace perpetua attraverso la sua concezione del superamento degli Stati non faceva altro che infrangere un ordine sul quale fondarne un altro senza prima averne giustificato le categorie.
La guerra prima di esplodere è minaccia. La minaccia non viene da qualcosa di esterno dalla pace le insita e perpetua.
Su tutte le lapidi funebre romane troviamo la formula abbreviata di Deis Manibus per indicare che si voleva onorare gli dei e le anime dei morti.
Se analizziamo la voce Manes togliendole la desinenza: es, ne scopriamo il radicale “Man” dal quale otteniamo le diverse apofonie:
Man, Men, Min, Mon, Mun che indicano tutte la stessa provenienza concettuale.
Se analizziamo la voce Manes togliendole la desinenza: es, ne scopriamo il radicale “Man” dal quale otteniamo le diverse apofonie:
Man, Men, Min, Mon, Mun che indicano tutte la stessa provenienza concettuale.
Man-sio che è il luogo d’attesa (aspetto)
Men-a che era colei che blocca (Juno Fluonia)
Min-a che è Minaccia (che aspetta)
Mon-a che è dovere (che spetta) (Juno Moneta)
Mun-us che è dovere (che spetta) all’individuo.
Dai sostantivi così formati appare chiaro che il significato del verbo man-eo nei due aspetti intransitivo “restare” e transitivo “aspettare” ci indica qualcosa che deve accadere ma che è non è ancora accaduto.
Allora la pace e la guerra non sono altro che diversi aspetti di un unico significato che per gli antichi era chiaro ma che per i “moderni” resta inaccettabile ma, allo stesso tempo, lo perpetuano cambiandone i piani concettuali, facendone un obbrobrio linguistico oltre che una inaccettabile caricatura orwelliana.
w il piave mormorò !!!! w la pace !!!!! abbasso la guerra !!!!
E bravo “Marcianise s’è destra”: ci mettiamo a fare l’etimologo!
Si vede che non sei fesso, ma certamente inopportuno ed incongruo!
Se ti do un plauso, c’è la speranza che tu abbia la sensazione di avere, qualche volta, torto?
Alberto Marino
Bravo……. e Bravo……. Sta bene ………. dimentica per un attimo tutti i libri che hai letto, vorrei per una volta ……. e chiedo a te marcianise s’e`desta ………cosa pensi tu personalmente di questi atti criminosi e di Geca, senza polemiche solo un tuo e dico tuo commento.
ancora con questa storia dell’inopportunità . all’unanimità , rispondiamo . ci dite , Albertone marcianisano dove è che siamo andati fuori tema ? ove siamo incongrui ? e voi , divino zeus , non credete che quanto scritto da kavafis e calvino possa riflettere le nostre opinioni ? lo andiamo scrivendo ogni giorno , riportando crimini di guerre ,sante e meno sante ( tranne quando siamo in ferie alle cayman del caimano più caimano di tutti ) , quanto diventa importante le storia e la conoscenza sulla guerra e l’arte di fare la guerra . la linea di demarcazione tra pace e guerra è sottilissima . ci piace sempre ricordarla . noi , questa linea , la varchiamo spesso . e facciamo guerra con le cerbottane . o con la battaglia navale . qualcuno si spinge oltre considerandoli giochi da bambini .
tra i film di eroi ” criminosi ” preferiamo la serie di ocean eleven e la redistribuzione del reddito che ne deriva dai loro eroici ed arditi furti . per noi , le priorità sono la monnezza e le punizioni da infliggere a chi trasgredisce . l’alcool ,da combattere , fino all’ultimo respiro , perchè sottrae tante vite ancora giovani. criminali sono coloro che ci insozzano a nostra insaputa e che non si possono combattere. nemici invisibili . poco eroi . che colpiscono alle spalle . senza lasciarci alcuna possibilità di difesa .
w brad pitt !!! w clooney ,il vero eroe del G8 insieme a uolter !!! w zeus e le olimpiadi del mitico mennea !!!!
quando si combatte per zeus o altre divinità , la guerra è più santa .
Alzi la mano chi conosce i catari . per noi i primi portatori sani del germe del comunismo .
dedicato sempre a chi ci considera inopportuni , dimenticando il ruolo che ha la storia , con i suoi insegnamenti , nella crescita di una comunità .
data l’importanza , contrariamente a quanto fanno le masse , che assegniamo al medioevo ( normalmente trascurato o considerato negativamente ) , consentici eroico responsabile della redazione , di suddividere , eccezionalmente ,la pillola in due parti . ve ne saremo molto grati dichiarandovi fedeltà a vita ( con grande sconcerto per i vostri educati e gentili ) .
La chiesa ( quindi non bisogna spaventarsi del germe antidemocratico che è in voi ) , oltre che dalle scominiche , non è immune dalla malattia della guerra
“ Orsù, soldati di Cristo,
orsù valorosi cavalieri della milizia cristiana.
Vi muova il generale gemito della Santa Chiesa,
vi accenda il pio zelo di punire una così grande ingiuria recata al vostro Dio!
Affrettatevi ad abolire la perfidia eretica,
attaccando i suoi seguaci con maggiore sicurezza che i Saraceni,
perché sono peggiori di essi”
Con queste parole nel marzo del 1208 il Papa Innocenzo III spronò il mondo cattolico alla Crociata contro l’ eresia catara. Venuta meno la speranza di riportare alla fede ortodossa la popolazione della Provenza, si decise di applicare la pratica del massacro di massa, già espressa dalla tradizione della crociata palestinese ( v. gerusalemme liberata ). In questo modo ogni garanzia giuridica verso i sospetti di eresia veniva meno, rimettendo tutto al giudizio inflessibile della spada.
Così si arrivò al massacro di Beziers del 22 luglio 1209 raccontataci e trionfalmente rivendicata dai legati pontifici Milone e Arnaud Amaury (capo della spedizione) …….continua
<>
e secondo la tradizione lo stesso Arnaud avrebbe pronunziato la famosa sentenza
<>
all’ interrogativo dei soldati sul da farsi nei confronti della maggioranza cattolica della città (gli accusati di eresia sarebbero stati solo 200).
La colpa di questa comunità consisteva nel impianto dualistico con il quale spiegavano il mondo, perennemente combattuto tra bene e male. Divisione inaccettabile per l’ ortodossia cattolica, attaccata nella sua dottrina vetero-testamentaria secondo la quale il Dio è creatore della materia nonché vincitore degli Angeli ribelli e del male. In questo modo perdevano il proprio significato la Redenzione e la Passione di Cristo. Da ciò i Catari traevano un etica improntata al rifiuto della mondanità corrotta del clero e della società, ad una vita di assoluto ascetismo : il rifiuto del matrimonio, della procreazione, dei cibi carnei, della proprietà privata e della guerra. Per tutto questo furono giudicati degni della pena capitale. Il progetto papale di Innocenzo III (riprendendo il programma teocratico di Gregorio VI) prevedeva l’ affermazione della Chiesa romana come Impero e l’ esercizio della propria sovranità politica in tutto il mondo. Strumenti implacabili di questa volontà saranno l’ Inquisizione e i decreti del quarto Concilio lateranense, entrambi del 1215, dove si fisseranno per secoli i limiti oltre i quali, il dissenso diventerà eresia.
In Italia , l’ultimo gruppo isolato continuò a resistere per molto tempo : l’ultimo è segnalato a Chieri presso Torino , dove nel 1412 vennero dissepolti e bruciati dall’Inquisizione i cadaveri di 15 catari condannati post mortem , fra cui qualche antenato di camillo benso di cavour .
Tra i discendenti , molto poco ortodosso , troviamo anche qualcuno dei nostri adepti .
Il vietare il matrimonio , comporta per questi , vivere legami provvisori e non ufficiali , che possono rompersi in qualunque momento per dare luogo a coppie diverse . piuttosto che sposarsi , si tollera il concubinato e anche il libero amore .
Basta essere sinceri , però, e dire : “ cara , scusami , ma sono cataro “ . la mad len di turno , non conoscendo il significato , accetterà lo stesso . ma per lei non sarà un problema considerata la sua disponibilità a sposarci a turno ( sarebbe difficile , d’altra parte , trovare qualcuno disposto a farlo ). vero mad len ?
W mad len !!!! w i catari !!!! abbasso il catarro fuori stagione !!! w i fazzoletti morbidi !!!!
mi sorge un dubbio. vivi anke una tua vita? Sei talmente pesante che non riesco a leggere oltre il terzo rigo, e dire che di libri ne leggo,figurati se leggo tre commenti. Ciao e … traine da solo le considerazioni, aiutati anke con qualche libro che scopiazzi.
carpe diem . un nome un programma . voi non potete andare oltre l’attimo . il terzo rigo è già troppo per voi . vi farò conoscere mad len . sarete in buona compagnia .
w le carpe !!! w il pesce spada !!!! w spadafora !!!
L’Azienda Agricola Spadafora sorge in contrada Virzì nel comune di Monreale, a circa 60 Km. da Palermo: 180 ettari di cui 100 coltivati a vigneti, riscaldati da un sole caldo ed attraversati da un vento fresco. Vi si dedica con passione Francesco Spadafora, figlio di Don Pietro dei Principi di Spadafora, fondatore dell’Azienda Agricola, che si è impegnato nella rivalutazione dei vigneti autoctoni ed alloctoni destinati alla nascita di vini di qualità. Vengono trasformate esclusivamente le uve coltivate in Azienda tra i 250 ed i 450 metri sul livello del mare
Una richiesta alla redazione:
E` possibile avere il nome di chi scrive ad inizio post e non alla fine, cosi posso saltare velocemente i post di Marcianise s’e` desta?
Non che ci voglia molto a capire chi scrive, ma almeno lo evito direttamente all’inizio.